Interrotta l’EVA di Parmitano e Cassidy

Mitico :stuck_out_tongue_winking_eye:

i fatti ti cosano! :smiley:

In effetti al mentre svestivano Luca, avevano tutti un asciugamano per le mani, alla stregua di bende e cerotti :smiley:
l’unico immobile era Cassidy, abbandonato solo soletto a testa in giù(e in panico totale per essersi accorto di essere senza asciugamano D: )

Molto interessante quello che ha detto Luca nella conferenza con Enrico Letta. In sostanza mentre era in EVA con l’acqua intorno alla faccia già pensava a cosa fare in caso l’acqua fosse diventata troppo e lui non fosse più riuscito a respirare: avrebbe aperto una valvola nel casco per depressurizzare la tuta in modo da far uscire l’acqua. Meglio svenire per la mancanza di atmosfera che morire annegato (alla faccia delle epiche scene da film degli astronauti che esplodono durante la depressurizzazione)

Ciao Buzzz! Io ricordo solo un film in cui una cosa simile avviene, Schwarzenegger in Totall Recall, ma non esplode, bensi’ diventa gonfio come un culturista… emh

In quali altri invece fanno esplodere gli astronauti?

Atmosfera Zero con Sean Connery

ma in realtà non si esplode…

Rimaniamo in topic per favore vista la visibilità di questo thread.

Certo che ci vorrebbe coraggio… :scream: un primato che per ora preferisco non sia stato raggiunto…

Esatto ma nei fatti, nel caso in cui avesse aperto la valvola cosa sarebbe successo?

  • dato il repentino abbassamento di pressione, l’acqua sarebbe bollita ed in parte evaporata quindi condotta fuori dal casco, ed in parte ghiacciata, forse formando cristalli 3D dentro il casco?
  • Cassidy sarebbe stato li’ a “chiudere” il casco poco dopo ed il sistema della tuta avrebbe riportato la pressione a livelli accettabili?
  • In teoria il repentino sbalzo di pressione avrebbe potuto estrarre ancora piu’ acqua, potenzialmente “tutta” (quale che fosse la sorgente, che non e’ tutt’ora stata rivelata pubblicamente), quindi magari la procedura sarebbe stata da ripetere piu’ volte? Se si fosse trattato di acqua del sistema di raffreddamento (riscaldamento), lo stesso avrebbe smesso di funzionare? Con quali conseguenze?
  • Qual e’ il sistema in assoluto piu’ veloce di emergenza per rientrare, e quali sarebbero state le conseguenze, sia per Luca P. che chiaramente avrebbe dovuto togliersi il casco il piu’ in fretta possibile, che per Cassidy, a lui avrebbero (hanno?) fatto fare una “repressurizzazione” piu’ lenta all’interno della tuta?
  • Purtroppo incidenti come questo non possono che rallentare un futuro dove gli astronauti possono fare EVAs di routine, ogni giorno, untethered. Secondo me e’ il sogno di molti astronauti, potersi allontanare qualche centinaio di m dalla stazione per fare una “passaggiata” nel weekend, ma i tempi non sono ancora pronti…

In assoluto non lo so. Ma, a proposito di questa EVA, è stato detto che se fosse stato necessario accelerare il rientro, fra le altre cose Cassidy avrebbe saltato le attività di cleanup.

Oh potresti descrivere tali attivita’? In che cosa consistono?

“Cassidy, lascia tutto do sta e datte na mossa a rientrà o resti fori!”

Sistemare in modo permanente e sicuro gli attrezzi e gli oggetti utilizzati nella parte precedente della EVA.

Il forum dovrebbe anche servire a sfatare i falsi miti raccontati dai film e racconti di fantascienza. Un astronauta esposto allo spazio aperto morirebbe semplicemente soffocato per mancanza di ossigeno. La mancanza di pressione non fa andare in ebollizione il sangue o esplodere il corpo. Fluidi ed organi interni sono tenuti in pressione dalla nostra pelle, che è particolarmente efficiente nell’isolarli dalle condizioni esterne.
Per quanto riguarda le temperature estreme, quello che conta è la trasmissione del calore. Nello spazio il calore viene trasferito solamente per contatto ed irraggiamento, non per convezione, visto che non esiste aria. La trasmissione di calore per convezione è la più efficiente: in effetti il vuoto è l’isolante termico migliore che esista. In queste condizioni, la nostra pelle quindi cambia temperatura molto lentamente. A causa della mancanza di ossigeno, dopo 15-20 secondi si perde però coscienza. Entro due-tre minuti arriva la morte. Altra causa di morte (non immediata) potrebbe essere l’esposizione ai raggi ultravioletti.

Ciao

Certo, ma preferirei tenere “in topic” il più possibile questo thread.

Tre l’altro, delle reazioni del corpo umano esposto allo spazio, ne abbiamo parlato in altre discussioni.

OK, sorry