Isole nello spazio: una discussione interessante.

Vorrei segnalarvi questo interessante thread nel mio forum di riferimento, ovvero www.fantascienza.com .
http://www.fantascienza.com/forum/viewtopic.php?t=7606&postdays=0&postorder=asc&start=0
Sarebbe molto gradito un Vs commento… L’argomento è succoso: ‘Come mai non abitiamo ancora lo spazio’ ?

Salute e Latinum per tutti !

Davvero interessante kruaxi! :smiley:

Ho ancora un bellissimo ricordo di Colonie umane nello spazio, un libro affascinante. Lo stile di O’Neill faceva sembrare inevitabile un futuro fantascientifico di questo tipo.

Alcuni spunti per una risposta alla tua domanda potrebbero venire da un libro che ho già segnalato nel forum, dedicato alle tecnologie che non si sono mai affermate (per dovere di trasparenza segnalo che conosco personalmente la curatrice della collana in cui è stato pubblicato).

Paolo Amoroso

Non ricordo bene i dettagli di Colonie umane nello spazio perché non ho più il libro. Ma, ripensando ai temi generali che propone, mi sembra di potere individuare almeno un paio di ragioni tecnologiche della mancata realizzazione di quest’idea.

La prima ragione tecnologica è che il progetto di O’Neill di colonie spaziali, sviluppato negli anni '70, era fortemente legato al successo dello Shuttle come veicolo in grado di permettere voli frequenti e a basso costo. Questa promessa non è stata mantenuta.

Un’altra ragione è che le tecnologie per trasmettere a terra l’energia elettrica prodotta nello spazio, l’obiettivo principale per rendere economicamente conveniente l’intera idea, non sono ancora disponibili o convenienti. Negli anni '70 e '80, inoltre, non erano prevedibili le perplessità attuali sulla trasmissione massiccia di onde elettromagnetiche nell’ambiente terrestre.

Per quanto riguarda le ragioni non tecnologiche, l’idea delle colonie di O’Neill, pur essendo stata ampiamente divulgata, non ha mai lasciato lo stadio di concept. Un progetto così vasto e a così lungo termine avrebbe richiesto un sostegno politico e sociale difficile da trovare. Pensiamo per esempio alle difficoltà di motivare e sostenere il “semplice” ritorno umano sulla Luna e l’esplorazione di Marte.

Ricordo infine quello che ha fatto notare recentemente Paolo Ulivi in un altro contesto. C’è stato un cambiamento di prospettiva nel modo di considerare la Terra e il suo futuro. Da una visione in cui lo spazio avrebbe fornito nuovi habitat e risorse per far fronte al declino del nostro pianeta, a un atteggiamento di maggiore attenzione per preservare la Terra e il suo ambiente. Abbandonare il pianeta potrebbe non essere più una priorità.

Paolo Amoroso

E un argomento d’avvero interessante,e spesso mie capito di pensarci sopratutto con l’avvento di Bigelow Aerospace e i suoi moduli gonfiabili,non so se mai nasceranno questo genere di Colonie .Se cosi fosse gli sviluppi futuri potrebbero essere molti ,penso per esempio a Colonie Stato ,Colonie dove vige la Monarchia ,Colonie tipo Montecarlo ecc…

Stavo evitando di intervenire per non tediarvi ulteriormente con le mie opionioni sulla presenza umana nello spazio ma credo che il fatto sia proprio questo: l’accento si e’ spostato dal risolvere i problemi dell’umanita’ (sovrappopolamento, crisi energetica etc.) nello spazio a risolverli sulla Terra. Tanto piu’ che la colonizzazione dello spazio richiederebbe tanti e tali investimenti da essere probabilmente impraticabile (a meno che non si presenti l’assoluta necessita’ di farla).
Il paragone con l’espansione coloniale seguita alla scoperta dell’America secondo me continua a non reggere. In quel caso si andava a colonizzare degli ambienti piu’ che adatti alla vita umana, mentre in questo caso questi ambienti dovrebbero essere creati da zero (con investimenti a misura dell’impresa)

E` il tipo di “noia” che preferisco: istruttiva e stimolante.

Paolo Amoroso

A meno di eventi catastrofici futuri (ad esempio una teocrazia islamica mondiale che ci riporti al medioevo) per l’espansione umana nello spazio è solo questione di tempo.Colonizzeremo il cosmo o spariremo come razza.Noi siamo i progenitori dei futuri extraterresti.

Mi associo a quanto scrivono i due Paoli, Amoroso e Ulivi, in merito.
Nel 1995 mi sono imbatutto, in una rivendita di libri usati, in “Colonie Umane nello Spazio” e mi piacque molto, ma già allora appariva “datato” per le ragioni sopra esposte.

Non credo che vedremo Colonie Spaziali per molto a venire e, forse, non le vedremo per niente…

Personalmente preferisco rimanere con i piedi per terra :stuck_out_tongue_winking_eye: , questo mondo è l’unico che si conface a noi e condivido i progetti che si premuniscono di conservarlo (vedi ad esempio il protocollo di Kyoto) anche se di ardua attuazione. Piuttosto che fare studi di fattibilità di idee troppo avveniristiche.

Fair enough, c’e’ sempre bisogno di personale di terra… :smiley:/

Paolo

Corro subito da te al JPL. Ho la patente B automobilistica, facciamo vedere agli ammericcani come si guida veramente, altro che cambio automatico! :slight_smile:
Ho fatto pure la patente B di equitazione americana :grinning: , può servire? :slight_smile:

non necessariamente islamica… basta pensare allo spazio che nazioni avanzate dell’occidente stanno dando a teorie come il creazionismo

Tipo il cattolicesimo fondamentalista?
La mia risposta non è una provocazione od una battuta, infatti non vi è traccia di emoticons.
Mi irrita assai quando quelli che si propugnano di essere depositari dell’unica verità assoluta, e che basta fare ai propri detrattori una lezione di religione per averli iai loro piedi.

Personalmente nn capisco perchè Quoar definisca “un’accozzaglia di moduli” la ISS,nn sarà la base spaziale di “2001 Odissea nello spazio” ma credo si possa dire che sia ciò che di meglio la nostra tecnologia può tirar fuori attualmente (relativamente al budget stanziato).Per O’Neill,ritengo che quello che scriveva nn fosse sbagliato purtroppo il punto di vista dello scienziato puro è un po’ diverso da quello dell’ingegnere o dell’economo infatti spesso guarda solo alla fattibilita scientifica e nn a quella produttiva,tecnica,economica,politica.E’ una tendenza che ho visto in molti scienziati puri,anche se una cosa è innegabile,senza scienziati che creano queste suggestioni,il nostro mondo sarebbe molto più indietro,come diceva il mio professore di elettromagnetismo,se nn fosse per gli scienziati che hanno studiato l’elettromagnetismo gli ingegneri avrebbero continuato a perfezionare le candele e i lampadari a candela…

ho letto il libro di O’Neil!! Tra l’altro l’edizione in inglese degli anni settanta, l’avevo comprato su Ebay. Molto interessante anche se come già alcuni di voi hanno evidenziato, pecca di eccessivo ottimismo riguardo ai progressi tecnologici e alla politica estera. Mentre leggevo di come O’Neil proponeva di costruire le strutture portanti di queste isole nello spazio, mi veniva da sorridere vedendo con quanta facilità descrive come costruire queste gigantesche strutture!!! insomma sembra che sia facile quanto costruire un ponteggio per ristrutturare le facciate di un edificio. Non metto in dubbio la preparazione accademica di O’Neil ma non mi sembra che se intendesse troppo in fatto di fattibilità!!!

Comunque penso anch’io che la buona riuscita di questo progetto facesse affidamento sul successo del sistema shuttle, sopratutto nella versione C quella da trasporto puro. E in questo senso se il sistema avesse funzionato come previsto, magari non saremmo arrivati ad avere colonie nello spazio, ma sicuramente qualche grande infrastruttura (intendo ancora più grande della ISS) l’avremmo!!! Poi si anche la politica è sicuramente un elemento fondamentale e per imprese simili occorre una collaborazione internazione di ampio raggio, ben più ampio di quella che ora c’è per la ISS!!

Ad ogni modo pensatori e sognatori come O’Neil ogni tanto ci vogliono!!

Può non essere necessario: uno dei driver dei Lunokhod sovietici non aveva la patente automobilistica.

Paolo Amoroso

Perfetto, esattamente il tipo di discussione che volevo far partire. Ottimo, molto, molto interessante !

Salute e Latinum per tutti !

ps: ma per costruire simili colonie non dovremmo avere pieno accesso alle risorse minerarie della fascia asteroidale ?

Se non ricordo male O’Neill suggeriva di estrarle prevalentemente dalla Luna lanciandole verso Terra con un ingegnoso cannone a reazione di massa.

Paolo Amoroso

Non necessariamente islamica.Difficile negare che una certa interpretazione radicale dell’Islam non desti preoccupazioni per il futuro,ma sono perfettamente d’accordo nell’ aggiungere alla lista dell’incubo anche i fondamentalisti cattolici, creazionisti e sette protestanti fanatiche della profonda provincia USA,estremisti indù,“santoni” vari e persino certi ecologisti radicali. Di recente è stato pubblicato un bel libro: http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?isbn=9788806183370 credo di essere perfettamente d’accordo con il suo autore.