Lanciato l' X-37B/OTV-2

Le sperimentazioni servono proprio a questo, testare i limiti possibili di un velivolo. la sua permanenza in orbita può essere superiore a 270? Meglio così!!!

Che abbia un problema? No?

Anche questa è una possibilità, ma spero di no! :cry:

Mi era balenata quest’idea!!!

Riesumo il post.
X-37B è in orbita da un anno :slight_smile:

A questo punto i 270 giorni inzialmente dichiarati sono da considerare roba del passato (a meno che l’X-37B OTV 2 non sia vittima di qualche malfunzionamento non reso pubblico).

La BBC ipotizza azioni di spionaggio sulla Cina…

http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-16423881

se ne era parlato diffusamente qui e, nella sostanza, se ne era concluso che fosse una bufala.

La ricetta segreta delle nuvolette di drago!

Ne parlavo con un amico qualche sera fa. Secondo wikipedia (che potrebbe non essere aggiornata) non ci sono stati cambiamenti di orbita (che erano la costante della prima missione X-37) da parecchi mesi.
Io voto per il malfunzionamento, ma non ho spulciato SeeSat-L per vedere se è in realtà in movimento.

Ok ho controllato SeeSat-L

Questo thread ne parla, per l’anniversario. L’orbita appare ancora stabile e compatibile con una missione di reconnaissance ottica.ù
Edit: avevo letto “sufficient” al posto di “insufficient” nel post di Molczan.

http://satobs.org/seesat/Mar-2012/0022.html

As far as I know, X-37B OTV 2 remains in orbit on the first anniversary of launch on its first mission, 2011 Mar 05 UTC.

Its altitude has changed little since launch, and it has been at about 331 X 342 km since August 2011. Its ground track
repeats almost exactly every 31 revolutions, which takes just under two days. Ground tracks that repeat every 2 to 4
days are a common feature of U.S. imagery intelligence satellites, but that is insufficient information to confidently
assess the mission of OTV 2-1.

Ted Molczan

Beh c’è comunque da dire che tecnicamente trascorrere 1 mese o 12 mesi in orbita non è molto differente… non ci sono parti che si usurano, non ci sono propellenti che evaporano e per periodi di questa entità, in cui il degrado ad esempio dell’elettronica è ancora distante ordini di grandezza, l’unico fattore limitante è il consumo di propellenti per variazioni o mantenimento dell’orbita, poca cosa quindi… Questo per dire che per giudicare o meno la bontà del progetto non credo sia molto significativo sapere se ha passato 2 mesi, 12 mesi o 36 mesi in orbita… ovviamente questo non considerando per ora l’ipotesi di guasto.

Se veramente la missione di questo OTV-2 prevede un qualsivoglia payload di osservazione ottica della Terra è chiaro che il sistema di puntamento “fine” deve far utilizzo di ruote di reazione (alimentate dalle celle solari dell’X-37B) piutttosto che di thrusters, i cui serbatoi di idrazina prima o poi si esauriscono a furia di effettuare le numerose piccole correzioni necessarie per il puntamento di precisione.

Ovviamente lo X-37B OTV-2 è dotato di thrusters (così com’è l’OTV-2) solo che non vengono utlizzati nelle parti di missione dedicate all’osservazione. In questo modo la missione dell’OTV-2 potrebbe durare anche anni (basta prendere come esempio la vita operativa dei vari KH-11, 12 e 13).

Pensavo che “l’usura” provocata dai microimpatti e dall’abrasione delle particelle di polvere sullo scudo termico e sulla struttura in generale potessero avere un ruolo importante su periodi lunghi. Ad esempio, la tartaruga ninja MPLM che hanno poi attaccato all’ISS non ha dovuto essere rinforzata per sopportare l’esposizione “permanente” allo spazio? (grazie!)

Si ma parliamo di ordini di grandezza di decine di anni per i moduli della ISS e con uomini al loro interno, qui comunque di mesi o al massimo anni, oggi qualsiasi satellite rimane in orbita per almeno una decina di anni e non ha particolari protezioni anti MMOD e non è a sua volta crivellato di MMOD.

Onestamente vedo molto più semplice montare l’ottica su un supporto snodabile indipendente piuttosto che ri-orientare tutto il satellite ad ogni “ri-puntamento” o “inseguimento”, anche per ovvie ragioni di bilancio termico ed energetico (oltre che alla scomodità nell’utilizzo di volani con massa certamente non trascurabile), a differenza di satelliti da ricognizione o osservazione la massa del payload è una frazione di quella totale e non credo convenga cambiare in continuazione l’assetto di tutto il satellite…

Premetto che non sono un esperto di ottica, ma di recente ho avuto modo di farmi una certa cultura sull’argomento (grazie alla collaborazione con Dwayne Allen Day su The Space Review), nei satelliti IMINT americani l’ottica è sempre fissa e solidale con il resto del satellite.
Al massimo si possono utilizzare specchi rotanti per estendere al massimo il FoV ma, in ogni caso, il puntamento generale dell’ottica è a carico del satellite che la ospita e non viceversa.

Certo, è quello che ho scritto, ma in questo caso l’ottica (che comunque non è sicuramente grande) è solamente una frazione dell’intero veicolo e ciò rende possibile puntare l’ottica senza riorientare tutto. Per satelliti IMINT, ma anche nel più conosciuto Hubble, riorientare l’ottica non avrebbe semplicemente senso, perchè probabilmente si riorienterebbe il resto del satellite per coppia di reazione e l’ottica rimarrebbe pressapoco dove era prima per questioni di massa reciproca… :smiley: non so se mi spiego… è lo stesso motivo per cui payload simili sullo Space Shuttle erano riorientabili indipendentemente dal resto della navetta.