E’ stato annunciato ieri che SpaceCom riceverà 173 milioni di dollari più gli interessi da IAI (Israel’s Aerospace Industries) che aveva assicurato il satellite, per un totale di circa 205 milioni di dollari ed entro 60 giorni.
Da SpaceX riceverà inoltre un rimborso di 50 milioni di dollari a titolo di risarcimento danni o un lancio senza ulteriori costi per un nuovo satellite.
Altri 39 milioni di dollari arriveranno infine da altri assicuratori che avevano siglato accordi per questo satellite.
La situazione di Spacecom rimane comunque tutt’altro che rosea, le azioni sono crollate del 45% dopo l’incidente e l’accordo firmato con il gruppo cinese Xinwei, vincolato al lancio di questo satellite, a forte rischio, di rinegoziazione o di cancellazione.
Va ricordato che era stato stipulato un accordo simile a quello vincolato a Amos-6 anche per il precedente Amos-5 e sempre con lo stesso gruppo Xinwei, anche in quel caso l’accordo definitivo non fu mai firmato perché Amos-5 cessò di funzionare dopo appena 4 anni dall’immissione in orbita.
No, viene considerata “poco attraente” perché i soldi che dovevano cominciare ad arrivare con l’operatività del satellite non arriveranno e anche se il valore del satellite sarà ripagato le entrate previste dai contratti di abbonamento non ci saranno e di conseguenza i guadagni previsti idem…
Anche perché il costo di un satellite GEO è una piccola parte rispetto ai ricavi per la sua gestione, è un modello di business abbastanza reditizio se tutto va per il verso giusto.
Quindi erano infondate le voci (tipo Peter B. de Selding) secondo le quali, siccome la distruzione del satellite è avvenuta in una situazione diversa dal lancio, non sarebbe stata coperta dall’assicurazione relativa al lancio. Meglio per SpaceCom.
Beh probabilmente è vero, forse rientrava ancora nell’assicurazione di “giacenza” o di trasporto, ma alla fine il valore del satellite è quello, credo sia ben definito quando cessa una e inizia l’altra.
Bisogna anche considerare le spese per la gestione, oltre ai ricavi: anche se il satellite è andato perso i costi del servizio sono già a carico di Spacecom, perché sicuramente avranno già da mantenere il centro di controllo e tutto il personale. Il che significa andare presto in rosso, visto che non arrivano soldi dai clienti…
Sulla questione finanziaria secondo me bisogna anche tenere in considerazione le altre aziende di Musk , che sono ormai strettamente correlate a Spacex , Tesla e SolaCity , nei minuti successivi l’esplosione incominciavano a sprofondare in borsa, chiudendo la giornata con un negativo di 390 Milioni di Dollari.
Le notizie odierne precisano che a 37 milioni di sterline (50 milioni di dollari) ammonta la richiesta risarcitoria avanzata da Spacecom, mentre Musk ha dichiarato che non rilascerà informazioni su termini e condizioni contrattuali o assicurativi
Edit: ho guardato di nuovo il filmato e la storia del drone mi sembra una cavolata: prima dell’esplosione non c’è nulla e poi si vede chiaramente che è un frammento che vola via.
Molto probabilmente SpaceX si rirenderà alla grande da questa battuta d’arresto.
Però quel che mi sorprende ogni qualvolta ci sono problemi del genere è la fiducia illimitata,direi quasi cieca, di molti che,qualunque cosa accada Musk e le sue società non possano andar fallite.
Intendiamoci,tocchiamo ferro e facciamo ad Elon i migliori auguri…ma non è che la sua vicenda imprenditoriale sia immune da eventuali da tonfi solo perchè si occupa di spazio.
Un occhio al libro mastro conviene sempre darlo.
Il mio stomaco è riuscito a sopportare le contorsioni fino al passo “l’equazione in ballo sia la seguente: Amos-6 (il satellite), più Israele (il proprietario), più Mossad (il probabile utilizzatore), uguale attentato”, oltre ha cominciato a vacillare ed al “Rallentando i fotogrammi si vede nitidamente un Ufo” non ha retto e ho abbandonato la lettura…
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