La prima "EVA" di Samantha e Alex

Due domande tecniche:
gli Ascans indossano una tuta da sub con sopra un “indumento” bianco? Il casco è quello da immersioni a alta profondità?

Il casco credo abbia lo scopo soprattutto di poter comunicare con microfono e cuffie.

ok, ma sosituisce la maschera, quindi?

Una domanda meno tecnica. La NASA riconosce questi training? Cioè sarà possibile per gli ASCANS europei effettuare EVA sulla ISS senza un esteso training anche nella vasca di Houston?

Sono giusto reduce da una settimana presso l’EAC per un corso, ed ho incontrato sia Samantha che Luca (col quale siamo rimasti in sospeso di una pizza).

La tuta che loro indossano nella “vasca” NON ha assolutamente lo scopo di riprodurre forma e funzioni di una qualsivoglia tuta pressurizzata da EVA quanto di garantire una stabilità “neutra” in acqua consentendo anche delle comunicazioni in “voice loop” sia verso gli assitenti in vasca sia verso una delle control room presenti nel centro.

Mentre da un punto di vista operativo l’addestramento in vasca segue regole e procedure analoghe a quanto avviene sia in USA che in Russia, si discosta solo per l’assenza di tute pressurizzate per impiego in vasca e questo per mere ragioni di costo.

I training per le EVA specifiche e pianificate vengono sempre eseguiti a StarCity o Houston, perchè solo in questi centri ci sono i modelli della ISS in scala reale che permettono un training effettivo e realistico.

Un resoconto con foto dell’esercitazione.

Paolo Amoroso

Quindi le sessioni di training underwater presso l’EAC servono “solo” per far prendere un po di confidenza agli astronauti con l’ambiente extraveicolare, ma non servono in alcun modo per fornire loro un “brevetto” per poter compiere delle vere EVA, perlomeno sulla ISS. Giusto?

Questo è vero in parte, dalla settimana scorsa all’EAC dispongono di un modello “underwater” del Columbus in scala reale nuovo di zecca…

Le sessioni di training sott’acqua servono perchè l’acqua dà l’idea di essere in microgravità, ma essere a contatto con l’acqua o con lo spazio interplatetario sono due cose ben diverse. E’ vero che l’acqua ti dà la sensazione di essere in microgravità ma è anche vero che nell’acqua si ha attrito viscoso mentre nello spazio non si ha alcun tipo di attrito.
Quindi l’allenamento sott’acqua serve solo per prendere confidenza con la sensazione di microgravità, ma nello spazio è un’altra storia.
La tua affermazione è quindi corretta. :ok_hand:

Soprattutto il principio di azione e reazione.

Paolo Amoroso

Lo so che essere sott’acqua non è come essere nello spazio. Quello che volevo dire era però un’altra cosa, e cioè che l’addestramento presso l’EAC non da il “passaporto” per le EVA sulla ISS. Era su questo che chiedevo conferma.

Grazie archipeppe

Un documento di grande interesse.

Salute e Latinum per tutti !

Ah beh, ma tu hai le notizie di prima mano, non vale :smiley:
Ottimo comunque, avevo appreso all’EAC una forma di “orgoglio” nell’avere una facility di questo tipo, rispetto alle analoghe russa e americana… ed apprendo felicemente che con un nuovo modello di Columbus per lo meno si ha un po’ più di realismo nelle simulazioni :slight_smile:

Quando avevano letto “ambiente familiare, cucina tedesca, scuola con piscina” nelle brochure ESA, gli AsCan si aspettavano qualcosa di diverso….

Paolo Amoroso

Se è per questo ci devo tornare pure alla fine di agosto…

sarà anche lavoro, ma noi appassionati ti invidiamo archipeppe

Beh, sì, il motivo è proprio che ESA non spende i soldi per comprare delle vere EMU. A quanto ne so io gli addestramenti in piscina in EAC sono solo per la certificazione “generica”, mentre il training da EVA vero e proprio viene fatto nella NBL a Houston.

Da dove arriva quel modello di Columbus? Quando sono stato là un paio di mesi fa non c’era, e non ne ho neanche sentito parlare… Che figo! Magari ora che hanno il modello inserissero qualche training in piscina anche per noi :nerd:

PS: Peppe, continuiamo a schivarci all’EAC… :disappointed: