ISS sarà abbandonata nel 2020 ?

Cito LaStampa, che cita Anatoli Davydov capo di Roskosmos:

http://multimedia.lastampa.it/multimedia/scienze-e-tecnologie/lstp/68347/

La Stazione spaziale internazionale terminerà la sua vita nel 2020 in fondo all’Oceano. Lo ha reso noto il capo dell’agenzia spaziale russa Roskosmos, Anatoli Davydov secondo il quale, quando la Iss avrà finito il suo ciclo operativo verrà fatta inabissare, come accadde nel 2001 con la stazione russa Mir. “La Iss - ha spiegato Davydov - è troppo grande e complessa per essere lasciata in orbita una volta che non servirà più. Potrebbe creare diversi detriti pericolosi per i futuri voli spaziali”. La costruzione della Stazione spaziale internazionale, composta da 16 moduli pressurizzati per un volume di circa 1.000 metri cubi, è iniziata nel 1998, frutto di una cooperazione tra diversi Paesi tra cui l’Italia. E proprio due elementi italiani hanno completato il suo assemblaggio nella primavera del 2011, quando sono arrivati a bordo il modulo pressurizzato “Leonardo” e il cacciatore d’antimateria Ams. Concepita come un laboratorio orbitante per testare la lunga permanenza nello spazio degli astronauti, anche in vista di future missioni verso altri pianeti, la Iss ha un equipaggio fisso di sei uomini che mediamente abitano nello spazio per circa sei mesi.

Che c’è di vero? Esiste qualche comunicazione ufficiale?

Anche l’unità riprende la notizia, con tanto di video.
http://www.unita.it/scienza/una-pensione-sul-fondo-dell-oceano-br-per-la-stazione-spaziale-internazionale-1.318323

Al momento questi sembrano solo dei “desiderata” russi che, anche nel recente passato, avevano espresso l’intenzione di staccare la parte russa (con i moduli più recenti e quelli ancora da aggiungere) per ottenere delle capacità “indipendenti”.

Questa sembra più una “boutade” politica legata a fattori interni russi (nonché a farsi pagare qualche servizio aggiuntivo dagli altri partner della ISS) che non una reale possibilità, sopratutto perché stata “convenientemente” posta a quasi 10 anni di distanza da oggi…

mmmm… adesso non riesco a ritrovare l’articolo, ma a quanto ho letto pare sia tanto rumore per nulla.

Apparentemente infatti il capo di roscosmos avrebbe solo affermato quanto concordato con i partner internazionali, e cioè (1) che la ISS andrà avanti sicuramente fino al 2020, e che (2) “al termine della sua vita operativa” sarà fatta deorbitare nel Pacifico. La notizia, poi, è diventata, magicamente: “nel 2020 la ISS si tuffa nell’oceano” ed è stata ripresa da un sacco di siti, agenzie di stampa e persino blog del settore.

Purtroppo ora non ritrovo la trascrizione dell’intervista, ma letta lì la cosa assumeva dimensioni molto ridimensionate rispetto a quanto riportato…

Il problema è che per interpretare le dichiarazioni russe in campo sbaziale non bastano le valutazioni tecniche ed economiche, ci vuole anche una non banale analisi cremlinologica.

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se ne parla diffusamente in questo post del forum di NSF che riprende questa notizia del sito di FoxNews.

i commenti sul post di NSF considerano la notizia di FoxNews come sensazionalistica, in quanto si tratterebbe di una indicazione su come deorbitare la ISS nel momento non servisse più onde evitare di lasciare qualche centinaio di tonnellate di spazzatura nello spazio…

Un conto è dire “quando la ISS sarà da dismettere, attualmente previsto per il 2020, dovremo farla deorbitare e inabissare nell’oceano” e un altro conto è dire “dismetteremo la ISS nel 2020 e la faremo deorbitare…”

iss, quando verra “deorbitata” avrà una massa 3 volte superiore alla mir e migliaia di componenti che possono generare molti più detriti di piccole dimesioni rispetto alla mir ( come i tlalicci e i pannelli solari ).

ipotizzo che l’area interessata dall’impatto dei detriti sara molto più ampia…

di questo passo, le prossime stazioni, presumibilmente ancora più grandi, non avranno difficolta a trovare un punto dove “morire”?

