Sul sito dell’INAF è apparsa un’interessante proposta rivolta a tutti gli astrofili ed ovviamente agli appassionati di astronautica… riprendere il Fly-by del 9 ottobre che effettuerà la sonda Juno scruttando la “fionda gravitazionale” data dalla Terra per arrivare a Giove nel 2016.
Beh, il 9 sera il cielo potrebbe anche essere sereno, il meteo sembra migliorare.
Segnalo ai radioamatori in ascolto (qualcuno con la radio nuova, per esempio) che è possibile inviare un messaggio (in CW, in 10m) a Juno durante il flyby, e la NASA confermerà con QSL.
Dettagli in https://www.jpl.nasa.gov/hijuno/ - sounds good…
Ho compiuto il mio dovere.
Non ho trasmesso per tutto l’evento, ma solo nei 40 minuti a cavallo del massimo avvicinamento, anche perché avevo semplicemente issato un dipolo con due fili fuori dal balcone e probabilmente non ho nemmeno solleticato WAVES.
In attesa dei dati e vedere se l’esperimento è riuscito, vi lascio a questa gallery di immagini dove sono raccolti gli scatti degli astrofili che sono riusciti a fotografare la sonda.
Sempre in materia di flyby della Juno, segnalo gli ascolti dell’amico Ferruccio IW1DTU che abita a nord di Torino.
Ferruccio ascolta satelliti “deep sky” con una parabola da 2,2 m, feed e convertitore autocostruiti per la banda degli 8,4 GHz, e un ricevitore SDR (un “vecchio” SDR-IQ).
Ecco i segnali ricevuti:
14.35z 30dB@1Hz approaching with weak sideband
15.10z 33dB@1Hz signal increasing with reflections from solar panel?
after the fly a huge signal with impressive sideband
here the opposite doppler and again probably strong reflections
at 22.06.36z probably they switched from HGA to LGA and sideband suddenly disappeared
gorgeus day indeed !
73 Fer IW1DTU
Spiegazioni di IK1ODO: queste immagini sono spettrogrammi. L’asse orizzontale è la frequenza, l’asse verticale è il tempo, il colore dipende dall’intensità del segnale in quel punto tempo/frequenza.
Il tempo scorre dal basso verso l’alto (vedere i tick orari). Il segnale è affetto da doppler, a lungo termine per il movimento reciproco di sonda e osservatore, e veloce per la rotazione della sonda sul proprio asse. Le bande laterali sono dovute alla modulazione tipica delle sonde NASA; c’è una sottoportante a 25 kHz che modula FM la portante, e poi la sottoportante è modulata in fase. Incidentalemente, mentre la sonda trasmette a basso rate (come in questo caso) il segnale sarebbe demodulabile, l’algoritmo è pubblico.
Complimenti a Fer per la ricezione, e la costanza che mette in questo hobby! Tanto per far capire ai profani, qui l’operatore deve controllare in tempo reale almeno tre parametri: il puntamento della parabola in azimut ed elevazione, entro una frazione di grado con rateo di variazione continuamente variabile, e la frequenza istantanea che cambia continuamente a causa del doppler complesso. Davvero un bel lavoro.