La rivolta dello Skylab

Ho cercato un po’ qua e là, forse mi è sfuggito (può essere), ma non ho trovato nulla.
Qualcuno ha dettagli di quanto avvenne? In senso dettagliato, ovviamente, al di là di quello che pe sommi, molto sommi, capi si sa?
Cosa avvenne? Perchè?

L’equipaggio di Skylab 4 si ribellò alla schedule imposta da NASA, dapprima con costanti lamentele, poi con un’intera giornata di “autogestione”, in cui non svolsero lavoro.
Il lavoro fu riorganizzato per convincerli a tornare al lavoro e la missione si concluse normalmente (anche se non so se con il 100% degli esperimenti compiuti…).
I tre astronauti erano rookie (al primo volo) ed e’ facile immaginare che la scelta fu di fare di quello il loro primo e ultimo incarico nello spazio

Sì Michael, ma tutto nacque dal fatto che il comandante Carr nascose il fatto che Pogue (uno dei membri dell’equipaggio) stette male per “mal di spazio” (in parole povere vomitò anche l’anima). Quando ovviamente la cosa fu scoperta dalle registrazioni di bordo che a fine giornata arrivavano comunque a terra vi fu il primo scontro tra team a terra e equipaggio. Il team a terra considerava l’equipaggio inaffidabile perchè credeva che nascondessero la verità come fatto con l’episodio del malessere, e quindi non si fidava quando da bordo gli dicevano che il carico di lavoro era eccessivo. Il risultato fu il famoso “giorno di sciopero”.

Quindi mi state dicendo che fu colpa di una crisi di vomito? Beh, successe pure su Apollo 8 e Apollo 9, e mi sembra che, almeno nel primo caso (Borman) la cosa non fu resa nota dall’equipaggio al momento. Il controllo di terra lo seppe non nell’immediatezza del fatto ma non comportò un cazziatone così “spaziale”.
E’ altresì vero che in Apollo 7 ci fu l’exploit di Schirra ma il fatto, almeno per quanto ne so io, non fu bollato così grave come in SL4. E’ vero anche che poi furono tutti messi a terra… Ma per quanto riguarda Apollo 8 Lovell passò ad Apollo 13, passando dalla finestra ma comunque non gli venne negato un comando, Anders si diede ad altro e Borman rimase fino al 1970 alla NASA.
In sostanza Pogue vomita, Carr lo copre, Houston si incazza e loro diventano i primi anarchici dello spazio? Questo il sunto?

Si tratta di uno dei capitoli più controversi del programma Apollo/Skylab. Successivamente, anche da parte degli HQ della NASA, si intuì che in ogni caso il programma di lavoro era semplicemente troppo pesante per i tre astronauti, e la lezione servì per le missioni successive fatte sia sulla MIR che sulla ISS.
Mi sembra che Pilgrim sia ben informato sulla cosa, potremmo chiedere a lui…

Per quanto riguarda la “Space Sickness” il discorso è più ambiguo, in realtà l’equipaggio di Apollo 8 notificò la cosa in una specie di report in differita, ed in ogni modo la professionalità e l’esperienza di Lovell e Borman erano talmente elevate che nessuno si sognò di prendere provvedimenti.
Per quanto riguarda Apollo 7 la storia è abbastanza nota: Shirra aveva già deciso di andarsene dalla NASA, e dopo l’incendio di Apollo 1 il suo carattere gioviale aveva lasciato spazio ad un atteggiamento più aggressivo, perfino arrogante. Come dice Slayton nelle sue memorie, a farne le spese furono sopratutto i due subalterni che incapparono anch’essi nell’ira di Kraft.
Anche Schweickart su Apollo 9 rallentò (sia pure senza volerlo) la schedule della missione per i suoi conati di vomito, ed in un momento in cui c’erano decine di astronauti pronti per una manciata di posti nelle ultime missioni Apollo, questo evento sfortunato di sicuro non lo aiutò.

Ma le avvisaglie c’erano già state nel 68 con Schirra, Eisele e Cunningham, no? O nel frattempo ci furono una schiera di yes-man, che potrebbe pure essere (rischiare un volo o un comando per una lamentela? nononono!) oppure… non so… attendiamo notizie da Pilgrim?

@ Giulione, grazie per l’aggiunta. Di Apollo 7 il fattaccio è noto, la domanda però è: perchè assegnare l’irascibile (in quel periodo) Schirra ad una missione come la 7, con un programma molto intenso e protratto nel tempo? Ma questo è un altro discorso.
E poi: la space sickness era ormai nota da tempo; perchè nasconderlo? e perchè prendere cappello, sapendo, per esperienza, che erano cose che si tendeva, comunque, da parte degli equipaggi, a coprire? Vedrò se c’è un topic appropriato.

Inoltre, perchè assegnare tre rookies, senza un comandante di esperienza? Chi era all’ufficio astronauti al tempo, visto che mi sfugge? Sempre Slayton?

Come ho scritto sopra, la questione di Apollo 7 era diversa: quello che al momento era l’astronauta più esperto della Storia della Nasa (l’unico ad aver volato su Mercury, Gemini, Apollo) usò un atteggiamento palesemente aggressivo per molti motivi.

  1. Non nutriva fiducia sulla nuova capsula, e più volte aveva insistito con Grissom riguardo ai tanti problemi incontrati anche prima dell’incendio di Apollo 1.
  2. Sapeva che alla NASA il suo carisma stava scemando: ricordiamoci che lui arrivò al test flight per caso, in quanto all’inizio era previsto come comandante della seconda missione che era una fotocopia del volo di Grissom, anche da qui la decisione di andarsene dopo il volo.
  3. Non era a capo di un equipaggio particolarmente brillante: Eisele non era una cima, venne trovato addirittura addormentato durante il suo turno di guardia durante la missione mentre Cunningham non era particolarmente benvoluto a causa di un atteggiamento poco empatico e non disponibile al confronto.

Riguardo al resto: non si può essere “yes man” in missioni pionieristiche e pericolose come quelle del programma Apollo, non a caso gli stessi astronauti venuti dopo si riferivano ai veterani degli anni '60 come gli “Dei dell’Apollo”. A fare la differenza fu il modo per esprimere un dissenso, o ancor meglio la mancata capacità di certi equipaggi di saper anticipare un problema, ed una volta che questo si presentava, l’incapacità di affrontarlo in maniera costruttiva.

Secondo il sistema di rotazione, Shirra doveva comandare la missione successiva ad Apollo 1. Venendo meno quell’equipaggio, lui e gli altri due diventarono per forza di cose il prime crew di Apollo 7. Accadde così che un equipaggio “medio” (che appunto doveva ripetere la missione precedente senza grandi novità) venne assegnato ad un test flight.
Ripartire da capo con un altro equipaggio non era credibile, sia per una questione di rispetto professionale sia perchè non c’era tempo (ricordiamoci che la fine del 1969 era vicina e c’era la promessa di Kenneddy da mantenere).
In conclusione, mi sembra corretto tuttavia osservare che Apollo 7 conseguì tutti gli obiettivi previsti, senza tralasciare nulla. Il provvedimento di Kraft servì a sanzionare un attaggiamento errato e non una mancanza di professionalità.

Adesso non mi ricordo quando l’equipaggio di Skilab 4 venne selezionato, ma ormai la capsula Apollo era ben conosciuta e si poteva tranquillamente affidarla a dei “rookies”, dopotutto si trattava di una LEO e c’era la necessità di far volare almeno uno degli astronauti-scienziati del gruppo del 1965.

Grazie Giulione, su una cosa però dissento. Nel documentario “In The Shadow Of The Moon” Young, parlando dell’Apollo 1, riferisce di aver chiesto a Gus Grissom, del perchè non si lamentasse dei cablaggi; cito testualmente: << I’d asked Gus, I said, “Gus, why don’t you say something about the wiring?” - “I said: it’s really terrible, they ought to do something about this wiring, it’s really bad” - and he said “I don’t…”, and he said “I can’t say anything about it or they’ll fire me”>>. Traduco: “Chiesi a Gus, Gus perchè non dici nulla circa i cablaggi? Sono veramente terribili, dovrebbero fare qualcosa per questi cablaggi” e Gus rispose “Non posso. Non posso dire nulla su questo altrimenti mi silurano” (Da You Tube, In The Shadow Of the Moon, parte 2 da 7’20" in poi).
Con tutto il rispetto che posso portare, e porto, per Gus Grissom, ma una affermazione del genere me lo fa etichettare come yes-man; lo stesso Young, che è il mio, se vogliamo dire così, astronauta preferito, non venne allo scoperto se non dopo il disastro Challanger.
Sul fatto che il CM di Apollo fosse ormai conosciutissimo non vi è dubbio. Il mio dubbio, puramente accademico, sta nel fatto che, dal mio punto di vista, ovviamente, un capoequipaggio esperto era pur sempre, e anche ora, necessario. In questo secondo me, ha fallito l’ufficio astronauti. Per contro sarà stata sicuramente una scelta dettata da una logica. In quel determinato momento è stato deciso, per tutta una serie di ragioni di far effettuare la missione a loro tre.

Capisco il filo del tuo ragionamento, ma le parole vanno usate bene: di solito per “yes-man” si intende una persona che per ambizione personale od inettitudine accetta in maniera acritica tutto quello che il suo capo pensa o decide.
Grissom e i suoi non erano passacarte o funzionari dello stato che guardavano da un’altra parte mentre qualcuno portava avanti delle malversazioni, erano piloti esperti che cercavano di fare il loro lavoro nel migliore dei modi.
In tanti casi le missioni spaziali - anche americane - sono state ad un passo dalla tragedia, ti cito tra le altre la Mercury di Cooper, o Gemini 8. Rischiare faceva parte del gioco e fino ad allora la tattica aveva pagato.
Ho visto anch’io il documentario di cui parli, ma non sono rimasto impressionato dalla frase di young per due motivi:

  1. Young faceva parte dell’equipaggio di riserva di Apollo 1. Il giorno dell’incendio lui, Stafford e Cernan si stavano addestrando su una capsula identica a quella dell’incendio presso la North American, in California, ed anche loro si ritrovavano in una capsula satura di ossigeno con fili volanti su cui andavano a impigliarsi durante le esercitazioni, tanto è vero che furono tirati fuori dalla capsula in fretta e furia appena ricevuta la telefonata dell’incidente. Nessuno dei tre fiatò, nè protestò prima dell’incidente, eppure si trattava di tre dei migliori astronauti che la NASA abbia mai avuto.
    Si trattava, in entrambi i casi di specialisti abituati a lavorare in situazioni rischiose (tutti tranne Cernan erano piloti collaudatori), e per una questione vuoi di orgoglio professionale, vuoi di competitività interna (nessuno voleva sembrare il “fifone” della situazione) accettarono una situazione che era comunqe potenzialmente meno rischiosa di quella affrontata normalmente da piloti militari.
  2. Per esperienza personale posso assicurarti che le testimonianze orali in un lavoro di ricerca vanno prese con le dovute precauzioni: nel corso del tempo i ricordi vengono elaborati ed assimilati, a volte attribuendo ad altri quello che era stato un proprio timore o volontà, per cui non possiamo sapere con esattezza cosa veramente Grissom disse a Young.

Riguardo alla questione dell’equipaggio di Skylab 4, onestamente non so che dirti, forse si voleva capire cosa succedeva in una situazione del genere, la saggezza popolare dice che solo non facendo nulla non si sbaglia mai. Una delle lezioni apprese in quell’occasione è che sopratutto nel lungo periodo non si può sovraccaricare di lavoro l’equipaggio di una missione spaziale. ribadisco, speriamo che il nostro amico Luigi possa illuminarci in merito.

:ok: molto esaustivo. Del discorso del backup crew di Apollo 1 non sapevo nulla. Non si finisce mai di imparare.

Delle lezioni apprese dall’ammutinamento di Skylab 4 si è discusso qui.

Grazie, appena ho tempo leggo.

No,non lo aiutò.
Tra l’altro sembra che prima dell’incidente a bordo di Apollo 9,pare che Schweickart
fosse stato considerato papabile per scendere sulla luna come LMP di Apollo 15:

Rusty Schweickart was apparently Deke Slayton's original choice to be Dave Scott's LMP (backing up Apollo 12 and flying Apollo 15). Those plans changed, however, after Schweickart's bout with nausea and vomiting on Apollo 9. The concern was that Rusty might vomit during a lunar EVA, which could very easily have proven fatal. Even Schweickart apparently agreed at the time. Of course, with what we know today about Space Adaptation Syndrom, it's likely that Schweickart may have been afflicted early in the Apollo 15 mission had he flown, but fine by the time they reached the moon.
[http://www.collectspace.com/ubb/Forum29/HTML/001218.html](http://www.collectspace.com/ubb/Forum29/HTML/001218.html)

Circa Skylab-4,l’errore fu forse quello di selezionare un equipaggio tutto di “novellini” (mai più successo da Gemini-8).
Probabilmente sarebbe stato meglio scegliere un comandante con esperienza di volo.
In ogni caso pur rimanendo alla NASA fin quasi all’inizio dei voli Shuttle,nessuno dei tre fu mai più riconsiderato per una missione.

In quel caso Gus Grissom aveva tutto l’interesse a stare buono e calmo.
Slayton lo aveva ufficiosamente informato che sarebbe stato scelto per la prima missione di sbarco lunare.
Il primo uomo sulla luna.
Capisci perchè Grissom era molto prudente?

Anch’io ho letto da qualche parte che Gus Grissom era stato scelto per essere il primo uomo sulla luna… e mi son sempre chiesto se questo non cozza contro l’affermazione che Armstrong non fu scelto ma “capitò” nella missione giusta al momento giusto.

Nella sua autobiografia Slayton lo afferma esplicitamente.
Era Grissom il prescelto.

No,perchè se Gus fosse stato vivo,Slayton avrebbe fatto capitare il suo equipaggio al momento giusto.
Slayton voleva che uno dei sette del Mercury fosse il primo sulla luna.
A quel tempo Glenn e Carpenter erano fuori,Shepard non era tornato elegibile per un volo,Cooper non godeva buona fama (e non faceva parte della cordata giusta),restava Schirra;ma per qualche motivo Deke non pensò a lui (alcuni dicono perchè non amava le EVA).

@ Carmelo: quindi confermi uno dei dubbi, ovvero che probabilmente in SL4 ci sarebbe voluto un comandante con esperienza o forse un comandante di un certo spessore. Per quanto riguarda Gus Grissom, beh, anche dal tuo post, mi sembra di evincere che, piuttosto che lamentarsi dei cablaggi, ha preferito un “yes Sir”, anche in previsione di un futuro discorso luna, giusto? Magari non condivisibile ma comprensibile…

Si,probabilmente si.
Per Carr e Pogue lo Skylab era una sorta di compensazione per non essere potuti andare sulla luna (Carr come LMP e Gibson come CMP) con Apollo 19 (Comandante Fred Haise).
Gibson sarebbe stato assegnato a Skylab-4 comunque,visto che faceva parte del gruppo-1 di Astronauti-scienziati selezionato nel 1965.
E’ possibile che con Schweickart o Cunningham al comando l’equipaggio avrebbe funzionato meglio.
Un altra scelta logica come comandante di SK-4 avrebbe potuto essere Richard Gordon: si dice che Pete Conrad gli suggerì di seguire lui e Alan Bean al programma Skylab,ma Gordon che sperava di comandare Apollo 18 non accettò il consiglio.
Se lo avesse fatto gli avrebbero certamente affidato l’ultima missione.
Un ottimo equipaggio alternativo (col senno di poi) avrebbe potuto essere quello di riserva di Skylab-2: Schweickart-Musgrave-McCandless; sarebbe stato un grande team.

Circa Grissom,bisogna capirlo.
Era riuscito nella difficilissima impresa di ricostruire la propia reputazione dopo la brutta faccenda dell’affondamento della capsula “Liberty Bell” al termine di MR-4.
Altri come Carpenter avevano visto la propia carriera distrutta.
Ora a Gus veniva addirittura prospettato di diventare il primo uomo sulla luna;famoso per l’eternità.
Cosa doveva fare,considerando anche che mai si sarebbe aspettato un incendio a bordo?