La Russia ripulira' l'orbita

Il portale Spacedaily informa che Energia ha annunicato che intende realizzare una speciale piattaforma orbitante per ripulire dai detriti la porzione di spazio piu’ vicina alla Terra. Il sistema avra’ un costo di circa 1.9 miliardi di dollari, e prevede di recuperare, nell’arco di dieci anni, circa 600 satelliti obsoleti che occupano la medesima orbita geosincrona, per poi distruggerli nell’oceano. Il satellite “spazzino” sara’ alimentato da energia nucleare, con una autonomia di 15 anni; la sua operativita’ e’ prevista entro il 2023. A margine, Victor Sinyavsky, portavoce di Energia, ha dichiarato all’agenzia di stampa Interfax che la Russia ha anche progettato un “intercettore spaziale” per distruggere corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta.
Il problema dei detriti spaziali si fa sempre piu’ pressante, con circa 500mila frammenti piu’ grandi di un centimetro attualmente in orbita, e con velocita’ di piu’ di 40mila km all’ora che li rendono proiettili micidiali. Solo recentemente, tuttavia, ha cominciato a diffondersi presso la comunita’ spaziale una maggiore consapevolezza dell’importanza di limitare l’inquinamento orbitale. Proprio in questi mesi, ad esempio, la Surrey Satellite Technology ha riposizionato il satellite UK-DMC-1, giunto al termine della sua vita operativa, in modo da ridurne al massimo la permanenza in orbita e la possibilita’ che il suo rientro distruttivo generasse comunque detriti. A tal fine si e’ provveduto a consumare interamente il carburante residuo, per eliminare ogni fonte di pressione interna che avrebbe potuto fornire spinta ai frammenti. Si tratta di una operazione di “buona pratica” che, purtroppo, al momento e’ ancora demandata esclusivamente alla sensibilita’ dell’operatore del satellite, mentre dovrebbe divenire prassi comune.

fonte: spacedaily.com

Leggendo questo articolo mi viene in mente la “mezza sezione” di Planetes eheh :slight_smile: DEBRIS SECTION!

Interessante la parte in cui si parla dell’alimentazione a energia nucleare…vedremo cosa ne verrà fuori.

Molto interessante questa operazione!
Mi sembra di capire che si tratta di un “qualcosa” che aggancierà il satellite e lo farà deorbitare…ne deve avere di carburante…quindi lo riforniranno in orbita?

Anche il giappone parla da tempo di un sistema del genere.
Ma come dice Biduum, la quantità di carburante per spostarsi da un’orbita all’altra ogni volta che si deve prendere un “cadavere” diverso sarà enorme. Prevedono 15 anni di vita operativa, quindi sembrerebbe davvero che lo riforniscano in orbita… non nascondo che sono un po’ scettico… ma ben venga ogni nuovo progetto!

Con una durata di 15 anni devono rifornirlo in orbita (quindi ben venga lo sviluppo di questo tipo di tecnologia che però i russi già fanno bene con le varie Progress…) altrimenti sarebbe enorme come satellite.

Adesso invece un po’ di considerazioni personali senza grosse basi astronautiche però quindi chi ne sa di più mi linci pure se dico cavolate.

Questo sistema mira a deorbitare i vecchi satelliti, si parla di orbita geosincrona, quindi molto appetita in genere…si faranno pagare da chi vuole quell’orbita? A margine: come funziona l’occupazione di un’orbita, esiste un ente che regola queste cose?

Mi sembra, come detto, un’operazione commerciale, in quanto ritengo che siano più pericolosi (e numerosi) i detriti piccoli/medio piccoli che spesso (quelli piccolissimi a dir la verità) non sono tracciati e possono comunque rendere inutilizzabile (in toto o in parte) un satellite. Mi vengono in mente a questo proposito le varie foto dei finestri dello shuttle e le foto dei pannelli antidetriti colpiti ripetutamente. Mi immagino un detrito che colpisce un’antenna o una lente di un satellite.
Cosa ne pensate?
Mi rendo conto in effetti di essere OT…scusate

Mi vengono in mente i vecchi satelliti Pegasus lanciati dalla Nasa coi Saturn I negli anni '60, per contare gli impatti di micrometeoriti in orbita. Chissà cosa registrerebbero se fossero lanciati oggi :face_with_head_bandage:

Progetto molto ambizioso e interessante, ma non penso che il fine principale sia la “sicurezza”, quanto la possibilità di inserire in orbita nuovi satelliti.
Non so quanti satelliti vengano lanciati all’anno, ma suppongo che il numero aumenti nei prossimi 15 anni perché ci sono nuovi paesi emergenti e nuovi “attori” anche privati pronti ad entrare nel mercato. Togliere 600 satelliti obsoleti significa poterne lanciare altri 600 e, forse, aumentare la vita operativa di altri satelliti che non dovranno fare continue manovre per schivare questi “rottami” dello spazio.
Probabilmente la Russia avrà dei privilegi come ricompensa per questo sporco lavoro :smiley:

In genere per i satelliti GEO si utilizza un orbita “cimitero” e non il deorbiting che è invece è utilizzata per i LEO.
L’orbita cimitero per GEO ovviamente non interseca altre orbite “commerciali” o “scientifiche” ed è + “in alto” della orbita GEO.