inolre è un vero peccato sprecare tutto l’hardware di iss… dovrebbero pensare a mandare un modulo container dove salvare il salvabile e riciclarso sulla successiva base ( fotocamere, computer, strumenti… ) ammesso che la cosa sia poi conveniente…

Io ho in piano di prendermi un patentino nautico, affittare uno yacht in Australia e andare a vedermi i fuochi d’artificio da vicino! E poi di cercarmi un altro lavoro :stuck_out_tongue_winking_eye:

Buzz, io la patente nautica senza limiti ce l’ho… ti risparmio la spesa, e facciamo metà del noleggio della barca :wink:
Bisogna trovare qualche amico con barca alle Marchesi, Samoa, Tuamotu o li’ vicino, ma stai tranquillo che lo troviamo. Tieni pronto l’asciugamano e la Guida, non saremo soli.

portatevi dei retini, chissà mai che torniate a casa con qualche gadget! :stuck_out_tongue_winking_eye:

riguardo il fatto di salvare hardware…non saprei, se mandano su un cargo per riempirlo di computer, fotocamere, accessori, esperimenti…poi cosa fa, rimane su? In attesa di ISS2? sarebbe proprio una missione da shuttle!!!
:stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :face_with_symbols_over_mouth: :facepunch:

io da emerito ignorante della materia salverei piuttosto degli interi moduli, i più recenti…in fondo ci sono differenze di età significative tra i diversi segmenti della ISS!
ma anche qui: salvo tre moduli e cosa me ne faccio, li lascio lì? a meno che inizino i lavori per una nuova stazione…chissà!

Ma invece, andare a fare gli squatter sulla ISS?

Io invece per non sprecare tutto farei così: i moduli li deorbiterei, prima però toglierei tutti i congegni elettronici e i computer da dentro, così i moduli si bruciano rientrando e i computer li terrei a disposizione per il trasporto nella futura base lunare, marziana, gioviana e oltre! :ok_hand:

Senza offesa ma si vede che non bazzichi il settore…

Viceversa sapresti che l’hardware elettronico che viene utilizzato a bordo dei veicoli spaziali, in genere, deve essere “space qualified” il che vuol dire un mucchio di soldi spesi per la certificazione al volo spaziale (inclusi innumerevoli test con piattaforme vibranti e simili). Il che vuole altresì dire uno stato dell’arte che, se va bene, risale a 10 anni fa.

Se vedi il tipo di processori impiegati puoi restarci allibito, tanto per fare un esempio concreto i rack a bordo della ISS, come laptop di supporto, degli IBM Thinkpad A31P (con windows 2000 come OS se non ricordo male):

http://www-03.ibm.com/ibm/history/exhibits/space/space_thinkpad.html

E se ti dicessi che qualcuno qualche anno fa mi chiese se non si poteva pensare di portare i moduli della ISS sulla luna per riutilizzarli là? :face_vomiting:
E quel qualcuno è stato in orbita intorno alla Terra…

Evidentemente il viaggio gli ha fatto male :stuck_out_tongue_winking_eye:

Piuttosto,
dal momento che in questo campo i tempi di sviluppo sono parecchio lunghi, non é che inizia a circolare qualche “indiscrezione” su ciò che sostituirà la ISS?
Intendo dire a livello di cooperazione internazionale, e quindi con la costruzione di un complesso orbitale di un certo rilievo.
Oppure si preferirà puntare anche qui sui privati, producendo magari più di un habitat orbitale ma di dimensioni contenute, come ad esempio i sistemi Bigelow (oddio, non che non si possano creare composizioni di una certa entità).

La mia idea personalissima e non suffragata dai fatti, è che si andrà proprio in questa direzione…piccole stazioni autonome sono più flessibili da gestire e non richiedono per forza investimenti a lunghissimo termine e complicati accordi economici e politici tra Paesi diversi.

Però bisogna vedere quali lanciatori ci saranno nel 2020, o quando la ISS si avvierà alla pensione…Saturn con 1 lancio mandava su Skylab, che era enorme, al momento non abbiamo neanche lo Shuttle che per gli assemblaggi in orbita era decisamente utile…

Oddio, io sarei sempre parziale per un bel Cilindro di O’Neill, che fa chic e non impegna…