La 'corsa' agli asteroidi si accende!

In Aprile la Planetary Resources aveva già annunciato i loro piani per iniziare un progetto che avrebbe portato alla costruzione di miniere sugli asteroidi del nostro Sistema Solare :wink:

Ora la Deep Space Industries Inc. rilancia l’argomento, con il piano di costruire una flotta di sonde piccole e grandi per esaminare gli asteroidi più promettenti.

Ecco alcune immagini della Flotta FireFly (tre satelliti impostati sulla tecnologa CubeSat dotati di sensori adeguati per lo studio di tutti i parametri orbitali degli asteroidi selezionati e della loro composizione)

Quindi, dopo questi studi, sarà lanciata la DragonFly, una sonda molto più grande in grado (sulla carta, per ora) di riportare sulla Terra circa 70Kg di samples.

Ma la società pensa in grande, e prevede anche nella sua linea progettuale (anche se abbastanza avanti nel futuro) una enorme struttura in grado di riportare sulla Terra migliaia di tonnellate di materiali all’anno :wink:

Che dire…sicuramente hanno grandi progetti all’orizzonte :star_struck:
Il resto, in questo esauriente articolo :wink:
http://www.skyandtelescope.com/news/home/Asteroid-Mining-Gets-Competitive-188038361.html

Mi piacerebbe sapere quali sarebbero i materiali che giustificherebbero, economicamente, un viaggio del genere. Forse il gallio, o qualcos’altro usato in elettronica? :thinking:
[edit]: mi correggo. L’idea e’ di portare i sassi in orbita terrestre, ed impiegarli li’. A questo punto il business sta nel risparmio rispetto a dover mandare in orbita qualcosa partendo da terra.

Be, diciamo che in primis tutti i minerali chiave per le industrie attuali si potrebbero rintracciare anche sugli asteroidi, che hanno condiviso parte del processo di formazione planetaria insieme al nostro pianeta (solo che a differenza, la gravità terrestre ha ‘spinto’ la maggioranza di questi materiali, che si definiscono siderofili, cioè ‘affini al ferro’, verso il centro della Terra, lasciandone sulla crosta ben pochi).

Inoltre, dopo la scoperta che uno degli asteroidi ‘Troiani’ era molto simile al nucleo di una cometa estinta (composta quindi da un bel po’ di ghiaccio) potrebbero fornire acqua per avamposti spaziali. :slight_smile:

…si per oro platino ecc… meno per le terre rare, che sono elementi che entrano nei minerali tipici delle ultimissime fasi di solidificazione magmatica (stadio pegmatitico/pneumatolitico), quindi sono accumulati nella crosta più che nei nuclei. Magari il problema più stringente è il monopolio quasi assoluto della cina nella produzione delle terre rare…

Nell’articolo di Space. com parlano di platino (l’asteroide 3554 Amun potrebbe contenere 20 bilioni di dollari in platino :open_mouth: ) e di palladio.
Link: http://www.space.com/19388-asteroid-mining-interstellar-flight.html

ma 20 miliardi sarebbero tutti spesi per rendere il progetto fattibile.

È un’idea molto stuzzicante, ma ogni volta che leggo di questi progetti mi chiedo se sarebbero mai economicamente vantaggiosi con le tecnologie attuali. Quale materiale potrebbe essere abbastanza prezioso da giustificare un monumentale investimento a lungo termine? E poi, rinvenire immense quantità di un materiale prezioso, non ne causerebbe un immediato crollo del valore commerciale?

In questo caso i materiali sarebbero usati direttamente in orbita, secondo quanto afferma questa azienda. Quindi penso che il ritorno di costi ci sia al riguardo, ma probabilmente molto più a lungo termine rispetto ad un investimento normale, ovviamente :wink:

Comunque la cosa interessante è che ci si stia iniziando a muovere in questo senso :slight_smile:

Sì, hai ragione. :ok_hand:
Inoltre penso che per trasferire un asteroide di 2,5 km in orbita terrestre servano più di 20 bilioni di dollari.

Il primo vero ostacolo è che la legislazione spaziale vigente, solo per chi ha firmato il trattato, impedisce l’uso di minerali extraterrestri sulla Terra, ergo, gli asteroidi possono essere solo usati per realizzare manufatti spaziali.

L’idea di costruire veicoli spaziali direttamente nello spazio con minerali spaziali non è nuova. ci sono però alcuni problemi. al momento la fusine dei metalli in regime di miscrogravità, che io sappia, ha evidenziato una serie di problemi al momento insolubili. Ovviamente finanziando studi mirati questi problemi potrebbero essere superati. Potrebbero.

Per saperne di più occorrono quindi studi sulla ISS e sulla Luna, per capire quanto la forza di gravità influisce al variare della sua intensità.

