Intervento di Lori Garver

Breve riassunto del discorso di Lori Garver, intervenuta ieri al “FAA Commercial Space Transportation Conference” in Virginia al posto dell’Amministratore NASA Charles Bolden, bloccato dal meteo nevoso.

“Noi vorremmo trasformare le nostre relazioni con il settore privato, nell’ambito della nuova strategia nazionale, con il fine ultimo di espandere la presenza umana nel SISTEMA SOLARE. Quindi non fatevi ingannare da quelli che dicono che la NASA non ha un obbiettivo, QUESTO E’ L’OBBIETTIVO!.”

Questa è stata la frase di apertura del suo discorso.
In seguito ha continuato dicendo che la strategia NASA di supportare l’industria privata è la naturale estensione della vecchia linea politica dell’amministrazione Reagan che fermò l’utilizzo dello Shuttle come lanciatore di satelliti commerciali.

Il discorso ha seguito le linee del nuovo piano dell’agenzia così come è stato settimana scorsa, durante il rollout della proposta di budget per il FY2011, aggiungendo solo qualche particolare riguardante l’effetto che la cancellazione del programma Constellation avrà sulla workforce americana.

“Devo ammettere che a breve termine ci saranno molte persone preoccupate per il loro lavoro, ma a lungo termine, con il budget dell’agenzia che è aumentato, l’industria spaziale americana aiuterà sicuramente l’economia.”

Inoltre, rivolgendosi direttamente ai lavoratori coinvolti nel programma appena cancellato, ha detto:
“La fantastica gente della nostra famiglia NASA, e tutti quelli del mondo dell’industria che sono coinvolti nel Constellation, non hanno fatto niente di sbagliato, non è stata colpa loro. La nostra workforce è un incredibile valore per il nostro paese, e noi crediamo che continuerà ad esserlo. Certamente si meritano di continuare ad essere impiegati in un programma ben definito e con le dovute risorse.”

Ha anche difeso a spada tratta un aspetto cruciale del nuovo piano NASA, l’abbandono di Ares-I/Orion a favore delle alternative commerciali:
“Questo non solo aiuterà a stimolare l’economia, ma servirà a diversificare il nostro rischio, sovvenzionando un’elite di competitori molto qualificati al posto di una singola scelta ad alto rischio. Stiamo per assistere ad una nuova Space Race, che però questa volta non avrà un solo vincitore.”

Prima di concludere ha parlato del ruolo della NASA nell’ambito dei voli suborbitali commerciali:
“Vorrei anticipare che presto un giorno questi veicoli saranno abbastanza sicuri che la NASA pagherà per farvi volare centinaia di astronauti e scienziati. A proposito di questo il Dryden Flight Research Center sarà sicuramente a capo dello sforzo per garantire questa sicurezza.”

Infine ha affermato che non è rimasta affatto sorpresa dalla forte e spesso negativa reazione all’annuncio di settimana scorsa:
“Eravamo sicuramente consci che un cambiamento epocale come questo potesse avere reazioni di questo tipo, l’agenzia è ora pronta a rispondere a tutte le critiche, molti nuovi dettagli verranno svelati e discussi durante le prossime audizioni alla commissione del congresso.”

Ritornando sulle decisioni della casa Bianca e della NASA, io penso che la scelta che è stata fatta, per quanto rischiosa, sia buona.
Si è partiti dal rapporto della commissione Augustine che sosteneva, a ragione, che il programma spaziale americano si trovasse su una traiettoria insostenibile e che solo un’iniezione di 3 mld di dollari l’anno avrebbe potuto risollevare il programma constellation, programma per altro criticato da più punti, anche dall’interno della NASA.
Penso che il punto forte di questa decisione sia la parola diversificazione.
Il punto debole è il tempo. Queste decisioni andavano prese 10 anni fa e ora ci sarà una stretta dei tempi per prendere decisioni importanti. Purtroppo non si può tornare indietro nel tempo e quindi il dubbio che sarebbe convenuto andare avanti sul programma constellation, con tutti i suoi problemi di fondo (e non parlo di problemi ingegneristici, perché quelli si sarebbero risolti presto o tardi), rimane.

Occhio a non fare confusione, non è vero che il programma Constellation non fosse sostenibile se non con ulteriori 3b$/anno, il programma Constellation era insostenibile senza ulteriori 3b$/anno volendo rispettare la tabella di marcia imposta inizialmente. Il Constellation, anche secondo la Augustine, avrebbe benissimo potuto continuare con lo stanziamento dato (+1b$/anno) semplicemente facendo slittare le date… ma visto quello che si è scelto ora come ora sarebbe stato comunque infinitamente più saggio…
Secondo la Augustine per la maggior parte delle proposte sarebbe bastato 1b$/anno perchè fossero attuabili (che è stato dato) ma nessuna di esse è stata scelta optando quindi per questa nuova “vision” totalmente slegata da ogni precedente proposta della commissione o del Constellation stesso, che erano comunque, in entrambi i casi, elaborate da team di esperti provenienti dalla stessa NASA ma anche dall’industria aerospaziale grande o piccola che sia… quella attuale mi sembra invece la classica “vision” politica, nemmeno guidata dalle lobby, ma da banale demagogia.

Mmm… non lo so…
Di demagogico ci vedo poco in questa scelta: perdita dei posti di lavoro (che spero venga risolta tramite il riassorbimento nelle aziende private), cancellazione di un programma di esplorazione pubblico, rinvio del ritorno sul nostro satellite. Sono d’accordo che sia una vision “politica” e poco tecnica, ma anche la vison di Bush era politica ed era molto più demagogica (mi ero esaltato pure io!), però penso che le lobby ci siano. Ognuno avrà la sua fetta. Il futuro lo vedo molto incerto e l’incertezza non è mai una buona cosa, ma non sono pessimista. Secondo me tramite la diversificazione si riusciranno a realizzare un paio di progetti interessanti.
Comunque prima di dare un giudizio parziale voglio aspettare la divulgazione dei “dettagli”, mentre per un giudizio vero e proprio bisognerà aspettare di uscire dalle presentazioni in power point.
P.S. scusa per la confusione, è passato un po’ di tempo da quando ho letto il rapporto :slight_smile:

Quoto, parola per parola.
Un programma “demagogico” avrebbe dovuto essere popolare, ed a me la scelta di Obama non lo pare per nulla…

Il demagogico è nel cancellare a tutti i costi un programma fatto da un’amministrazione del colore opposto, da un’amministrazione cui si deve per forza smarcarsi e costi quel che costi rivoluzionare, demagogico nel voler concentrare gli sforzi (almeno a parole) sullo studio della Terra e del clima (non sto assolutamente dicendo che è sbagliato, ma che il modo è stato quello).
Non parlo di demagogia verso il popolo ma demagogia verso il proprio schieramento e chi ti supporta.