Incerto il futuro per gli astronauti Canadesi dopo il 2012

La recente notizia del primo comandante canadese della Stazione Spaziale Internazionale, l’astronauta Chris Hadfield, che passerà sei mesi a bordo dell’avamposto orbitale a partire dal novembre 2012, ha acceso una riflessione nei media canadesi riguardo al futuro del programma spaziale umano dello stato nordamericano.

L’Agenzia Spaziale Canadese infatti, pur avendo un budget limitato rispetto alle più grandi agenzie spaziali mondiali, intorno ai 325 M$ annui, ha tuttavia goduto di numerosi voli per i suoi astronauti a bordo dello Space Shuttle, grazie ad accordi bilaterali con la NASA.

Proprio a causa dell’incapacità di accesso autonomo allo spazio e dato il certo pensionamento, seppure probabilmente rinviato di alcuni mesi, della navetta americana, alcuni media online hanno espresso la preoccupazione sul futuro dell’accesso allo spazio degli astronauti canadesi, notando il grande impatto del costo di un seggiolino Soyuz, superiore ai 50 M$, rispetto al budget dell’agenzia, di cui non sono previsti aumenti.

La stessa CSA, pur non avendo commentato apertamente tali riflessioni, ha implicitamente risposto con il recente bando per due soli astronauti, destinati a volare nelle prossime decadi, assottigliando per il futuro le fila dei propri astronauti.

Fonte: SpaceRef Canada.

L’assottigliamento del corpo astronauti riflette i tempi attuali. L’ultimo reclutamento NASA ha interessato solo 9 astronauti, il numero più basso dal 1969! Se la NASA ne ha 9 non è assolutamente strano che la CSA ne abbia due. Per quanto riguarda la preoccupazione dell’accesso allo spazio credo che questa venga smentita proprio dalla missione di Hadfield. Chris andrà in orbita dopo il pensionamento dello shuttle e addirittura in qualità di comandante.
Non sono quindi d’accordo con i media canadesi. Anziché preoccuparsi per il futuro dovrebbero godersi il momento più alto del programma spaziale manned canadese che arriverà fra due anni.

Infatti il problema non è il volo di Hadfield, che è frutto di precedenti accordi, ma i voli successivi a quelli del futuro comandante della ISS.
Ad ogni modo la stampa sta solo cercando di mettere le mani avanti magari spronando la CSA in un investimento, ammortato su più anni, per nuovi voli Soyuz :slight_smile:

O meglio stà dando una sveglia al governo per aumentare i fondi da destinare alla CSA.

Penso che problemi dl genere interesseranno anche altre nazioni e non solo il Canada; non bisogna infatti dimenticare che con la fine del programma Shuttle, si volerà all’incirca solo ogni 6 mesi e solo pochi astronauti per volta.

Uno tra tanti che ricordo è l’astronauta Julie Payette che ha volato a bordo della STS-127 come Mission Specialist. Ho seguito con molto interesse quella missione.