ISS in scala 1:45 (work in progress)

Exe, un lavoro davvero straordinario da punto di vista dell’accuratezza.
Bravissimo.

Un lavoro straordinario!!!

Complimenti :clap:

Grande!! :clap:

Ti rimane spazio per l’intera stazione?

Complimenti.

Ed io che pensavo di essere matta… :point_up:
Scherzo ovviamente!! :stuck_out_tongue:
Fantastico lavoro! :slight_smile: NON lo farò vedere al mio compagno che in 50MQ di casa l’ISS proprio non ci sta :wink:

Bravissimo…postato a mio marito così tartasserà ancor di più il figliolo (il quale preferisce pc al faticare a costruire con i mattonicini :slight_smile: :-()

Vi rigrazio davvero molto per i complimenti :flushed: :slight_smile:

Beh, il prossimo modulo è Unity. Per fortuna i moduli del segmento americano sono molto più semplici da reallizzare :smiley: Zvezda invece mi sta facendo penare non poco :rage:

Forse c’è qualcuno più “pazzo” di me!! Complimenti davvero per il bel modello realizzato!!!

Grandioso Exe, è bellissima!

Cominciavo a credere che fosse il Duke Nukem Forever dei lego :slight_smile:
Ma è arrivata è ha pagato l’attesa!

Attendo il resto!

Sono fuori dal forum per un po’, e quando torno, che mi ritrovo? Complimenti, grandissimo Exe.

:slight_smile: ancora grazie per i vostri complimenti.

Vedo solo ora il tuo magnifico lavoro. Complimenti!!! A quando il foglietto con le istruzioni? :slight_smile:

Exe non è il solo che costruisce stazioni spaziali con il lego: Astronaut builds LEGO space station inside real-life space station
Fotografie: http://www.collectspace.com/news/news-022412b.html

argh, mi hanno copiato i progetti :smiley:

La cosa simpatica è costruire una ISS dentro la ISS vera :stuck_out_tongue_winking_eye:

Di sicuro avranno meno problemi strutturali :wink:

Sto impazzendo per gli enormi e esili pannelli solari.

Dannata gravità!

Ma hanno problemi di potenziale infiammabilità, tanto che hanno potuto tenerla fuori dal glovebox solo per un paio d’ore.

In ogni caso, costruire una stazione spaziale dentro una stazione spaziale è molto meta.

Mi sembra strano che sia un problema di infiammabilitàm credo piuttosto che il problema fosse il rischio portato dai pezzi più piccoli, considerando la microgravità.
In ogni caso quella che si vede nelle foto non è una glovebox vera e propria, mè il Containment System dell’MWA (Maintenance Work Area, quel tavolino blu che si vede bene nella terza foto). L’MWA-CS non è considerato dalla safety un livello di contenimento vero e proprio, per cui se il problema fosse stato l’infiammabilità credo che l’MWA-CS non sarebbe stato sufficiente, e gli avrebbero fatto usare una glovebox vera e propria (tipo la Portable Glovebox, PGB).

PS: un aneddoto curioso. Quello che vedete nelle foto con Satoshi è Columbus. Il tutto non era stato pianificato per essere eseguito in Columbus, ma in JEM se non sbaglio. Tuttavia, dove montare l’MWA è un “crew preference”, nel senso che l’equipaggio decide come e dove usarlo a seconda di come lo trovano comodo. Siccome all’epoca era stato installato in Columbus per altre attività, l’equipaggio non aveva voglia di spostarlo (smontarlo e rimontarlo altrove richiede circa mezz’ora di tempo) e quindi ha deciso di fare l’attività in Columbus. Questo ha causato un po’ di lavoro dell’ultimo minuto per il supporto di terra, perchè si è dovuta “rivalidare” la certificazione di sicurezza per renderla valida anche per Columbus e per autorizzare l’attività. In particolare questo è uno dei “problemi” dell’internazionalità della stazione: se avessero spostato un’attività da LAB a Nodo3 sarebbe stato tutto molto facile, ma in questo caso essendo cambiato International Partner si è dovuta far approvare ad ESA all’ultimo momento una certificazione per cui l’ente europeo non era inizialmente stato coinvolto.

L’articolo comunque parla proprio di rischio di infiammabilità, oltre che di pezzi fluttuanti.

Si ho letto l’articolo, e le parole di Mike Fossum. Io cmq non mi ricordo di aver mai sentito parlare di flammability per LEGO. Pensandoci un po’ l’unica cosa che mi può venire in mente è il rischio che un pezzo si perdesse e andasse a finire su qualche equipaggiamento elettrico, dove avrebbe potutto scaldarsi e causare un fuoco. Quindi mi verrebbe da pensare che fosse un problema sì di infiammabilità ma sempre legato al rischio che un pezzo si perdesse.

Anche perchè per le regole della sicurezza spaziale, per esserci un fuoco ci devono sempre essere tre cose contemporaneamente: energia (elettrica), combustibile e comburente. Per evitare il rischio di fuoco nel design basta impedire che esista una delle tre: nel caso dei LEGO quello che mancava era la fonte di energia, visto che il tutto era completamente passivo.