L’espresso italiano in orbita con Argotec, Lavazza e ASI

azz 20kg di macchina

Beh, fallo tu un caffè a zero G, con un robo omologato aerospazio, tutte le sicurezze, acqua calda, vapore ecc ecc, per meno di 20 kg… (scherzo, eh, nessuna polemica)
Sarebbe interessante sapere come hanno convinto il liquido ad uscire dalla cialdina, dato che per gravità non vien mica giù. Per forza tutto a pressione?

Lavazza ha finanziato il progetto? In che misura?

Non so la misura, Paolo, ma… credo proprio sia pesante. Non poteva mica permettere che Starbucks arrivasse prima.

Stefano, se mi permetti la sdrammatizzazione potevano mettere Napoli come Engineering Centre per la macchina del caffè, suvvia :wink:

Qualcuno di voi si sposterà seguendo FSL o rimanete lì? E cosa fa il MARS, quando non riavvia la VMU di FSL? :wink:

Oh no, nessun dramma ovviamente, finito un lavoro se ne inizia un altro. Magari anche piu’ interessante. Il mio commento era solo per dire che l’Italia, sarà l’unica nazione tra le grandi ad non occuparsi piu’ di operazioni “scientifiche”, pero’ in compenso si occuperà del caffe’…
Riguardo FSL, tutto passerà in mano ai Belgi e sarà un problema loro far funzionare FSL. Dubito che ci riusciranno da subito… (scommetto in paio di annetti)

Onestamente però non mi sembra nemmeno un discorso sensato dire, “guarda cosa fanno mentre lasciano a casa gente”… A quel punto l’estremizzazione più facile sarebbe la blasonata: “guarda quanta gente muore di fame e c’è gente che va nello spazio…”… Una cosa non esclude l’altra e le due cose non sono necessariamente legate…
Si, sarebbe interessante capire l’investimento della parte governativa (e secondo me molto viene dal privato come investimento di immagine), da questo però si dovrebbero contare i giorni che questi soldi, facendo un parallelo che forzato è dir poco, un centro come il MARS sarebbe campato in più?

Ehi ragazzi, prendetelo come uno sfogo su una situazione nazionale che non puo’ essere certo risolta non portando avanti questi piccoli programmi con ritorno di immagine. E’ anche chiaro pero’ che l’ASI, oggi, e’ al suo livello piu’ basso di sempre. Speriamo in Battiston!

Ci sono possibilità concrete che l’amministrazione Battiston, volendo, possa migliorare la situazione MARS/FLS a breve o medio termine?

Cerco di rispondere a tutte le domande che sono uscite:

Si è ovviamente tutto in pressione, circa a 5bar.

Questo payload non incide su fondi ASI attuali, è completamente ad iniziativa privata. ASI mette solo a disposizione lo slot che per altro è stato pagato anni addietro e frutto di accordi bilaterali ecc ecc… Senza il contributo privato non avrebbe mai volato, giustamente ASI avrebbe dato maggiori priorità a payload più “scientifici” (chiediamoci dove sono questi semmai).

Lavazza ha finanziato il progetto proposto da noi (Argotec) e basato su un concept nostro, l’entità non la so ma è paragonabile a quella di una campagna televisiva

Ma farà uso di capsule in alluminio come le nespresso o in plastica come le lavazza? Come verrà gestito il discorso scarti e riciclabilità?

Comunque complimenti Mattia dai Rover lunari alle macchinette del caffè il passo é quindi breve…

Raffaele

In realta’ quello che mi ha colpito e’ stata la frase:

“L’innovativo sistema a capsule, inoltre, sarà in grado di preparare non solo l’espresso normale, ma anche il caffè lungo e le bevande calde, come tè, tisane e brodo, consentendo anche la reidratazione degli alimenti.”

Questo vuol dire che queste bevande non erano disponibili a bordo prima oppure che erano fornite in maniera differente? Ad esempio c’era una sacchetta con il the gia’ preparato che andava riscaldata prima di essere consumata?

Almeno il tè è già disponibile, che immagino venga preparato diversamente. Mi sembra però che fra le bevande preparabili con la nuova macchina manchi il cappuccino. È una scelta di progetto?

Molto poche, per una questione di tempo. La ministeriale e’ a Dicembre, troppo tardi. L’ultima speranza e’ che in qualche commissione di lavoro in preparazione della ministeriale si ponga il problema. Tieni presente che TPZ e’ comunque concentrata sulla piu’ importante questione di Cosmoskymed 2nda generazione pure blocccata a livello di agenzia italiana… sigh

Capsule in plastica (perchè nel brewer si deformano) con coperchio in pellicola di alluminio.

Le capsule usate sono raccolte in un sacchetto apposito al di sotto, putroppo del waste si fa…idem per i pouch che per normativa devono essere monouso.

Il the ad esempio era già fornito (sempre da Argotec) inserendo bustine apposite in pouch sigillati da riempire di acqua calda. Ma non erano ancora disponibili in versione “istantanea”.

Il cappuccino sarebbe un po’ difficoltoso per l’aggiunta di latte (quindi zuccheri) :death: penso…

Stupendo, mi piacciono tantissimo questi progetti! Sta qui il vero ruolo dell’industria, che non vede la ISS come un mero progetto di scienza piu’ o meno importante, ma come preparazione al punto in cui i turisti paganti finalmente saranno in numero maggiore rispetto ai dipendenti pubblici!
Come commentavo su G+, adesso e’ ora di pensare seriamente alla pizza ed altri prodotti che non siano polverine varie da reidratare. Alcuni anni fa ricorderete che hanno spedito (dalla mia citta’!) a Nespoli degli affettati, non so se hanno mai reso pubblici i video (qualcuno li ha?) dove Kelley inizia ad aprire il tutto senza aspettare Paolo che in quel momento era coinvolto in un esperimento, e si mangia tutto a sbafo. Questo a dimostrare come un problema molto sentito a bordo sia quello del cibo.

Buran, permettimi, proprio tu che sei a Napoli, dove c’e’ indiscutibilmente il caffe’ di piu’ alta qualita’ del mondo intero, critichi questo progetto? Ma non pensi a quei poveretti lassu’ che per sei mesi possono bere solo acqua colorata?

Non male! Un po’ di ritorno di immagine per il settore che ha un peso non irrilevante nei successi (nonostante la crisi) del export del Made in Italy.