Va tenuto presente che, in parallelo, le maggiori agenzie spaziali hanno iniziato a mettere dei requisiti suiu nuovi satelliti. Ogni satellite ESA, ad esempio, ha ora come requisito di progetto il togliersi dai piedi entro 20 anni dopo la fine della missione.

Si Buran, sapevo anch’io di questa pratica ma si parla di orbite geosincrone, quindi per quello avevo fatto le mie supposizioni…

Il geosincrone di Spacedaily vuol dire geostazionarie :smiley:

Tutte le geostazionarie sono geosincrone, ma non tutte le geosincrone sono geostazionarie, giusto? :flushed:

Le geostazionarie sono le geosincrone sul piano equatoriale :wink:

Bel progetto, ma troveranno abbastanza fondi per passare dalla teoria alla pratica?

Ora pensano all’orbita terrestre ed è una buona cosa! Quando si decideranno a non buttare più spazzatura anche sugli altri corpi celesti? :ok_hand:

A meno che non abbiano intenzione di utilizzare l’energia nucleare anche per la propulsione con un motore tipo il famoso NERVA sviluppato dalla NASA negli anni '60 e poi abbandonato, credo, nel '72.

Premetto che non sono ferrato su NERVA e la propulsione nucleare in genere (già lo sono poco su quella normale, quindi figuratevi quanto può valere la mia considerazione! :flushed: Si tratta solo di pensieri miei) ma credo che comunque abbia bisogno di propellente per funzionare. Credo si basi sempre sul 3° principio della dinamica di azione-reazione solo che in questo caso viene utilizzata energia nucleare per accelerare la massa espulsa…ma questa massa ci deve essere e va persa man mano. L’unico vantaggio (enorme a dir la verità) è la densita di spinta che si riesce ad avere, quindi magari ne riduce la quantità, ma, considerando quando consumano le manovre che si dovrebbero fare, la quantità rimane enorme…
Se ho detto una cavolata picchiatemi pure.
Ho provato a leggere velocemente il NERVA su Wiki (versione inglese) e mi sembra di aver capito quanto detto sopra!

Penso che tu abbia ragione, anche con un motore tipo NERVA ci vorrebbe comunque un bel po’ di propellente, magari un po’ meno, ma comunque sarebbe sempre una quantità notevole. Per non aver bisogno di propellente ci vorrebbe una vela solare, ma visto il lavoro da compiere, un sistema del genere (per altro, se non sbaglio, già sperimentato dai russi) sarebbe, assolutamente, improponibile!

propulsione elettrica?

colpi laser?

( non scherzo! la sublimazione dei colpi laser, può di fatto considerarsi una propulsione azione-reazione è quindi esser utilizzata per spostare dall’orbita un oggetto )

Quella dell’utilizzo del laser è una buona idea, non ci avevo pensato.
Non capisco però come funziona la propulsione elettrica…su cosa si basa?

Edit
Mi sono andato a leggere un po’ di cose sulla propulsione elettrica ed in particolare sul Vasimir…come pensavo si tratta di “propulsione elettrica” poichè si usano feneomeni elettromagnetici per accelerera un propellente che comunque deve essere a bordo…quindi torniamo al discorso del nucleare, meno peso ma comunque enorme senza contare il dover generare la potenza e la poca spinta che da.

Un propulsore a ioni (come quello di Hayabusa per esempio) ha un impulso specidico di circa 3000 s contro i 450 s (circa) del motore di uno shuttle. Questo significa che un 1kg di propellente può generare 1N di spinta per 50 min contro 7 min e mezzo. Quindi si parla di molto carburante in meno a parità di spinta (tralasciamo ingombro del motore perché è solo un esempio numerico, essendo le due tipologie di motori realizzati con scopi ben differenti).
Secondo me non bisogna ragionare solo in termini di quanti anni dovrà stare in orbita questo “deorbitatore”, ma pensare a quanti satelliti dovrà deorbitare nel suo ciclo di vita.
Mi spiego meglio: lo “spazzino” non sarà in funzione 24 ore su 24 per 15 anni, ma verrà attivato solo in determinati momenti. Se pensassero di far deorbitare un satellite ogni anno probabilmente un propulsore elettrico con la sua bassa spinta sarebbe sufficiente e il carburante da imbarcare non sarebbe eccessivo. Magari, se ho un po’ di tempo, posso fare due calcoli.