Italia e Cina insieme nello Spazio

Se ne è parlato a Pechino alla conferenza internazionale Particle and Fundamental Physics in Space (SpacePart ‘06) svoltasi tra il 19 e il 21 aprile

Scienza e tecnologia spaziale in Cina, ma con particolare attenzione ai programmi delle agenzie spaziali di tutto il mondo, in particolare Europa e Stati Uniti: questo il tema al centro della terza conferenza internazionale Particle and Fundamental Physics in Space (SpacePart ‘06) promossa dal Ministero degli Esteri e dall’Ambasciata italiana a Pechino e organizzata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Il convegno, che si inserisce nell’ambito delle iniziative per il 2006, anno Italia-Cina, si è svolto a Pechino dal 19 al 21 aprile, presso la più importante università cinese in campo aerospaziale la Beihang University. Oltre all’Infn erano presenti l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), le principali agenzie cinesi (Casc, Calt, Casc e Dfh) e le maggiori industrie italiane impegnate nel settore dell’alta tecnologia spaziale, come Alenia/Alcatel Space, Carlo Gavazzi Space, G&A Engineeering, Angelantoni Industries, National Instruments. SpacePart, giunto alla sua terza edizione, è un appuntamento di grande rilievo nel panorama internazionale della ricerca scientifica e tecnologica nello Spazio.
In particolare, la conferenza di quest’anno ha rappresentato un’occasione straordinaria, perché la Cina è il Paese attualmente più dinamico in campo aerospaziale.

Dal 1968 la Cina ha infatti lanciato con successo più di 70 satelliti e negli ultimi anni il ritmo del suo sviluppo in questo settore è cresciuto considerevolmente: nel 2005, grazie a un equipaggio di due cosmonauti è stata effettuata la prima passeggiata spaziale cinese e nel corso del 2006 una sonda cinese inizierà ad orbitare intorno alla Luna allo scopo di definire il punto di atterraggio sul nostro satellite di una missione prevista per il 2012 (nella foto, il centro di controllo dei lanci cinesi).

Questa serie di ambiziose missioni aerospaziali richiede grande impegno in campo scientifico e tecnologico e dunque assumono un ruolo cruciale le collaborazioni scientifiche ben consolidate come quella con l’Infn.
L’Istituto ha da tempo progetti congiunti con la Cina nel campo della fisica astroparticellare, sia riguardo esperimenti nello spazio che a terra. In particolare, ricercatori italiani dell’Infn e ricercatori cinesi sono coinvolti nell’esperimento Ams-02, finalizzato a studi sull’antimateria e sulla materia oscura a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Si svolge invece a terra l’esperimento Argo, collocato sugli altopiani del Tibet e dedicato alla misura dei raggi gamma di altissima energia.
“Space Part in Cina è una preziosa occasione per creare e approfondire contatti non solo di carattere scientifico, ma anche tecnico e commerciale tra il mondo aerospaziale italiano e cinese. La presenza delle principali ditte italiane del settore che esporranno i loro prodotti e le loro tecnologie a Pechino mostra come il nostro Paese possa collaborare con la Cina anche nel settore della ricerca scientifica e dell’alta tecnologia.
Questa iniziativa segue la visita della delegazione Infn avvenuta agli inizi di gennaio, a testimonianza degli stretti rapporti scientifici tra i due Paesi,” ha dichiarato Roberto Petronzio presidente dell’Infn.

da newton