La NASA sceglie Zero Gravity Corporation per i suoi voli parabolici

La NASA ha comunicato di aver stipulato un accordo con Zero Gravity Corporation, l’unica compagnia certificata dalla FAA per svolgere voli parabolici negli USA, per “appaltare” i propri voli, sia scentifici sia di addestramento per gli astronauti.
E’ un passo importante perchè fino ad ora tutte le attività in microgravità della NASA erano state eseguite con velivoli governativi propri, mentre ora per la prima volta il “Vomit Comet” sarà di una compagnia privata.
La compagnia baserà i proprio aerei per questa attività principalmente al Johnson Space Center di Houston e al Glenn Research Center di Cleveland, rispettivamente per i voli addestrativi e per i voli di ricerca.
La NASA a questo scopo aveva sempre utilizzato i KC-135 o i C-9 mentre Zero Gravity Corp. utilizza un Boeing 727.
Il contratto ha durata per ora di un anno con valore di 4,7 milioni di dollari con un’opzione per altri 4 anni se il servizio sarà approvato.

Zero G è una compagnia completamente privata, l’unica ad operare negli USA questo genere di servizio, disponibile anche a semplici cittadini in cerca di nuove emozioni.
Opera voli per “turismo”, per ricerca, per il settore cinematografico e per aziende private.
Fino ad ora, dall’inizio dell’attività nel 2004 ha compiuto oltre 150 voli ospitando sul suo aereo più di 3000 persone di età compresa fra gli 8 (recentemente ha volato il passeggero più giovane) e i 93 anni, compreso l’astrofisico Stephen Hawking.

Domanda questo comportera un risparmio ?

Per la NASA, probabilmente si.
Sicuramente, però, ci sarà una riduzione delle campagne scientifiche avendo la Zero Gravity Co., a quanto ho capito, un solo Boeing 727-200 a disposizione.
Tale velivolo dovrà “sharare” le proprie prestazioni alla NASA con quelle di volo parabolico “turistico”.

Il fatto che la NASA si “appoggi” ad un operatore privato non deve soprendere più di tanto. Basti pensare che l’ESA opera con l’Airbus A300 “ZERO G” di proprietà della Novaespace, con sede operativa a Boredaux-Merignac, la quale cede il 50% del tempo operativo del velivolo all’ESA (che concorre direttamente anche ai costi di manutenzione).
Il resto è appannaggio del CNES, DLR, NASDA, CSA e qualche industria privata.

ASI opera nei voli a zero-g solo attraverso ESA o anche in modo autonomo?

Avevo pensato anche io a questo problema, in effetti un solo aereo mi sembra un po’ poco… per ora non se ne è parlato ma non è da escludere un ampliamento della flotta… il problema è che di 727 non so quanti ne girino ancora e cambiare aereo o addirittura l’intera flotta comincia a diventare più dispendioso…

L’ASI non opera affatto nel campo dei voli parabolici.

L’ESA indice dei bandi di concorso per la partecipazione alle varie campagne, a cui possono rispondere ricercatori provenienti dagli stati membri, senza alcun intervento diretto (o indiretto) da parte delle agenzie nazionali, a meno che queste (come è capitato anche con l’ASI) non finanzino la realizzazione dell’esperimento stesso.

Grazie per l’info .