La NASA seleziona le ditte commerciali con cui sviluppare il volo spaziale umano

La NASA ha destinato 50 milioni di dollari, erogati attraverso accordi finanziati, allo sviluppo della capacità del settore commerciale di supportare il trasporto di equipaggi verso e dalla orbita terrestre bassa. Questo è il primo passo compiuto dalla NASA in accordo con il piano del presidente degli Stati Uniti di promuovere le capacità del volo spaziale umano commerciale.

“Il presidente ha chiesto alla NASA di unirsi alla industria aerospaziale in un modo fondamentalmente nuovo, portando i servizi forniti da soggetti commerciali ad essere la modalità primaria di trasporto degli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale” ha detto l’amministratore della NASA Charles Bolden. “Siamo lieti di essere capaci di progredire velocemente per promuovere questo piano stimolante per la NASA.”

Attraverso una competizione aperta per i fondi dell’American Recovery and Reinvestmente Act of 2009 la NASA ha assegnato gli Space Act Agreements a: Blue Origin di Kent in Washington, Boeing Company di Houston, Paragon Space Development Corporation di Tucson in Arizona, Sierra Nevada Corporation di Louisville in Colorado e United Lauch Alliance di Centennial in Colorado. Gli accordi sono di sviluppare sia concetti e dimostrazioni tecnologiche per l’equipaggio, sia indagini per un futuro supporto commerciale al volo spaziale umano.

Gli Space Act Agreements sono progettati per promuovere un attività imprenditoriale che porti ad una crescita di posti di lavoro ad alta tecnologia nell’ingegneria, nell’analisi, nella progettazione e nella ricerca, e per promuovere la crescita economica con la creazione di spazi per nuovi mercati. Il finanziamento di questi accordi stimolerà gli sforzi all’interno del settore privato di sviluppare e dimostrare le capacità del volo spaziale umano.

“Queste selezioni rappresentano un passo critico per rendere possibile il futuro volo spaziale umano commerciale”, ha detto Doug Cooke, amministratore associato per i sistemi di esplorazione alla NASA. “Queste proposte impressionanti faranno avanzare significativamente la NASA lungo il percorso che porta all’uso di servizi commerciali per trasferire astronauti da e verso l’orbita terrestre bassa, e siamo impazienti di lavorare con i gruppi selezionati.”

Tutti gli accordi sono progettati per finanziare parzialmente lo sviluppo di concetti, tecnologie chiave e capacità che in definitiva potranno essere usati nei sistemi di trasporto spaziale commerciale per equipaggi. I gruppi selezionati hanno anche proposto un finanziamento di pari cifra da altre fonti che alleggerirebbe l’investimento dei contribuenti statali.

Segue il dettaglio dei fondi assegnati:

  • Blue Origin riceverà 3.7 milioni di dollari
  • Boeing Company riceverà 18 milioni di dollari
  • Paragon Space Development riceverà 1.4 milioni di dollari
  • Sierra Nevada Corporation riceverà 20 milioni di dollari
  • United Launch Alliance riceverà 6.7 milioni di dollari

Fonte: NASA

La Sierra Nevada si prende la fetta più grossa…
…che è la società che ha acquistato la SpaceDev…
…che è la società che stà sviluppando il Dream Chaser…
…che è lo spazioplano riutilizzabile derivato dall’HL-20…

Se i Russi faranno come al solito, cioè seguire a ruota le scelte USA, il Kliper tornerà in auge.

Se poi si vede anche che Boeing, che costruisce sotto nome ULA, l’Atlas V per lanciare il Dream Chaser, allora è tutto fatto.

Il programma si porta a casa 18 mil Boeing + 20 SNC + 6.7 ULA…

Francamente mi pare troppo bello per essere vero…

Cioè dopo le mirabolanti notizie (se vere) sull’X-33 adesso mi arriva che uno spazioplano riutilizzabile ha ricevuto i maggiori finanziamenti e non tramite una società x ma Boing/ULA…
Anche a me sembra troppo bello!

