La più recente supernova della Via Lattea.

L’osservatorio a raggi X Chandra ha permesso di scoprire la più recente supernova che sia mai stata osservata.
Questo è stato possibile grazie alle osservazioni combinate con il National Radio Astronomy Observatory’s Very Large Array ed il confronto effettuato a distanza di tempo ha permesso di rilevare un aumento di dimensioni maggiore del previsto.
L’esplosione è avvenuta 140 anni fa e la rende la più recente in assoluto (il record precedente era Cassiopea A, del 1680) grazie alle osservazioni eseguite dal 1985 ad oggi. La precedente stima poneva l’esplosione ben oltre i 400 anni, ma queste nuove rilevazioni hanno misurato una espansione del 16% nell’arco di tempo di 22 anni. Questa scoperta, oltre a spostare l’esplosione di questa supernova, permette di spostare la datazione di almeno una decina di altre supernove come successive a Cassiopea A.
Questa scoperta permette di aumentare di molto la frequenza delle esplosioni nella nostra galassia (si passa improvvisamente da una ogni due secoli a tre per secolo) e questo comporta la presenza di maggiori residui di gas interstellari, ma soprattutto la presenza di molte più stelle a neutroni e buchi neri che rimangono come vestigia della Stella originaria.

non credo basti a giustificare la dark matter, o sbaglio? :thinking:

A questo proposito aggiungo un’altra notizia che chiarisce le proporzioni della cosa.
Sopra parlavamo di Stelle Novae nella nostra Galassia.
Qui sotto si parla di Ammassi di Galassie

Usando l’osservatorio orbitante a raggi X dell’ESA montato sulla sonda XMM-Newton, un team di astronomi ha scoperto parte della materia mancante dell’universo.
La composizione dell’Universo ha sempre intrigato gli studiosi: oltre il 90% è composto di materia sconosciuta, di cui tre quarti sono composti di energia oscura che causa un’espansione in accelerazione e circa un quinto è di materia oscura.
Solo il 4% è composto da materia normale, cioè protoni, neutroni ed elettroni.
Per dieci anni si è pensato che la materia oscura fosse dispersa a densità molto basse nello spazio fra le galassie, ma solo ora se n’è avuta la conferma con la scoperta di una traccia in banda X che collega due ammassi di galassie, Abell 222 e Abell 223, distanti 2300 milioni di anni luce da noi.
Un altro passo verso la comprensione dell’Universo e della sua formazione…