E’ stato annunciato oggi l’inizio della fase di realizzazione delle tute che equipaggieranno i membri dell’equipaggio della prossima missione umana cinese.
I primi 300 metri quadri sono stati realizzati con il nuovo tessuto che la creerà, è in fibra sintetica, capace di resistere alle radiazioni e alle variazioni di temperatura estreme tipiche dell’ambiente spaziale.
Sono state annunciate radicali differenze rispetto a quelle utilizzate nelle precedenti missioni che ricalcavano le Sokol russe.
La Shenzhou VIII è prevista per il 2008 e tutti e tre i membri dell’equipaggio dovranno indossarla per uscire nel vuoto dello spazio.
Le passeggiate avverranno anche senza cordoni ombelicali, in quanto la tuta avrà un sistema propulsivo incorporato e permetterà la guida autonoma dell’astronauta, conterrà ossigeno per più di sette ore e quasi due litri di acqua, tutta la realizzazione è stata pensata come una mini capsula individuale per ogni astronauta.
Beh, tutte queste peculiarità… penso soprattutto al sistema propulsivo individuale… mi puzzano molto di ispirato know-how di Paesi che nello spazio ci vanno già da decenni…
Che tutti gli Dei della Cina li proteggano,perchè ne avranno bisogno.
Tutto o quasi il know-how della Cina e copiato.
Beh però questo sembra realmente un progetto “made in China”, non sono molte le nazioni in grado di realizzare una tuta per EVA con un sistema di controllo dell’assetto autonomo, anzi è una sola gli USA, e se considerate che uno scambio di “vedute” fra USA e Cina è piuttosto improbabile, questa potrebbe essere realmente la prima realizzazione veramente cinese di tutto il programma… staremo a vedere hanno annunicato qualche cosa di diverso e di nuovo, non rimane che attendere l’anno prossimo…
Chiedo poi un parere agli esperti del settore
Salvo scoprire che si tratta di un’evoluzione dell’Orlan DM russa.
Del resto, al lancio, i cinesi hanno finora utilizzato delle Sokol-like…
Beh ma le Orlan non hanno nessun sistema di controllo dell’assetto quindi tanto una copia non penso possa essere… vedremo…
Dal mio pto di vista, sono molto entusiasta della notizia.
Vedo il programma Cinese come un ripercorrere quelli già passati ma con nuove tecnologie e nuovo entusiasmo x tutto il settore.
Il fatto che intendano realizzare le tute come delle piccole capsule a sè è buona cosa sopratutto x il fatto di non essere obbligati ad un vincolo con la capsula vera e propria.
Per quel che concerne il piccolo sistema propulsivo, gli permetterà dei piccoli spostamenti nello stesso modo , degli Americani, quando sullo Shuttle disponevano degli MMU.
Quello che invece mi lascia un poco perplesso è il realizzare le tute e metterle subbito in opera nel giro di un solo anno; come faranno per testare la loro affidabilità?
Non è poco il tempo a disposizione?
Se l’intenzione è quella di dotare l’apparato pressurizzato di un sistema propulsivo autonomo, l’approccio potrebbe essere simile a quello USA dove viene impiegato il SAFER. Questo dispositivo è però un apparato di sicurezza e non dovrebbe essere impiegato come dispositivo di spostamento standard. Discorso diverso è per gli apparati tipo MMU ora non più utilizzati dagli USA. Comunque sia, si dovrà partire da una struttura semi rigida (torso in materiali compositi).
Anche i sovientici si cimentarono nel tentativo di realizzare un dispositivo autonomo di spostamento; a metà degli anni '60 realizzarono una sorta di “cintura razzo” o Rocket Belt che avrebbe dovuto essere impiegata durante una missione Voskhod poi cancellata.
Le mie perplessità riguardo ad un sistema MMU-like sono relative alla sicurezza: Cosa succederebbe se un astronauta con questa nuova tuta dovesse svenire, visto che non è nemmeno “ombelicato”???
Sarò sincero, forse stiamo un pò sottovalutando le effettive capacità dei cinesi… magari siamo un pò prevenuti, o no ?
Per quanto riguarda l’EVA senza cordone… sarei comunque pronto a scommettere che, perlomeno nelle prime uscite, saranno comunque ancorati con robusti cavi d’acciaio… sicuramente.
Salute e Latinum per tutti !
Credo anch’io che le capacità cinesi siano sottostimate da noi (e sopravalutate da loro a fini propagandistici).Intanto sono il terzo stato a mettere in orbita astronauti…
Certo, ma sono stati il terzo paese ad aver avuto la volontà politica dell’accesso autonomo allo spazio: i più grandi paesi europei (o l’ESA per essi), il Giappone, il Canada etc non hanno operato questa scelta solo perchè sarebbe stata più un’operazione di immagine che di effettiva utilità. Non si può dire "Ah, i cinesi sono primi " senza considerare che le loro attività spaziali attuali sono di derivazione russa… Certo, io non giudico in maniera sprezzante l’attività spaziale cinese, ma la vedo (per ora, e fino a che non cadrà l’attuale regime) come una pura dimostrazione di ricerca della supremazia tecnologica - anche legittima, sia chiaro.
Ritengo che la tecnologia cinese nel campo degl apparati pressurizzati abbia raggiunto livelli tali da permettergli di sviluppare apparati propri. Da molti anni condividono tecnologia sovietica e le conoscenze acquisite sono veramente molte. Ovviamente gli apparati continueranno a “somigliare” ancora per qualche tempo a quelli impiegati fino a oggi, che mi pare siano realizzati in proprio su specifiche dettate dalla Zvezda.
Come detto da Luca, se uno degli astronauti dovesse svenire, mentre è in eva senza vincolo, basterebbe far intervenire il suo compagno che sicuramente è nelle immediate vicinanze.
Comunque sia, se stessimo a guardare tutte le possibilità di pericolo possibili, converrebbe che ognuno se ne stesse chiuso in casa sua tra i due guanciali del letto.
Si cerca sempre di fare il meglio, valutando tutte le situazioni di pericolo posssibili, tenendo sempre da conto che quello dell’astronauta è un lavoro pericoloso.