Dream Chaser in cima ad un Atlas V mi sembra una soluzione estremamente razionale e, soprattutto, pienamente alla portata della tecnologia attuale. Uno shuttle smart :stuck_out_tongue_winking_eye: in cima ad un vettore a perdere non mi sembra nulla di così impossibile. Estremamente sicura durante il lancio, niente può “andare a sbattere” contro la navetta, flessibile visto che può trasportare da 1 a sette (mi sembra di aver letto) astronauti e eventualmente anche piccoli carichi utili. Il vettore è affidabile e pienamente collaudato. In sostanza non si sarebbe perso nulla anzi, secondo il mio punto di vista, si sarebbe guadagnato tecnologicamente avendo a disposizione uno spazioplano riutilizzabile e non una capsula forse riutilizzabile rispetto ad Ares 1.

Si, stiamo parlando però di spiccioli per studi poco più che preliminari, il grosso dei finanziamenti arriverà dal 2011 in avanti e sarà lì probabilmente che si deciderà a chi assegnare il gruzzolo maggiore… anche se non riesco ad immaginare un programma manned che escluda Boeing e Lockheed… per cui…

Ma non sono un po´ bassine come cifre? Voglio dire, 50 M$ per costruire un lanciatore umano? Sono cifre che vanno bene per una fase A, ma non molto di più…

EDIT: alby, mi hai anticipato :wink:

raga,
se l’iniezione di cambiamento decisa da obama punta alla pionieristica volontà di un accesso allo spazio (e alla ricerca? forse a questo punto si) da parte di privati nell’ottica di innescare un costo molto piu’ basso che le attuali agenzie spaziali devono sopperire per i loro programmi bè… non vedo nuove soluzioni innovative piu’ promettenti e al momento piu’ ardue contemporaneamente che non siano venture star e derivati Dream Chaser e cosi via…
quello che fu un parziale insuccesso dal punto di vista dei costi di gestione, il programma sts, bè… ha insegnato per chi avrà seria volontà di riprendere questa filosofia, in che direzione andare per non commettere nuovamente gli stessi errori. probabilmente i tempi sono (volutamente e intenzionalmente) diventati maturi per avventurarsi in mezzi di trasporto in LEO che realmente confermino le aspettative di un accesso allo spazio “economico”.
penso anche io che come la storia del trasporto aereo, quello spaziale “”""“può”"""" essere avviato in maniera definitiva (una delle pochissime nazioni, gli USA, a livello mondiale ormai sta optando per questo cambiamento) se c’è la reale volontà. qui ragazzi… credo siamo tutti perché questo avvenga…quello che ci sconcerta è il fatto che nell’epoca in cui viviamo, per cause economico-finanziarie, un popolo, come quello americano, da sempre praticamente quando è nata l’astronautica è capostipite della ricerca e dell’innovazione nel campo medesimo…si trova a fare scelte che rinunciano a questa posizione predominante sulla scena mondiale. questa rinuncia è un impegno che credo sia troppo importante perché una nazione si privi di cosi tanta leadership. la ricerca aerospaziale è ormai concretamente uno dei punti cardine di molti paesi come ritorno economico (anche se nel quotidiano forse molti di noi non ce ne rendiamo conto nel nostro piccolo), è un settore chiave che contribuisce al progresso scientifico ed economico di un paese…
il gap che gli usa si apprestano a sorbirsi… deve a tutti i costi essere colmato… o quanto meno limitato… è troppa la posta in gioco, anche in periodi difficili… ben vengano poi i privati e nuove soluzioni all’orizzonte. ma la questione del gap e il congelamento del programma spaziale umano e di esplorazione oltre la LEO è davvero troppo da digerire…
spero si trovino soluzioni accettabili che obama, non si è sentito di prendere…

Lo Shuttle non poteva andare in pensione senza lasciare un erede!

Quindi sulla tratta Terra-ISS-Terra, ha vinto un EELV, che tutti davano terzo classifcato dietro Direct In-Line e Side-Mount.
Che però potrebbero rifarsi in futuro nella gara all’HLV.

probabilmente i tempi sono (volutamente e intenzionalmente) diventati maturi per avventurarsi in mezzi di trasporto in LEO che realmente confermino le aspettative di un accesso allo spazio "economico".

Tu dici? A me piacerebbe davvero, ma ci credo poco, almeno finchè non si fa un salto tecnologico davvero importante…

quello che ci sconcerta è il fatto che nell'epoca in cui viviamo, per cause economico-finanziarie, un popolo, come quello americano, da sempre praticamente quando è nata l'astronautica è capostipite della ricerca e dell'innovazione nel campo medesimo...si trova a fare scelte che rinunciano a questa posizione predominante sulla scena mondiale. questa rinuncia è un impegno che credo sia troppo importante perché una nazione si privi di cosi tanta leadership. la ricerca aerospaziale è ormai concretamente uno dei punti cardine di molti paesi come ritorno economico (anche se nel quotidiano forse molti di noi non ce ne rendiamo conto nel nostro piccolo), è un settore chiave che contribuisce al progresso scientifico ed economico di un paese... il gap che gli usa si apprestano a sorbirsi... deve a tutti i costi essere colmato... o quanto meno limitato... è troppa la posta in gioco, anche in periodi difficili... ben vengano poi i privati e nuove soluzioni all'orizzonte. ma la questione del gap e il congelamento del programma spaziale umano e di esplorazione oltre la LEO è davvero troppo da digerire... spero si trovino soluzioni accettabili che obama, non si è sentito di prendere...

Questo è tutto da dimostrare. Il budget della NASA sale, e già così gli USA spendono nello spazio di più di tutto il resto del mondo messo insieme… A me non sembra di percepire un abbandono del volo spaziale, ma più un reindirizzamento dei fondi in un’altra direzione

Un’altro modo per decifrare le somme stanziate:

“Dream Chaser” di Sierra Nevada Corporation con 20 M$.

“Orion Lite” di Boeing Company (non è legata al Dream Chaser per il CCDev ma a Bigelow come annunciato alcuni mesi fa) con 18M$
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=11724.5

Il sistema di lancio “comunque sia” è di ULA con 6.7 M$.

La tuta di volo “comunque sia” è quella della Paragon Space Development del Constellation con 1.4 M$.

Manca Blue Origin che francamente non so cosa stia facendo (ma dalla somma direi qualche cosa di “accessorio”) e terrei nel lotto dei papabili anche SpaceX che comunque potrebbe far valere in futuro il proprio Dragon.

buzz… il salto in campo aerospaziale…non esiste… si procede per gradi… non aspettarti dal giorno alla notte cose da fantascienza… e anche nel reclicare idee c’è comunque una parte di innovazione (o per meglio dire evoluzione)

il budget della nasa sale e gli obbiettivi vengono c o m u n q u e ridimensionati e congelati… non regge il tuo pensiero. con questo non sto dicendo che poi si possa ottenere alla lunga una giusta ricaduta… ma ora… in questo momento, in questi anni… puoi aumentare quanto vuoi il budget… ma se dirotti gli obbiettivi su altro che ora come ora sta solo nascendo… non avrai ricadute a breve medio termine. e ora la nasa aveva proprio bisogno di questo invece… di quanta piu’ possibile continuità… (che forse sarà sommariamente colmata con il privato).
gli usa non abbandoneranno lo spazio cosi propriamente inteso, stante le novità su cui stiamo discutendo ora, ma si troveranno in una posizione non piu’ predominante/autonoma per l’accesso allo spazio per un pò d’anni. e nulla toglierà con questa occasione che altre nazioni emergenti in campo aerospaziale vadano a colmare gap abissali come india e cina… quando gli usa torneranno con la nasa a gestirsi i loro progetti, troveranno a confrontarsi con dei cambiamenti piuttosto evidenti presumo… non saranno ormai in pianta stabile solo loro e i russi a gestirsi lo spazio con l’europa che incalza. tanto piu che il privato come qualche altro amico qui lungimirante ha avvisato… nulla toglie abbia poi la possibilità di vendere il proprio prodotto all’estero… (che mercato commerciale del trasporto spaziale sarebbe se fosse controllato dalla nasa come lo è stato ora??), per assurdo si, anche europa e paesi asiatici potrebbero addirittura comprare o affittare in pianta stabile vettori spaziali manned… ecco li che il passo in avanti (non salto comunque, secondo me) è presto fatto

il budget della nasa sale e gli obbiettivi vengono c o m u n q u e ridimensionati e congelati... non regge il tuo pensiero. con questo non sto dicendo che poi si possa ottenere alla lunga una giusta ricaduta... ma ora... in questo momento, in questi anni... puoi aumentare quanto vuoi il budget... ma se dirotti gli obbiettivi su altro che ora come ora sta solo nascendo... non avrai ricadute a breve medio termine. e ora la nasa aveva proprio bisogno di questo invece... di quanta piu' possibile continuità... (che forse sarà sommariamente colmata con il privato).

Escludere il volo manned, o meglio, lo sviluppo in proprio di un mezzo manned, non vuol dire ridimensionare gli obiettivi. In fondo l’accesso manned sarà relegato a capsule private, saranno quindi i privati a mantenere il know-how.
In fondo l’industria spaziale rappresenta un settore strategico che viene, in molti modi, finanziato fortemente dallo stato. Questo finanziamento rimane e viene ampliato, quindi rimane il ritorno scientifico-tecnologico, quello che poi importa al sistema-paese. “Semplicemente” gli investimenti vengono dirottati in altre direzioni. Uno può non essere d’accordo ma è assurdo affermare che gli USA perderanno la supremazia spaziale solo perché un cinese andrà in orbita su una capsula statale e un americano su un mezzo Boeing/SpaceX/ecc… (Come poi avviene da sempre per gli armamenti, non è l’USAF che costruisce i caccia ma le aziende private).

gli usa non abbandoneranno lo spazio cosi propriamente inteso, stante le novità su cui stiamo discutendo ora, ma si troveranno in una posizione non piu' predominante/autonoma per l'accesso allo spazio per un pò d'anni. e nulla toglierà con questa occasione che altre nazioni emergenti in campo aerospaziale vadano a colmare gap abissali come india e cina... quando gli usa torneranno con la nasa a gestirsi i loro progetti, troveranno a confrontarsi con dei cambiamenti piuttosto evidenti presumo... non saranno ormai in pianta stabile solo loro e i russi a gestirsi lo spazio con l'europa che incalza. tanto piu che il privato come qualche altro amico qui lungimirante ha avvisato... nulla toglie abbia poi la possibilità di vendere il proprio prodotto all'estero... (che mercato commerciale del trasporto spaziale sarebbe se fosse controllato dalla nasa come lo è stato ora??), per assurdo si, anche europa e paesi asiatici potrebbero addirittura comprare o affittare in pianta stabile vettori spaziali manned... ecco li che il passo in avanti (non salto comunque, secondo me) è presto fatto

È chiaro, lo scenario politico economico sta cambiando, ma dire che gli USA verranno superati da tutti perché ora non sviluppano più le loro capsule, o perché non hanno un progetto oltre LEO è inconsistente…

Mi “autoquoto” per precisare che pare Blue Origin abbia partecipato con un sistema LAS proprio e “universale”.

P.S.
Non so cosa ne pensano gli Admin ma terrei le discussioni sulla “scelta Obama” nell’altra discussione e qui parlerei del contratto CCDev. :wink:

artax, il mio discorso è volto non tanto all’utilizzo dell’orbita bassa…bada bene, qui il programma constellation comprendeva anche il ritorno sulla luna. leggi bene, ritorno sulla luna e pianificazione di insediamenti semi-permanenti.
mi indichi per favore quale società privata sta sviluppando al momento progetti del genere da proporre al mercato delle agenzie spaziali? forse m’è sfuggito… :stuck_out_tongue_winking_eye: dai ti prendo amichevolmente in giro…
cercate di capire bene qual’è il mio pensiero :ok_hand:

non ho usato il termine superato, ma perdere la leadership (che piu’ propriamente è, e nessuno può smentirmi, al momento attuale condivisa con i russi. e basta.). solo la cina ha effettuato voli sperimentali con razzi vettori propri e astronauti propri.
perdere la leadership non significa essere superati da tutti, ma molto probabilmente raggiunti da altri… che potrebbero trovare in una delle prospettive ipotizzate future (forse la piu’ interessante e auspicata) spazi di accesso autonomo proprio grazie al “giocattolo” commerciale che il settore privato potrebbe iniziare a vendere alla stregua di giocattoli come airbus 380 e altri nel settore aereo. :secret: e se permetti, non è la stessa situazione che esiste in questo momento con accesso manned allo spazio unicamente con l’STS e soyuz. ho il 50% di possibilità di negarti l’accesso allo spazio, e forse il 100% se sei nazione ostile e l’altra nazione la vede come me.

Alla conferenza stampa, adesso in corso, Bolden ha presentato le compagnie commerciali che riceveranno i fondi CCDev oltre a SpaceX e Orbital (COTS). Rispondendo successivamente alle domande di un giornalista del NYT, ha affermato che la NASA preparerà e presenterà presto un programma di esplorazione beyond earth orbit

(…prendetela con le molle, sto traducendo in tempo reale dall’inglese :smiley: )

p.s. come prevedibile la maggior parte delle domande sono su questo punto…

Reinserisco quì,perchè mi sembra il thread più appropiato:

Spieghiamo bene questa cosa,che a mio parere è fondamentale comprendere con esattezza.
Fino ad oggi la NASA emetteva delle specifiche: (es. “voglio una navetta spaziale che abbia le seguenti dimensoni e prestazioni,lanciata da un sistema con i seguenti requisiti”)
e le ditte aereospaziali sviluppavano dei progetti di massima,con tanto di mock-up,modellini,concept art,ecc.
Poi la NASA selezionava il progetto vincitore e la ditta vincitrice costruiva il veicolo.
Spesso si aveva anche il caso che l’astronava fosse costruita da un azienda,il vettore da un altra,un altro componente da un altra ancora,e così via.
Da oggi esattamente cosa cambia?
La NASA dice: “mi serve un mezzo manned con i seguenti requisiti per trasportare alla stazione quattro Astronauti”, e le aziende invece di fornire un progetto da costruire danno una capsula ed un razzo “chiavi in mano” ?
Cioè,sarebbe esattamente come per la Soyuz;
la Russia vende sedili,addestramento,base di lancio,controllo missione,tecnici,e magari anche i piloti della capsula?
Gli Astronauti NASA partiranno dalla rampa data in concessione alla “Astrobartolini & C”,con un controllo lancio della stessa ditta,e magari un astroautista?
Un altra cosa.
Si dice,l’USAF fa così.
Ma a parte che l’USAF compra gli aerei e li gestisce in propio,
nel caso di caccia ed affini generalmente le ditte costruiscono un prototipo,lo fanno valutare dai propi collaudatori,e poi dai collaudatori dell’Aviazione acquirente.
Ora,costruire il prototipo di un caccia è costosissimo…ma costruire il prototipo di un astronave e di un razzo vettore è infinitamente più costoso!
Cioè,una delle critiche al programma Shuttle era che non si possono applicare i criteri adottati in campo Aereonautico in campo spaziale,perchè ambiente,costi,requisiti sono totalmente diversi.
Non si starà commettendo lo stesso errore?

E’ anche questo il mio dubbio! Un conto è lla realizzazione di un caccia (ad es. F-35) o di un aereo da trasporto militare (ad es. Spartan), un altro conto è la realizzazione di un veicolo spaziale! Nel secondo caso gli investimenti necessari sono molto più alti e conseguentemente anche i rischi per i privati! Se la sentiranno veramente di costruire un veicolo spaziale orbitale, manned, con la stessa politica industriale con cui si costruisce un caccia (lo sviluppo io, industria aerospaziale, costruisco un prototipo, lo faccio collaudare dai miei piloti collaudatori, infine lo presento alla NASA che lo collauda con i suoi astronauti e infine, se gli piace, me lo compra)? C’è qualcosa che non torna in un simile schema, a meno che le cose non siano proprio così e lo schema (tipo sviluppo di un aereo militare) sia in qualche modo modificato. O sono io che non capisco o c’è qualcosa che non si sa ancora, che non è stato ancora chiarito dalla NASA)?

Altro piccolo aggiornamento dalla conferenza stampa di Bolden, giusto per completare le info già date da Albyz in precedenza (il documento si può scaricare da qui).

Questi sarebbero gli scopi per i quali le varie compagnie riceveranno i finanziamenti:

  • Blue Origin $3.7M >> sviluppo di un Launch Escape System di tipo “pusher” (al contrario del classico a “trazione”)

  • Boeing $18M >> sviluppo di una propria capsula (probabilmente la Orion-lite in collaborazione con Bigelow) da 7 persone da lanciare con un EELV

  • Paragon $1.4M >> sviluppo di un ECLSS (non la tuta, quindi…)

  • Sierra Nevada $20M >> sviluppo del Dream Chaser (crew di 7 persone) da lanciare con un AtlasV 402.

  • ULA $6.7M >> svilippo di un Emergency Detection System da installare su Atlas V e Delta IV, in pratica un primo passo per rendere tali lanciatori man rated.

Direi che si profila o un Orion-lite o un mini shuttle da lanciare (entrambi) con un ELV man rated!