La misteriosa fine spaziale di Laika

Non desidero certo riaprire una polemica nata sul Forum ed ampiamente sviluppata all’Astronauticon ma se addirittura un giornale serio ed attento allo spazio come il Corriere della Sera intitola “La misteriosa fine spaziale di Laika” un articolo a firma Franco Foresta Martin…dove vogliamo andare?

:facepunch:

a 50 anni dal lancio restano aperti i dubbi sulla morte della cagnetta usata come cavia dai russi
La misteriosa fine spaziale di Laika
Partì il 3 novembre 1957 a bordo dello Sputnik, destinato a bruciare nell’atmosfera come una meteora

Pensare come una evento così importante sia stato divulgato in modo così pessimo però è veramente irritante.

Fonti rispettabilissime in passato davano risposte completamente diverse le una dalle altre… ma i Sovietici all’epoca dissero qualcosa???

L’unica cosa certa è che si parlò sempre di “Dolce Morte”:
Iniezione letale a fine missione
Dose di cibo avvelenata
semplice esaurirsi dell’ossigeno con addormentamento del povero animale…

La realtà, come ho avuto modo di spiegare nel mio intervento al Planetario di Lecco lo scorso 5 ottobre, è più banale ma anche più triste.
Fu divulgata ufficialmente durante l’edizione 2002 della IAF (International Astronautics Federation).
Laika morì poche ore dopo il lancio, durante il corso della 4° orbita, per un collasso cardiaco dovuto allo stress psicofico a cui si assommarono una serie di fattori di natura tecnica, in primis il cedimento del sistema di ricircolo dell’aria all’interno del contenitore pressurizzato.
Tale evento causò il tilt del sistema di controllo termico con il risultato che la povera cagnetta passava da un estremo all’altro, in termini di temperatura.

Nessuna “dolce morte”, ne morte eroica rientrando nell’atmosfera. Una morte “banale” che rende comunque un posto d’onore nella Storia per quest’inconsapevole protagonista.
Ricordiamoci che non serve solo indignarsi per la morte di Laika, almeno celebrata nei libri di storia, quanto anche per quelle di tanti animali “misconosciuti” che sono stati impiegati agli albori del volo spaziale e, più in generale, per tutti quelli che sono impiegati (spesso in maniera crudele e inutile) nella ricerca scientifica.

Spesso il sacrificio di queste povere creature viene spacciato come un grande “progresso” per l’Umanità, posso solo augurarmi che sia vero, perché le tante sofferenze inflitte dall’Uomo alla Natura (oltre che ai propri simili) spesso inutili ed ingiustificate a me non sembrano un gran progresso.
Davvero.

Tra l’altro credo che per una cane, proprio per sua stessa postura, il lancio dovesse essere una stress fisicoancor più grande.

per il suo stesso modo di strare accucciato, sarebbe come lanciare un uomo seduto come su di una sedia, con schiena e collo dritto e testa alta.

Ma poi per quanto riguarda i segnali biomedici??

Non sarebbe stato possibile per un radioamatore capire che l’essere a bordo era morto??

I due famigerati radioamatori italiani avevano detto di aver sentito i battiti del cuore della cagnetta e di averli anche registrati! #-o

Questa è un’osservazione interessante, quando avrebbero detto di aver registrato i battiti di Laika.
Facciamo un’ipotesi se gli Judica-Cordiglia asseriscono di aver captato i battiti di Laika diciamo due ore dopo il lancio, allora hanno effettivamente captato i segnali provenienti dallo Sputnik 2.

Se però avessero asserito di aver registrato i battiti di Laika due giorni dopo (quando oramai la povera creatura era già morta da tempo) va da sé che devono necessariamente aver preso un abbaglio…

Oh noooo…adesso anche i Lost Dogs… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Allora, fermo restando che non so se i dati biomedici della cagnetta fossero trasmessi a terra in fonia oppure come dati digitali, il non ascoltare nulla poteva dire ugualmente o che l’animale era deceduto oppure che il satellite fosse fuori portata radio. Dubito che ci fosse il “fischio” che ascoltiamo nei telefilm tipo ER quando il paziente muore…

Quoto totalmente il pensiero di Archipeppe, anche da piccolo, quando mi regalarono i primi libri sulla “conquista dello Spazio”, mi sono sempre chiesto il perchè di quell’esperimento, che sentivo (e con maggior consapevolezza sento oggi) crudele e innaturale. E’ una macchia che in parte offusca quel rapido susseguirsi di eventi entusiasmanti a cavallo tra anni ‘50 e 60’ nel campo astronautico.
Certo, all’epoca c’era molta meno sensibilità su questi temi, ma condannare a morte una cagnetta così, e mostrarla nelle immagini di propaganda poi…
Quando vedo quei filmati mi giro sempre dall’altra parte.

Battito cardiaco registrato il 4 novembre, durata tre minuti.

Non ho la più pallida idea di cosa dica l’articolo che hai messo (:smiley:), però mi pare sia tutto esatto…

Babel Fish lavora discretamente dal russo all’inglese.
Usa direttamente la funzione “Traduci una pagina web” copiando l’indirizzo del sito.

L’utilizzo dei cani come Laika, e quelli che la seguirono, iniziò proprio come ha detto micionero, inserendoli in “canestri” montati lateralmente a razzi vettori lanciati fin da prima del programma manned sovietico.
L’ottimo Siddiqi (come mi pento di non averlo portato alla con) dedica ampio spazio alla questione nel suo lavoro, dando merito storico a questi piccoli amici che di tanto in tanto non facevano ritorno. :frowning:

Consultando il libro degli Judica-Cordiglia " …questo il mondo non lo saprà" (recentemente pubblicato), si legge (p. 64) che il battito cardiaco di Laika fu captato “qualche sera dopo” l’ascolto del segnale di presenza dello Sputnik 2… La povera cagnetta era dunque ancora viva? Oppure i due fratelli (che consultarono addirittura un veterinario sul suono intercettato) che cosa ascoltarono?

Bene.
Questa è una prova.
Dimostra che gli JC, se erano in buona fede, sono stati bellamente presi in giro dal controllo di terra sovietico con un segnale farlocco, magari ritrasmesso dallo Sputnik 2…

Eh già, questo è un punto interessante.
Sappiamo, per certo a questo punto, che Laika è morta tra la 4a e la 7a orbita intorno alla Terra, quindi praticamente il giorno in cui è stata lanciata.
I sovietici però, all’epoca, non lo dissero sostenendo che Laika era viva e stava bene.

A questo punto gli Judica-Cordiglia intercettano un segnale radio con un battito in frequenza e loro, in buona fede, lo prendono per quello di Laika semplicemente perché non hanno motivo di dubitare dei russi e non sanno che Liak è già morta.

Il buon Monzi lancia un’ipotesi interessante, lo Sputnik 2 era equipaggiato con un registratore di bordo il quale potrebbe aver semplicemente ritrasmesso il battito di Laika, registrato in precedenza, in “loop” per far credere che la povera creatura fosse ancora viva.

Qualora provato, questo fatto sarebbe la prima prova diretta di un abbaglio (in questo caso indotto proprio dai russi) ai danni degli Judica-Cordiglia (e non solo loro…).

Credo che Siddiqi abbia scritto il suo megalavoro prima della famosa conferenza citata da Archipeppe.
Comunque è ovvio, e sacrosanto, che via via che nuove informazioni storiche verranno a galla, si renderà necessario aggiornare le info in future nuove edizioni revisionate.
Speriamo che ci sia abbastanza mercato!

Questo può essere un problema per un’opera di divulgazione, non per un lavoro di ricerca storica.

Paolo Amoroso

Se leggi a pag. 63 dello stesso libro, in un articolo dell’epoca dei giornalisti che furono testimoni “in diretta” dell’evento dicono chiaramente che il segnale fu ricevuto alle ore 14:33 del giorno 4 novembre e che la ricezione durò tre minuti.

:stuck_out_tongue_winking_eye: