La grande Consolle dell'Apollo

Ciao ragazzi!

Avete mai visto in dettaglio la Consolle del modulo di comando Apollo?? Girovagando per internet alcuni anni fa ho trovato queste gif in alta risoluzione! Nei disegni che vi allego, la consolle è divisa sostanzialmente in 4 parti!

Piccola legenda dei termini abbreviati:

CM - Modulo di Comando (la capsula Apollo)
SM - Modulo di servizio
CSM - Il complesso agganciato del CM e SM (l’orbiter)
LEM - Modulo di escursione lunare (l’astronave utilizzata per atterrare sulla Luna)
TLI - Iniezione in orbita Translunare (manovra di accensione del terzo stadio del Saturn V, in cui l’Apollo abbandonava l’orbita terrestre per raggiungere la Luna).
EDS - Emergency Detection System (Sistema che scovava e reagiva alle emergenze di lancio in maniera automatica)
ECS - Environmental control system (Sistemi di sostentamento della vita)
RCS - Reaction Control System (complesso dei razzi direzionali)
SPS - Service Propulsion System (il motore a razzo principale del SM)
CMC - Computer di guida del modulo di comando
LES – Launch Escare System (la torre a razzo di salvataggio)

Il grande pannello della strumentazione si estendeva per 180° davanti ai sedili dell’equipaggio! Quando si entrava nella capsula, lo si trovava davanti e nel momento in cui l’Apollo era sulla rampa di lancio, sembrava (come nello Space Shuttle), che pendesse dal soffitto! Su di esso erano riportati i controlli della capsula Apollo (CM), del modulo di servizio (SM), dei dispositivi di aggancio con il LEM, del Saturn V durante la fase di lancio e del TLI.

Era composto da circa 500 comandi (appositamente progettati per essere manovrati da mani rese goffe da guanti pressurizzati) e consistevano soprattutto, in interruttori a levetta, alcuni dei quali coperti da cappucci di sicurezza basculanti, che ne impedivano l’azionamento accidentale, da commutatori a scatto e da pulsanti! Tutti questi dispositivi, erano spaziati tra di loro da appositi anelli, che impedivano l’azionamento involontario di uno o più comandi per volta.

Gli strumenti di misura erano soprattutto a lancetta (analogici) ed erano presenti: indicatori di quantità, di qualità, di pressione, termometri, voltmetri e amperometri.

Fecero comparsa in quei tempi, anche i primi prototipi di indicatori digitali. Ne sono un esempio: il conta-tempo di missione e i dispaly del DSKY (acronomo di: Display & Keyboard), l’interfaccia con l’equipaggio del CMC (il computer del modulo di comando).

Sulla consolle, trovavano posto anche gli indicatori dell’assetto e un numero preciso di spie, il cui colore, indicava la criticità del sistema rappresentato! Ma non erano presenti solo gli indicatori luminosi! All’epoca, andavano di moda gli interruttori con indicatore meccanico a finestrella dello stato logico, “grigio” o a “insegna di barbiere” (rosso e bianco barrato), a seconda che il contatto fosse chiuso o aperto. Quest’ultimi però, non venivano utilizzati come segnalatori di emergenza!

Per gestire comodamente il grande pannello erano utili le mani di almeno tre persone (l’equipaggio appunto), ma fu realizzato e suddiviso in sottosistemi, per agevolare il lavoro di controllo e verifica di un solo uomo! Questa scelta fu fatta per due motivi principali: uno, per agevolare il lavoro del pilota del modulo di comando, quando questo restava solo in orbita attendendo il ritorno dei compagni dalla superficie lunare, due (raccapricciante), nel caso questo pilota, avrebbe dovuto riportare a casa la nave da solo se i suoi due compagni di avventura non fossero riusciti a rientrare dalla Luna!!

La grande consolle, era suddivisa in 9 principali sistemi:

1.Sistema di controllo del lancio, con indicatori di emergenza (EDS);
2.Controllo dei dispositivi di regolazione attitudine del veicolo tra cui gli RCS e SPS;
3.Controllo sequenziale degli apparati nelle varie fasi della missione;
4.Controllo delle procedure di atterraggio e rientro nell’atmosfera;
5.Controllo dei propellenti e dei criogenici;
6.Controllo dei dispositivi atti a conservare l’ambiente vitale;
7.Controllo dei dispositivi di comunicazione radio, tele-metrici, audio e video;
8.Controllo della produzione e distribuzione dell’energia;
9.Controllo di sicurezza e di allarme sui sistemi;

La foto siglata “1.gif”, illustra la parte più a sinistra del grande pannello. In questo trovano posto, partendo dall’alto:

•Un altimetro (necessario solo al rientro per indicare quanti piedi mancavano all’ammaraggio);
•Un monitor di rientro con accelerometro incorporato, necessario per controllare la traiettoria di ingresso in atmosfera;
•Uno dei due indicatori di assetto della capsula, con tutti gli apparati di regolazione, suddivisione e scala;
•Un accelerometro gravitazionale per indicare a quanti “g” era sottoposto l’equipaggio nelle varie fasi del volo;
•Un apparato di controllo del lancio, con indicatori della quantità di propellente stoccati negli stadi del Saturn V;
•Una tastiera a pulsanti con portellini di protezione per il controllo delle varie fasi del lancio;
•Un sistema di controllo e accensione manuale, della torre di salvataggio (il razzo di fuga che costituiva la punta del Saturn V e che veniva utilizzato con i sistemi EDS in manual);
•Un visualizzatore luminoso dello stato dei motori coinvolti nel lancio;
•I sottosistemi di controllo attitudine del veicolo spaziale;

La foto siglata “2.gif”, illustra il quadrante appena più a sinistra di quello appena descritto. In questo pannello trovano sede, partendo dall’alto:

•Una parte delle spie luminose del “Caution e Warning System”, che riportavano all’attenzione dell’equipaggio i problemi dei sottosistemi;
•Un indicatore a lancetta dell’apporto di ossigeno al modulo di comando;
•I comandi della sonda di aggancio tra CSM e LEM, con gli appositi indicatori “meccanici” di aggancio ultimato;
•Uno dei due indicatori di assetto della capsula;
•I comandi delle luci di illuminazione del tunnel di collegamento tra LEM e CSM e quelle esterne per le attività Extraveicolari e di rendez-vous tra i moduli;
•Gli indicatori della quantità, pressione e temperatura dei propellenti necessari ai razzi RCS del SM;
•I comandi di accensione e esclusione dei sistemi RCS, quali valvole dei reagenti, riscaldatori, pressione dell’Elio, ecc;
•Immancabilmente, il pannello DSKY, ovvero il computer del modulo di comando, con la sua tastiera e i display numerici a 7 segmenti, quest’ultimi suddivisi in 3 registri per dati a 5 cifre, e 3 indicatori di comando a 2 cifre (VERB, NOUN e PROG). Accanto ai visualizzatori dei dati, era presente il pannello spie del CMC.
•Infine in basso, la sezione delicata al comando sequenziale! In questa zona trovavano posto gli interruttori più critici dell’astronave, come il comando dei pirotecnici di sgancio tra i moduli, il controllo del sistema di emergenza, nonché il controllo critico delle varie fasi di lancio.

La foto siglata “3.gif”, illustra il quadrante appena più a sinistra di quello appena descritto. In questo pannello trovano sede, partendo dall’alto:

•L’altra parte delle spie luminose del “Caution e Warning System”;
•L’unico comando idraulico, quale la valvola di pressurizzazione dell’abitacolo! Azionando questo comando, l’aria del modulo di comando veniva scaricata all’esterno del veicolo e serviva solo qualora il portello principale dovesse essere aperto nello spazio, per un’attività extraveicolare!
•Il conta-tempo della missione, suddiviso in ore, minuti e secondi. Esso veniva azionato al momento del lift-off e veniva fermato solo a ammaraggio avvenuto;
•Il sistema di controllo dei gas criogenici, costituito da indicatori di quantità, pressione e temperatura, dei serbatoi di Ossigeno e Idrogeno liquidi del modulo di servizio, divenuti tristemente noti, per l’episodio dell’Apollo 13! Sotto gli indicatori, trovavano posto gli interruttori per il controllo e la gestione del contenuto criogenico dei serbatoi, quali gli agitatori, le scaldiglie e il controllo dei termostati di emergenza.
•Il commutatore a scatto per il controllo degli indicatori di quantità e pressione dei quattro moduli RCS del modulo di servizo. Esso consentiva di leggere i valori di ciascun serbatoio, utilizzando solo due indicatori a lancetta;
•Gli apparati di controllo dei sistemi ECS, necessari al sostentamento della vita, quali i riscaldatori, depuratori, circolatori e indicatori della qualità dell’aria, dell’acqua di raffreddamento e potabile della cabina;
•I controlli principali dell’antenna ad alto guadagno, necessaria per le comunicazioni radio, audio, video e tele-metriche dell’astronave, dallo spazio profondo! Le manopole presenti in fondo a questo pannello, regolavano la posizione dell’antenna principale, che si trovava accodata nel modulo di servizio! La cura nel posizionare tale antenna verso la Terra, pregiudicava la qualità delle trasmissioni effettuate! Appunto per questo, sul pannello in questione, erano riportati diversi indicatori a lancetta, che ne visualizzavano il guadagno effettivo in corrispondenza della posizione attitudinale dell’astronave rispetto alla Terra!

La foto siglata “4.gif”, illustra il pannello più a destra della consolle del modulo di comando. In questo quadrante trovavano posto, partendo dall’alto:

•Il commutatore a scatto di controllo delle antenne VHF presenti sul SM. Queste erano utilizzate durante il lancio, fino a quando il CSM non veniva sganciato dal 3° stadio del Saturn V e le antenne principali ad alto guadagno non venivano liberate, accese e orientate! Questo commutatore, veniva posizionato sul comando RECY nelle fasi di rientro in cui il Modulo di servizio veniva sganciato e la sola antenna disponibile, restava quella del CM;
•Gli indicatori di quantità, pressione e temperatura dei propellenti e dell’Elio, necessari all’utilizzo del motore principale dell’astronave, ovvero l’SPS;
•Gli indicatori dei parametri di funzionamento delle pile al combustibile (i tre prodigiosi generatori di energia elettrica della nave spaziale);
•I sistemi di controllo, sezionamento e misura delle sbarre collettrici di energia elettrica, che dalle pile al combustibile, convogliavano corrente a tutti i sistemi e sottosistemi della nave spaziale;
•I controlli elettrici degli Inverter, che dai 28 Vcc generati dalle pile al combustibile, ricavavano i 115/200 Vca (400Hz) necessari all’alimentazione degli stadi di potenza;
I controlli di gestione, ricarica e inserimento delle batterie di rientro del CM;
•I sistemi di esclusione e controllo dei reagenti chimici (O2 e H2) delle pile al combustibile;
•I controlli principali di regolazione, alimentazione e consumo, del motore principale SPS dell’astronave e della sua sospensione cardanica di posizionamento e inclinazione;
•I sistemi di controllo delle trasmissioni radio, audio, tele-metriche e video, da e per l’astronave;

Sperando di aver fatto cosa gradita a tutti gli appassionati, resto a disposizione per eventuali chiarimenti … ciao e buona serata a tutti!!

Matteo Negri
Segretario e responsabile della sezione organizzazione
osservazioni astronomiche sociali in Italia del
Gruppo Astrofili Columbia di Ferrara

Trattazione personale “Si, siamo andati sulla Luna! Ecco le prove!”: http://www.astrofilicolumbia.it/SiSiamoAndatiSullaLuna.htm

Email: segretario@astrofilicolumbia.it - matteo.ne@alice.it
Sito web: www.astrofilicolumbia.it

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Le avevo trovate, si, ma spiegate per filo e per segno in questo modo si godono al 1000%. Grazie per lo splendido contributo!
Ha un enorme valore sia per noi appassionati che per i newbies che si affacceranno da queste parti!

Ragazzi … nonostante abbia raggiunto il limite strutturale delle mie giunzioni cardaniche (credo che l’influenza stia bussando alla mia porta … per ora sono fermo a 38 °C :cry: ) devo confermare che anche per me, i pannelli di comando di Apollo E LM sono sempre stati un “must”.
E’ per questo che mi sono comprato Virtual LM e Virtual Apollo … :grinning:
Adesso che li rivedo qui, so cosa leggere tra poco mentre mi faccio fagocitare dalle coperte del mio loculo … :wink:

Grandissimo AstroTeo!!

Un’ottima, e chiara, disamina della non proprio “facile” nemmeno per gli esperti. Naturalmente già conoscevo i disegni che hai postato, di fonte NASA, piuttosto volevo sapere se conoscevi i disegni prodotti da quei “malati” di Apollomaniacs.

Giusto un assaggino in allegato, poi se avete voglia di approfondire l’argomento al seguente link:

http://www.geocities.jp/rabiddogs_p64/panelmaniacs_apollo_csm.html

Fantastico…

Ps. Non è che per caso hai qualche dritta sul funzionamento del DSKY su Eagle Lander 3d e Apollo Simulator?.. :grinning:

... piuttosto volevo sapere se conoscevi i disegni prodotti da quei "malati" di Apollomaniacs.

Giusto un assaggino in allegato, poi se avete voglia di approfondire l’argomento al seguente link:

http://www.geocities.jp/rabiddogs_p64/panelmaniacs_apollo_csm.html

Quelli si che sono veramente “fuori di cotenna” esplorando il sito c’è veramente di tutto :scream:

Quelli si che sono veramente "fuori di cotenna" esplorando il sito c'è veramente di tutto :scream:

Incredibile. Ci sono descrizioni molto ben fatte e vere curiosita’ come le immagini che descrivono le differenze di allestimento tra i LEM delle varie missioni Apollo.

Grande anche AstroTeo per le immagini dettagliate della console del CSM e le accurate descrizioni.

Yahn

Ciao Yahn! Sbaglio o questo è il tuo primo post?

Ad ogni modo benvenuto a bordo!!

Benvenuto Yahn, lieto di sentire anche la tua “voce”…

Orpolina!
Ecco anche il benvenuto dell’admin al nuovo arrivato.
Come dovere istituzionale mi impone, dopo il benarrivato, ti invito se non lo avessi già fatto a consultare questo messaggio introduttivo.
Se vuoi dirci due parole su di te, e magari dirci come ci hai “scovato”, beh, esiste un apposito forum proprio per questo
Buona navigazione!

Benvenuto anche da parte mia in qusto forum di “malati” di astronautica … :smiley:
Il sito di Apollomaniacs era stato setacciato già a suo tempo ma credo si renda necessario un ulteriore “setacciamento” :smiley:

Benvenuto anche da parte mia in qusto forum di "malati" di astronautica ... :smiley: Il sito di Apollomaniacs era stato setacciato già a suo tempo ma credo si renda necessario un ulteriore "setacciamento" :smiley:

Grazie a tutti per l’accoglienza calorosa.

A risentirci

Yahn

AstroTeo complimenti vivissimi da un profano come me! E’ vero, con le spiegazione dei singoli apparati, le immagini sono godibilissime! Sai che bello farsi una replica del pannello e appendersela al muro a casa? O magari divertirsi ad usarla di tanto in tanto? :stuck_out_tongue:

Ed ecco redivio il pannello del modulo di comando dell’Apollo 16 CASPER ripristinato e pronto per il suo viaggio attorno al mondo:
Casper - Apollo 16 CM Replica
Ciao Dario

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