ingegneria aerospaziale: roma o torino?

L’anno prossimo dovrò iscrivermi all’Università e la mia scelta è ricaduta su ingegneria aerospaziale. Mi chiedevo, considerando che abito a Roma, se valga la pena trasferirsi e sostenere le spese per studiare a Torino o se comunque il livello della Sapienza è comunque alto e ha un buon inserimento nel mondo del lavoro

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Visto Che nessuno risponde lo faccio io… Torino e ottima, io ed altri del forum arriviamo da li, ma con il nuovo ordinamento il corso spazio si è ridotto a pochi esami davvero spaziali, verifica sul sito…
Di Roma ho avuto a che fare con un paio di docenti “spaziali” e non mi sono parsi male.

Se hai soldi da spendere e voglia di “liberarti” dalla famiglia che non guasta mai, vieni a to, in tutti gli altri casi resta felice a Roma che sicuramente è una facoltà seria. Oltre tutto il salto potresti farlo tra tre anni per la specialistica se Roma non ti convincesse del tutto.

Ciao
Raffaele

Grazie mille :slight_smile:

Confermo. Io ho avuto colleghi sia di Roma che di Torino, e non ho mai notato particolari differenze nella preparazione. Quindi la differenza è più che altro nella volontà e capacità economica di stare via da casa, amici e tutto il resto. E questo non solo per ora ma anche per dopo: laureandoti a Roma probabilmente avrai più facilità a trovare lavoro nelle aziende aerospaziali lì intorno, se invece vai a Torino poi è difficile che torni a Roma per il lavoro…

Buzz, hai mai avuto a che fare con ingegneri aerospaziali provenienti da Padova? Come ti sono sembrati?

No, mai nessuno da Padova… :slight_smile:
Milano, Torino, Roma, Napoli, Palermo… e tra tutti non ho notato particolari differenze nella preparazione generale. Ogni facoltà è più indirizzata verso certe materie più che verso altre (per esempio io mi sono laureato a Torino senza che nessuno mi dicesse che esisteva una certa ISS, ma sapevo ogni minima cosa del calcolo strutturale), però in generale ho trovato persone perparate e persone non preparate indipendentemente dall’università di provenienza

Io (che lavoro dove lavora Buzz) ho due colleghi ing. delle telecomunicazioni che vengono da Padova. Entrambi molto in gamba.

Onestamente credo che non sia una cosa per cui preoccuparsi così tanto. Specialmente se non si hanno le idee chiarissime su cosa si vuole assolutamente (es. Una tesi in un settore specifico con un professore specifico). E anche ammesso che essere cosi determinati e selettivi sia una cosa buona, direi che il problema non si pone in quel caso.
Capisco che siano scelte apparentemente importanti ma non so quanto pareri personali di “sconosciuti” possano fare la differenza. Non lo dico per scoraggiare le domande, ma solo per mettere un po’ le cose in prospettiva.

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Il problema che alle volte si scopre dopo che magari un università è più indirizzata verso un campo che in un altro.

Io mi sono ritrovato a fare più di una volta i digramma Ferro-Carbone o le prove di trazione, impararmi a memoria tediose nozioni sulle leghe e poi in nessun esame mi è stato insegnato ad usare un programma FEM come si deve…

Più che altro non esiste un università più buona di un altra dipende tutto da cosa e come ti insegnano.

Poi magari un altra cosa che fa la differenza è la disponibilità dei professori, la ricerca del professore introvabile è l’unico tipo di ricerca che si fa nella mia università ad esempio.

Bello il diagramma Ferro-Carbone… :rage:

Da quel punto di vista il Poli a Torino è (o almeno era ai miei tempi) spettacolare. Ti davano la data esatta degli appelli 6 mesi prima, e cascasse il mondo la data non si spostava. Per cercare i professori andavi direttamente in dipartimento e bussavi alla loro porta, oppure mandavi una mail e dopo 1 ora avevi già una risposta con appuntamento…

Per quel poco che posso vedere lvorando con gente del PoliTo (dip. di Elettronica) è ancora così.

Mi viene male al cuore a leggere queste cose…
devo fare un esame tra pochi giorni, e non so ancora ora e edificio in cui si svolgerà…

Beh diciamo che dipende da docente a docente, ma in effetti direi che per più dell 80% di quelli con cui ho avuto a che fare io è così, e quelli che non si trovano è perché sono davvero impegnati, e li trovi alle 7 di sera in ufficio.

Confermo tutto, l’organizzazione del Poli e’ ancora (grazie al cielo) spettacolare. Inoltre, per quanto riguarda i professori, posso dire che in 3 anni ne abbiamo beccati solo due che si meritavano il licenziamento in tronco. Il livello di tutti gli altri era medio-alto.

Nell’era di internet, io più di una volta sono dovuto andare fisicamente ad iscrivermi all’esame, 100 km in auto ed ho anche lavorato a più di 300km (nel caso ho mandato un amico).
Cercando un professore (che non sapevo fosse in USA )che non rispondeva alle mail, sono dovuto andare, la segretaria, che evidentemente aveva una risposta standard, mi disse " l’ho visto prima adesso arriva"…era a Boston da una settimana e sarebbe tornato dopo due!
Ovviamente non sapevo con chi e dove fare l’esame.
Ho molte altre cose assurde di questo tipo, che in realtà ti fanno perdere tempo, ti fanno spendere soldi e alla fine non ti insegnano nulla, io quest’organizzazione l’ho trovata frustante anche perché purtroppo ho dovuto affrontare anche altri problemi oltre quelli che mi ha creato ingegneria.

Ritberger, tu dove studi?

Pisa.