Detto questo, spero che questa società abbia fatto bene i suoi conti e che trovi finanziatori concreti. sono convinto che l’astronautica farà grandi passi in avanti quando l’umanità imparerà a sfruttare lo spazio non solo come luogo, ma anche come punto di produzione. Il vantaggio di realizzare in situ veicoli ed altro è innegabile.

magari potremmo fare una news basata su questi articoli, per ampliare la discussione. Attendo input dai Redattori!

In realtà uno dei primi utilizzi possibili (forse ne avevo già parlato) è raccogliere il materiale presente sugli asteroidi per creare degli “scudi spaziali” dalle radiazioni. Questo costerebbe sicuramente molto meno che mettere in orbita degli scudi spaziali partendo da Terra.

Be, diciamo che in primis tutti i minerali chiave per le industrie attuali si potrebbero rintracciare anche sugli asteroidi, che hanno condiviso parte del processo di formazione planetaria insieme al nostro pianeta (solo che a differenza, la gravità terrestre ha 'spinto' la maggioranza di questi materiali, che si definiscono siderofili, cioè 'affini al ferro', verso il centro della Terra, lasciandone sulla crosta ben pochi).

di più recenti simulazioni del mit hanno rivelato che oro, e altri elementi pesanti sono sulla crosta grazie al bombardamento meteoritico che subì la Terra da ‘‘bambina’’

circa le terre rare non è un vero problema :la Cina ha il monopolio per via dei bassissimi costi di estrazione, ma le terre rare, sono rare solo in percentuale sul materiale estratto ,in realtà esse sono presenti quasi uniformemente su tutta la crosta , anzi pare che la concentrazione sia molto più elevata nei fondali marini ( quasi 100 volte ). il problema sarebbe comunque superato con i chip in grafene o diamante.

quindi le terre rare non giustificano il costo di un viaggio spaziale .

a meno che non abbiamo trovato l’Unobtainium non credo che abbia senso economico , più interessante la possibilità di spostare asteroidi dalle loro orbite e immaginare su essi colonie spaziali per fabbricare a zero g oggetti impossibili sulla terra .

ricordi di un autore (asimov???) che classificava le civiltà in base alle risorse che riusciva ad utilizzare : 1 classe risorse del pianeta natale , 2 le risorse del proprio sistema solare , 3 risorse di altri sistemi solari

Il discorso della “rarità” delle terre rare si regge in piedi solo a causa dell’enorme impatto ambientale per il loro ottenimento: infatti adesso si utilizzano lavaggi con acidi simili per principio a quelli necessari per estrarre lo zolfo, e fuori dalla Cina i verdi hanno (a ragione) il dente avvelenato con queste tecniche…
Però, a parte acqua e alcuni metalli rari (iridio?) non vedo lo scopo di dover addirittura spostare dalla sua orbita un asteroide.
Per farci una base sopra poi? A che pro?
Un asteroide non ha una sua gravità apprezzabile (almeno non tanta da trattenere l’acqua dentro ad un bicchiere), quinti non vedo perchè una base fissa sulla sua superficie… Una nave “attraccata” che viaggi fra i diversi asteroidi sì, ma una base fissa la vedo ingiustificata… e per l’utilizzo come scudo anti-radiazioni, sicuramente è più comodo raggiungere l’asteroide, riempire diverse sacche di materiale, fissarle sulla struttura esterna della nave e poi ripartire solo con la zavorra necessaria, senza portarsene dietro di superflua…
:spank: pure se dico troppe cavolate XD

…sulle terre rare ci sono periodici attriti fra Cina e resto del mondo perchè la Cina apre e chiude il rubinetto (leggete dazi maggiorati/chiusura concessioni minerarie) delle terre rare a discrezione, con la scusante proprio del dissesto ambientale. Argomento evidentemente pretestuoso, visto che la politica ambientale cinese è quanto di più vago ci possa essere. E’ un vero e proprio monopolio che solo la scoperta (peraltro possibilissima) di altri giacimenti potrebbe interrompere.
Per ora non mi pare ci siano motivi economici tali da giustificare la coltivazione mineraria dello spazio. Rimarrà sempre più conveniente, come dice HAL_9000, la coltivazione di eventuali depositi sottomarini (comunque…non uno scherzo).

Solo una precisazione sulle terre rare: mi risulta che l’utilizzazione primaria sia nei magneti permanenti (samario-cobalto, neodimio, disprosio, itterbio, eccetera). Questi magneti sono indispensabili per altoparlanti, motori brushless, generatori e alternatori. In particolare i motori brushless (senza spazzole) sono essenziali per automazione e trazione elettrica. Invece il cerio è usato nei catalizzatori automobilistici (sistema FAP). Da lì l’interesse commerciale. Si parla comunque, a seconda dei materiali, da a decine di a chilo per il prodotto finito. Da lì a portar giù roba dalla fascia degli asteroidi… mah?