Indagato il presidente dell'agenzia spaziale italiana

Oggi torno a casa e scopro che…

http://www.repubblica.it/cronaca/2014/02/06/news/tangenti_indagato_il_presidente_dell_agenzia_spaziale_italiana-77832510/?ref=HREC1-22

Ho visto anche io per caso al telegiornale (non guardo mai la TV).
Spero sia solo un malinteso, per il bene delle attività spaziali italiane e della credibilità ed affidabilità dell’ASI

Non credo sia un malinteso, la storia è lunga, ci sono stati bracci di ferro (ad esempio con il ministro Profumo) e interrogazioni parlamentari.
http://digiorgio-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/02/06/asi-si-indaga/

E’ una vergogna! Se il tutto risulterà vero sarà anche giusto che ne paghino le conseguenze.

io sono semplicemente allibito, sono vari anni ormai che una volta che si finisce con un’indagine per corruzione ne spunta un’altra :point_up:

Aspettiamo e vediamo. Fino a quando non c’è una condanna, vale la presunzione di innocenza.

Questo è il Sistema Italia, o meglio Italian Style.
Era da un po che gravavano sospetti sull’ASI. Alla fine non è diverso dagli altri e mi stupisco di come certe magagne non siano uscite prima.
L’importante è che i programmi in corso non subiscano interruzioni.

Purtroppo i soldi pubblici sono per alcuni soldi di nessuno

su “la Repubblica” la notizia delle dimissioni di Saggese

http://www.repubblica.it/cronaca/2014/02/07/news/asi_dimissioni_saggese-77937211/

Fra le varie cose discusse negli ultimi anni sul blog di CdG c’erano anche faccende di consulenze e incarichi interni affidati a persone con scarse competenze, o chiaramente “imposte” dall’esterno. Alle solite, inutile immaginare che una agenzia statale possa funzionare diversamente, nel Bel Paese. Vedremo come evolve.
C’è un aggiornamento di oggi di CdG, qui http://digiorgio-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/02/07/asi-si-indaga-parecchio/

Come giustissimamente dice quaoar, ricordiamoci che fino a prova contraria vale la presunzione di innocenza per qualunque indagato quindi andiamoci cauti a trattare Saggese e gli altri come fossero già condannati e sepolti.
Una cosa sono le cose illegittime, una cosa sono quelle inopportune.
Starà alla magistratura trovare eventuali violazioni di legge e stabilirne responsabilità e pena, semmai necessaria, ma in quanto a cose inopportune beh, si tratta solo di “sensibilità” del tutto soggettive.
Inviterei a non confondere le due cose: se violi la legge vai in galera, ma se amministri male al massimo un Ministro attento alla cosa pubblica ti dovrebbe cacciare per non incorrere nelle ire degli elettori.

A mio modesto parere la responsabilità su come amministri i soldi che ti affidano, anche quelli non soggetti eventualmente ad alcun controllo e rendicontazione, la raccontano lunga sulla mentalità di un popolo. Credo che queste cose cmq non succedano solo in Italia: per certi affari tutto il mondo è paese, ma in Italia la mentalità di una richiesta di moralità diffusa nella gestione della cosa pubblica è solo una parte dei moti di indignazione popolare che sempre si vedono quando accadono vicende analoghe a questa. A volte qui da noi chi alza di più la voce non sono tanto i veri indignati, ma coloro che o non hanno potuto approfittarne e si "vendicano" oppure coloro che ne hanno approfittato troppo, e ci tengono a chiamarsi fuori quando hanno il sentore che la barca affonda e potrebbe portarseli appresso. Ci sarà pure un motivo se certe male abitudini, legali o meno, vanno avanti per anni. In questo particolare caso sembra sia stato un dirigente a portare i libri in procura. Vedremo.

A mio personalisimo parere le PR tradizionali nel campo astronautico, quelle dei megaconvegni con hostess per soli invitati, dei luculliani rinfreschi, delle trasferte di decine di giornalisti a spese delle agenzie pubbliche (i privati e i giornali faccian quel che vogliono) non hanno alcun senso, ed aver speso un milione di euro per far viaggiare ospiti vuol dire non aver capito che oggi le notizie seguono le vie “digitali”. Meno costose, più efficienti, più penetranti. Per certe cose il giornalista, con tutto il rispetto, è una sorta di “man in the middle”. Se una agenzia spende del denaro per portarne una ciurma oltreoceano dovrebbe valerne la pena.
Un buon giornalista dovrebbe chiedere: mi scusi, è davvero valsa la pena secondo lei investire una somma tanto ingente in questo viaggio? Quante iniziative nelle scuole ASI avrebbe potuto organizzare con un milione di euro?
</politic mode off>

Detto questo credo e spero che Saggese sia riconosciuto innocente. In quanto all’opportunità di investimenti di questo genere, spero che il fatto che la vicenda sia emersa induca una qualche riflessione…

Il presidente di ADAC (equivalente dell’ACI, a grandi linee) qui, a quanto pare usava gli elicotteri aziendali (che trasportano feriti, di solito) in maniera un po’ disinvolta…
Allegedly, ovviamente, fin che la giustizia fa il suo corso.

Certo si e’ innocenti fin quando non si dimostra con chiarezza la colpevolezza.
E fuor di dubbio pero’ che l’agenzia ormai abbia perso ogni connotato scientifico. E’ un apparato puramente burocratico con lentezze a dir poco mostruose. E questo e’ stata opera dell’ex presidente.
E’ certo anche che l’Ing Saggese nell’utilizzo del denaro allocato all’ASI non abbia brillato neanche in coerenza: da un lato tagli all’ESA con grosso impatto per alcune imprese italiane soprattuto al sud, dall’altro sprechi inimmaginabili, vedi nuova sede .
La sede nuova di Tor Vergata (dove bazzico spesso) vi assicuro e’ sostanzialmente vuota, direi inutilmente faraonica (con annesse piscine e fontane). Sarebbe bastata costruirla “giusta” (sicuramente piu’ piccola e direi piu’funzionale), per risparmiare quel poco di denaro in piu’ per tenere in vita ad esempio un centro operativo come il MARS di Napoli che da piu’ di ventanni opera nelle missioni scientifiche italiane. Per questa scelta scellerata potrebbe essere a rischio anche la nostra sede, una volta che il progetto FRC sarà terminato dalla imposizione di Saggese di dirottare verso Torino tutti i (pochi) soldi italiani ancora allocati per ESA alla ISS (vedi http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-22/a-rischio-sede-telespazio-064424.shtml?uuid=ABBxrLr o http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-22/l-orizzonte-produttivo-arriva-giugno-064433.shtml?uuid=AB34rLr)
Quel milione speso per il viaggio negli USA avrebbe garantito quasi un anno in piu’ di lavoro per il MARS, lavoro ora in via di trasferimento al Belgio che ci mette piu’ soldi.
E poi diciamolo chiaramente: tutti sapevano di questo suo operato piuttosto “discutibile”. Ma lui “gasparriano doc” e’ comunque rimasto in sella finche’ Gasparri e’ stato nella maggioranza.
Io personalmente non so se e’ penalmente perseguibile ma basterebbe quanto detto sopra per poter farsi una idea del suo operato.

È molto triste per me leggere queste cose. A questo punto spero solo si possa in futuro trovare le modalità per riportarsi in carreggiata e esprimere al meglio le potenzialità senza fughe di cervelli verso Colonia

Diciamo che il discorso della fuga è di più ampio respiro, è il sistema Italia che fa un po’ acqua.

Rimanendo in topic, che dire, sicuramente le indagini devono essere ancora concluse ma è davvero avvilente leggere di questa gestione dei fondi in un periodo in cui ci si dovrebbe concentrare a tenere in vita i nostri programmi spaziali il più possibile.

Ho pensato molto prima di scrivere questo mio commento e vorrei rimanere fuori dal discorso ASI semplicemente perchè aspetto la sentenza dei giudici prima di parlare. Volevo rispondere a Marco riguardo le sue giuste riflessioni e visto che sono un giornalista rispondo a quanto detto. Il problema inviti/giornalisti mi sembra affrettato e tende a dare un quadro non reale della situazione. Già a suo tempo risposi in un’altra discussione ma come vedo le cose si ripetono.
E’ vero che i tempi sono cambiati in questi ultimi anni ed ora con internet potrebbe non essere necessario andare sul posto (conferenza, convegno, lancio). Ma è vero che il compito del giornalista è anche quello di racconatre l’atmosfera, l’ambiente, i commenti, i retroscena. Dati che ottieni sono se sei lì. Il problema dei costi per i giornalisti è minimo. Ho spesso viaggiato con a fianco pochi colleghi ma molte facce che poco c’entravano con lo spazio. Non intendo racconatre altro ma dico che nei viaggi i giornalisti sono spesso la minima parte e la minima spesa. Sono molti accompagnatori che pesano sui costi. Persone che sono lì solo perchè mogli o chissà cos’altro. Io c’ero in vari viaggi ma sono sempre andato per LAVORARE ed i miei pezzi scritti lo possono testimoniare. Questo di certo anche per i colleghi. Non so’ se altra gente sia in grado di avere simili “pezze di copertura”.
Ho scritto di getto e spero di essermi spiegato.
Chiedo scusa del mio sfogo ma in questi ultimi giorni ho sentito molti commenti. Alcuni (la maggioranza) legittimi ma altri davvero fuori luogo. In un momento di “grillinismo” come questo basta puntare il dito contro qualcuno che la vittima viene subito condannata dal popolo. Leggete i commenti alla notizia dell’ASI sui siti di Repubblica e Corsera. Siamo in un momento nel quale si tende troppo a generalizzare e dare commenti spesso senza sapere la realtà e si fa di tutta l’erba un fascio. Sono convinto ora che la “massa” come vedrà un nostro astronauta anzichè pensare al suo apporto (pericoloso) per la crescita scientifica del nostro Paese lo indicherà con “eccone un’altro che chissà quanto si è messo in tasca.” Raccontiamo le cose ma raccontiamole in maniera giusta ed inequivoca.
Capitemi bene non sto difendendo nessuno (ASI) se non la mia categoria (giornalisti).
Ovvio che questo è il mio personalissimo punto di vista. Spero anche di non aver fatto trasparire polemiche perchè non ce ne sono davvero. Sono solo puntualizzazioni.

Paolo D’Angelo

Paolo hai fatto benissimo ad intervenire perché il tuo punto di vista é certamente interessante.
Ci tenevo a leggere quello che pensavi.

L’aspetto triste di queste vicende - ancor più triste delle vicende in sè, se comprovate - sta nel fatto che ora molti annovereranno l’ASI e le attività spaziali “in toto” nella categoria degli sprechi. Leggere i commenti dei giornali online generalisti fa capire come il clima sia talmente riscaldato che basti poco per additare un ente o una categoria come inutile, controproducente, sprecona, da tagliare.

Grazie Paolo delle tue riflessioni e precisazioni, che sono chiare e utili. Per quanto riguarda i commenti di altro tono su altri siti, temo che non si possa fare molto qui, se non mantenere la correttezza della discussione.

Capisco l’esigenza di seguire un lancio o un evento spaziale sul posto e l’angolo narrativo di raccontare l’atmosfera e l’ambiente ma, indipendentemente dall’incidenza dei costi per le trasferte dei giornalisti eventualmente sostenuti dall’ASI, e prescindendo dal dibattito in corso nella comunità giornalistica sul ruolo degli inviati e dei nuovi media, a volte si ha l’impressione che alcuni giornalisti non raccontino nemmeno l’atmosfera e l’ambiente, o al massimo pubblichino resoconti molto brevi che fanno dubitare dell’utilità del viaggio.

Questo non è assolutamente il tuo caso. Conosciamo bene la tua dedizione, passione e correttezza.

Chi ha potere amministrativo e decisionale in enti e settori di ricerca scientifica o tecnologica pubblici ha una resposabilità maggiore della sola gestione delle rosorse affidate dalla collettività, ha anche la responsabilità dell’immagine e della reputazione di quegli interi settori.