L’atterraggio di Philae

Sarebbe molto seccante, ma c’è un “piano B”:
“COSAC could the atmosphere “sniff out” and track the first organic molecules after landing. The analysis of the spectra and the identification of the molecules is ongoing.” (Google translate da http://www.dlr.de/dlr/desktopdefault.aspx/tabid-10081/151_read-12176/year-all/)

Cioè COSAC può (ha potuto? potrà?) dare un’annusata in giro.

In realtà credo che, stante l’assetto del landing definitivo in qualche modo precario, avendo deciso di spostare verso la fine dello schedule il drill, abbiano accettato un po’ di rischi… siano essi l’impossibilità di ripetere l’operazione, sia lo spegnimento del lander prima dell’invio della telemetria di COSAC. Se poi COSAC non ha ricevuto samples, il problema sarebbe a metà del processo…

Immagine di contesto del “tracking” di Philae:

http://blogs.esa.int/rosetta/2014/11/17/osiris-spots-philae-drifting-across-the-comet/#comment-201918


No, secondo i vari tweet tutti gli strumenti hanno fatto quello che dovevano fare e tutti i dati ottenuti sono stati inviati a Rosetta.
Se poi SD2 abbia raccolto sassi, sabbia o… vuoto cosmico, bisognerà verificarlo analizzando i dati.

Novità da Mupus, lo strumento più loquace di Philae

https://twitter.com/Philae_MUPUS

sul blog esa:

http://blogs.esa.int/rosetta/2014/11/18/philae-settles-in-dust-covered-ice/

Lo stesso articolo che hai indicato è pubblicato anche in inglese
http://www.dlr.de/dlr/en/desktopdefault.aspx/tabid-10081/151_read-12176/year-all/#/gallery/17219
e il brano che citi diventa:
“COSAC was able to ‘sniff’ the atmosphere and detect the first organic molecules after landing. Analysis of the spectra and the identification of the molecules are continuing”
Quindi qualcosa da analizzare c’è :smile:
Sono rimasta colpita dall’esperimento di CONSERT (analisi del nucleo della cometa tramite passaggio di onde radio tra Philae e Rosetta); peccato che Phile sia andato in ibernazione durante l’esperimento. Non ho capito se hanno ricevuto dei dati, o devono sperare nel risveglio del bell’addormentato per terminare l’esperimento.
Un’altra cosa interessante dell’articolo: pensano che la posizione molto più in ombra di Philae rispetto a quella progettata potrebbe preservarlo dall’eccessivo riscaldamento e prolungarne la vita nella prossima primavera/estate (sempre che si svegli)

Lo avevo pensato pure io, ma non conosco la lifetime di rosetta dalla quale dipende l’ascolto radio di philae. E non credo che philae sia in grado di trasmettere i dati direttamente a terra. Come diceva qualcuno, visto che il perielio é tra marte e la terra, il problema non é il calore ma sono i geyser di vapore acqueo che, come ci insegna la fisica, nel vuoto si generano direttamente per sublimazione dal ghiaccio già a 0 gradi C.

Ma magari in una zona dove batte meno il sole si formano meno geyser…

Per il life time di Rosetta credo che rimarrà viva a sufficienza anche se la missione finisce nominalmente a dicembre 2015.

L’hanno risvegliata e comunicano regolarmente con Rosetta da gennaio 2014. In agosto 2015 avremo la massima vicinanza al Sole quindi (per la simmetria dell’orbita) fino ad almeno a marzo 2017 dovrebbe essere possibile comunicare con la sonda se estenderanno la missione.

:astonished:

http://spaceflightnow.com/2014/11/18/philae-finds-comet-harbors-organics/

Però sul sito dell’ESA non sto trovando niente, per ora.

“Organic” vuol dire tutto e niente… il metano (CH4) è una molecola organica :wink:

Sì sì, lo so… non mi aspetto che trovi per forza i mattoni della vita, però qualcosa ha trovato! Cos’ha trovato? Io curiosa :stuck_out_tongue:

Anch’io non sto nella pelle! Mi chiedo anche, se trovassimo i mattoni della vita saremmo in grado di riconoscerli? Potrebbe esserci qualcosa che esula dalle conoscenze che abbiamo ora? Appena mi stabilizzo riprendo con l’astrobiologia!

Per caso c’è qualche esperto/a di astrobiologia qua? O qualcuno/a che vuole imparare?

Ho iniziato un corso base che ho un po’ perso per strada e ne comincia uno specifico a gennaio!

http://www.reddit.com/r/space/comments/2mofoz/im_emily_lakdawalla_planetary_evangelist_for_the/?limit=500

Dato che nella coda delle comete sono già stati trovati aminoacidi (glicina), cianuro, composti di azoto… immagino che troverà quelli o composti simili. Chiaramente poterli analizzare in loco è meglio che annusarli spettrograficamente nei gas della coda.

Domandina ignorante: ma tutte le comete sono fatte degli stessi materiali? Hanno tutte la stessa origine? Oppure ognuna è diversa dall’altra?

Penso che siano tutte diverse, perchè pure assumendo un’origine comune poi la storia dei passaggi vicino al Sole sarà diversa per ognuna.
Quindi ci potrebbero essere sostanziali differenze di composizione, almeno come concentrazione relativa di sostanze. Non mi aspetto tanto che trovino cose “nuove” quanto differenze significative di concentrazione. Però, non avendo potuto (come pare) analizzare il terreno in profondità, si analizzano i gas emessi a -150 e rotti °C, che è una cosa un pò diversa dall’assaggiare la cometa e fare della spettrografia o gas-cromatografia del sottosuolo. Vedremo… e speriamo tanto che Philae riservi altre sorprese!

ASI ha confermato in questo articolo che il trapano SD2 ha funzionato raggiungendo la massima estensione, eseguendo il prelievo di campione e portando il campione nel fornetto per l’analisi di COSAC: non è tuttavia ancora possibile assicurare, dato l’assetto non del tutto chiaro di Philae, che la punta del trapano abbia raggiunto il suolo cometario, e nemmeno escludere che il materiale prelevato sia talmente povero di sostanze volatili sprigionate durante il riscaldamento del forno a 800 gradi.

Ergo:

  • il trapano non ha raggiunto il terreno per l’assetto sfavorevole del lander oppure
  • il trapano ha raggiunto il terreno, prelevato il campione ma questo non è stato depositato nel fornetto ed è “rimasto” sul meccanismo sulla punta;
  • il detector non ha funzionato (da escludere);
  • il materiale non presenta caratteristiche favorevoli alla produzione di gas (mi sembra strano…)

Il comunicato ESA con gli ultimi aggiornamenti su RDS/COSAC, gli stessi riferiti da AJ.

Nelle pagine scorse del thread un utente faceva notare come il trapano avesse raggiunto strati molto duri nella cometa e che la punta si fosse rotta. E’ vero o era solo un rumor?

In soldoni:

  • non sappiamo se non è stato raccolto alcun campione o l’analisi del campione ha rivelato che non è analizzabile :confused:
  • sappiamo che SD2 ha funzionato egregiamente (eccetto evidentemente che per la raccolta e il rilascio dei campioni)

Se non altro si parla con una certa decisione della seconda fase scientifica di Philae :slight_smile: