L+2: Volo per principianti

Più avanti in questa settimana Sasha, Elena e io installeremo l’esperimento Plasma Kristall 4 (PK4) in Columbus

Qui siamo un po’ tutti in fibrillazione. Come ho scritto altre volte, sarà la prima volta che dei cosmonauti russi compiono attività in Columbus, e Samantha è stata assegnata appunto per aiutarli a familiarizzare con i prodotti operazionali “americani”

Samantha docet pure ai Russi, ormai è già di casa!
E’ sempre uno spettacolo sentir parlare di abilità di volo…

Sergio, solo una curiosità a questo punto. Mettiamo il caso ci sia una emergenza in Columbus ( o in JEM), i cosmonauti russi sono autorizzati ad intervenire? E sempre per curiosità (ma questa è probabilmente una mia stupidaggine mentale) possono “passeggiare” liberamente nella zona internazionale o ci sono dei limiti?

Nessuna stupidaggine mentale, mi sembrano domande più che lecite :slight_smile:

Non si può addestrare gli astronauti ad essere esperti di tutto, sarebbe troppo da imparare. L’addestramento è molto specifico, ogni astronauta/cosmonauta viene addestrato esattamente per le attività che dovrà compiere. In più però, siccome tutti e sei vivono a bordo (non dimenticare che normalmente nel Nodo 2 dormono in 4, quindi c’è anche un Russo) e non si sa chi possa essere in un certo modulo quando capita qualcosa, ognuno riceve un addestramento a livello “utilizzatore”, in cui impara le basi dei sottosistemi e degli strumenti scientifici e le reazioni alle anomalie critiche e alle emergenze.

E questo vale per tutti. Vuol dire che, al di là dei cosmonauti, anche tra i gli astronauti USOS non tutti e tre sono necessariamente “specialisti” per Columbus. Di solito gli specialisti sono 1 o 2 (in caso ci sia un astronauta ESA, ovviamente sarà uno/una dei due). E quando da terra si prepara ogni attivitá, uno dei campi da compilare nel modulo della richiesta di pianificazione è per specificare se l’attività può essere fatta da un “utilizzatore” o se invece ha bisogno di uno “specialista”.

Nel caso specifico di PK-4, Sasha e Yelena hanno ricevuto una sessione di addestramento ad-hoc all’EAC.

La domanda stupida la faccio io: dormono tutti contemporaneamente per seguire gli stessi ritmi, o si alternano per ottimizzare lo spazio a disposizione?

Samantha ce scrive tutti i giorni é una pacchia x noi, ma povero Paolo

Di notte si spengono le luci, non si fanno attività, i canali S/G vengono inibiti da terra (loro possono chiamare, ma da terra nessuno può chiamare per sbaglio a meno che il flight director a Houston non sblocchi le comunicazioni)… insomma, la stazione si mette in “configurazione” da sonno, e tutti dormono.
È anche una questione psicologica, si cerca di fargli fare le attività in parallelo, di modo che possano mangiare insieme. Tutte cose che aiutano lo spirito di gruppo

La vera pacchia è per me: ogni giorno scopro qualcosa di nuovo sull’esperienza di vivere e lavorare nello spazio.

Paolo ha un onore! Quanto sarebbe bello essere al posto suo! Potendo lo farei :smiley:

Peraltro il lavoro di traduzione di Paolo serve come base ai quotidiani italiani, guardate qui parola x parola virgola per virgola:

http://www.corriere.it/scienze/14_novembre_26/astrosamantha-dall-avamposto-42-sono-svolazzatrice-inesperta-f531191e-7550-11e4-b534-c767e84e1e19.shtml

That’s a feature :slight_smile: Ricordiamo che io traduco il testo originale in inglese di Samantha che poi, oltre a essere pubblicato su AstronautiNEWS, come da accordi con Samantha e L’ESA, è pubblicato anche sul sito ufficiale Avamposto 42 e rimane a disposizione del pubblico e dei media interessati.

Eccezionale. Paolo, FATTI PAGARE dall’ESA! (e non solo una :beer:)

Questi report sono assolutamente fantastici, sembra di essere lì!

Samantha si diverte a cenare sul soffitto, dalle mie parti si prende di té per aria e si fa pratica di volo ridendo. :smiley:

A proposito dell’installazione di PK-4 di cui abbiamo parlato, Tom Uhlig parla dell’esperienza vista dalle console di Oberpfaffenhofen nell’ultimo post del COL-CC blog