Intelligent Software Automa - esperimento

The Easy Logic Intelligent Software Automa (Eloisa) Project is the project of a new medium, capable of providing a positive response to the problem of linguistic and cultural diversity. While attempts are being made to construct a universal translator, ancestral languages and ancient cultures are disappearing into the void. It’s time to start working to reverse the trend. If it is true that music resulted from the invention of musical instruments, painting from the invention of brushes and paint and astronomy from the invention of the telescope (and one could on and on), then one could say that no task is impossible if you have the right tool. Our tool for the preservation and rebirth of languages is called the Dialogue Engine.

Technology on a human scale
The Eloisa Project is a reaction to the prediction that English is destined to be the official language of Planet Earth, while languages less associated with the worlds of computers and business will decline more or less rapidly. But here’s another way of looking at it: the ability to bring the situation into equilibrium lies precisely in an intelligent use of computers and business, which is to say, technology on a human scale. The dominance of English can be exploited to enhance the value of weaker languages, including local idioms and dialects.

http://www.eloisa.it/ita/index.htm

Carina… però le ho chiesto se aveva seguito STS-120 e mi ha risposto che non guarda la TV…

Le ho chiesto se si interessa di astronomia.
Mi ha risposto che se avesse degli interessi sarebbe il primo, ma dato che le piace la musica odia il Metal… :kissing_heart:

Ho chiesto che musica le piace…
Mi ha chiesto se le ho chiesto che musica le piace… :kissing_heart:
Le ho detto sì e lei mi ha risposto “Quella che non rompe i timpani”…

Alla mia risposta “Hai perfettamente ragione!” mi ha chiesto se le ho detto che ha perfettamente ragione :scream:
e che registrava il mio parere…

Mi ricorda il vecchietto seduto davanti al Saloon nei film western… :stuck_out_tongue_winking_eye:

A me ricorda Eliza.

Paolo Amoroso

Scusate ma a me fa - se possibile - persino paura… Paura perchè è - nelle sue versioni da “intrattenimento” -l’annullamento dei rapporti interpersonali… Magari avrà qualche utilità - in futuro - nei servizi della pubblica amministrazione, etc… ma la mia prima impressione è che azzera una delle poche cose che ancora ci sono rimaste: essere delle persone pensanti e parlanti… :kissing_heart:

Io le ho chiesto se uscivamo assieme ma mi ha risposto picche :roll_eyes:.

Scaricato da un software, il massimo dell’ironia #-o.

Quoto in pieno…
La trovo una cosa decisamente inutile.
Io già litigo con l’assistente del sito della Telecom che sbuca sempre fuori quando vado per scaricarmi le bollette e non c’è verso di disabilitarla. E’ letteralmente irritante.
Senza contare la voce del casello che ti saluta: sei una macchina, non devi salutarmi, ma eseguire il tuo lavoro.
E basta.

Paura? Sembra poco più del vecchio pattern matching. “Smoke and mirrors”, come dicono gli americani.

Paolo Amoroso

“Paura” è un’iperbole riferita alle potenzialità di simili progetti, specie se in campo di entertainment.

il programmatore, Francesco Lentini, ha realizzato anche una “chatrobotis” che dovrebbe simulare Berlusconi:

http://www.chatrobotics.com/silber/silber.htm

questa è la presentazione di ciò là scritta:

“Io sono Silber, il primo personaggio virtuale creato per simulazione
di una persona reale. Sono disponibile ora per Windows 98/ME/2000/XP.”

Pure? Certo che la gente ha un mare di idee… :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

ho appena trovato la “macchina per leggere”

http://www.intellibook.net/ita/index.htm

riporto quanto scritto nella pagina web linkata

“La macchina per leggere analizza qualunque testo e lo restituisce in forma compatta e auto-significante, pronto per essere letto, studiato, pubblicato.
iNTELLiBOOK.net pubblica libri che si leggono in una frazione di tempo, articoli e pagine web che si comprendono con una sola occhiata. L’offerta di servizi comprende annotazione e sunto automatico per studenti, autori, editori.”

cmq questo è solo uno dei tanti programmi sperimentali a tutt’ oggi realizzati anche se non esiste ancora una definizione univoca di ‘Intelligenza Artificiale’. Usualmente con questo termine, spesso abbreviato con l’acronimo A.I. (Artificial Intelligence), si designa una branca della scienza informatica e ingegneristica che studia i meccanismi soggiacenti alle facoltà cognitive degli esseri umani e la loro riproduzione mediante computer opportunamente programmati. L’obiettivo primario dell’A.I. è creare macchine in grado di pensare e agire come gli esseri umani.
vorrei ricordare però che alcuni fondamenti teorici unanimemente considerati alla base della moderna A.I. sono:
Il ragionamento e in generale ogni tipo di attività della mente è un calcolo
Il calcolo è inteso come manipolazione di simboli in base a regole prestabilite
Il simbolo, o rappresentazione, è un oggetto che sta per o raffigura un altro oggetto.
Può esistere un manipolatore automatico di simboli
Le rappresentazioni, inoltre, sono definite analogiche se vi è un rapporto di somiglianza o analogia con l’oggetto che rappresentano, oppure analitiche se vengono effettuate mediante formule matematiche.
La nozione di calcolo intesa come manipolazione di simboli in base a regole esplicite descrive il funzionamento di quei sistemi che operano a partire da un insieme finito di elementi di base formalmente distinti e a un insieme finito di regole che specificano le possibili trasformazioni di quei simboli. I sistemi così definiti vengono denominati sistemi formali. Molti giochi (per esempio il backgammon, la dama o gli scacchi) sono sistemi formali. Secondo i teorici dell’A.I. anche il pensiero umano può essere descritto come un sistema formale.
Uno degli obiettivi dei primi studiosi di Intelligenza Artificiale è stato realizzare una macchina che funzionasse come un sistema formale.
Le caratteristiche di una macchina siffatta sono state definite rigorosamente dal grande matematico inglese Alan Turing (1912-1954) che diede un contributo fondamentale negli studi sull’A.I.