Ma immagino che anche l’attuale ISS non sia nata dall’oggi al domani, che abbia comportato studi preliminari e successive varianti, nonché una certa complessità e sfida progettuale… avranno pur impegnato svariati anni prima di giungere alla posa della “prima pietra” in orbita.
Tant’é vero che il progenitore dell’attuale Stazione, la “Freedom” di reaganiana memoria, non ha mai visto la luce per via dei costi. Ciò ha spinto gli americani ha considerare una cooperazione internazionale, a dimostrazione (ma sicuramente anche per altre ragioni) che anche allora in termini di budget non é che navigassero in buone acque.
Da qui al 2020 gli anni fanno in fretta a passare, e la ISS ad invecchiare. Credevo che questi fossero gli anni buoni per cominciare a pensare al dopo ISS.
Spero solo che Mr. Bigelow, che non é giovane come Elon Musk, possa tenere a lungo le redini dell’azienda e soprattutto che riesca a raggiungere il suo obiettivo commerciale.
Pienamente d’accordo con te. Considerando che Columbus ha cominciato a esistere nelle menti delle persone a metá anni ottanta, ed è arrivato in orbita nel 2008…