Oggi, alle ore 17,53 ora Italiana, dal poligono Cinese di Xichang, è stato lanciato il satellite geostazionario VENESAT-1, conosciuto anche con il nome di “Simon Bolivar”, dal nome dell’eroe dell’indipendenza di cinque repubbliche Sudamericane.
Il lancio, su basi commerciali è avvenuto utilizzando un vettore CZ-3B di produzione Cinese, l’ 11° lancio della serie, che iniziò con un clamoroso fallimento nel Febbraio 2006.
Il satellite in questione è stato costruito dalla “China Academy of Space Technology”, utilizzando una piattaforma tipo DFH-4, al lancio esso pesava circa 5100Kg.
Il VENESAT-1 è stato commissionato dal Venezuela in collaborazione con l’Uruguay.
Destinato all’orbita geostazionaria, stazionato a 78°Est, sopra l’Equador, VENESAT-1 è previsto per una vita operativa di quindici anni, il suo compito sarà quello di ritrasmettere telecomunicazioni civili e militari, fax, videoconferenze, Internet ad alta velocità tele-Medicina e tele-Educazione.
Il costo totale del progetto è di 241 milioni di dollari, piu’ 165 milioni di dollari per due stazioni di controllo.
La Cina inizia a togliere ad Arianespace il monopolio dei lanci in GEO?? No no, sto scherzando, però è innegabile che costituisce una buona alternativa a basso costo e buona affidabilità, da parte di chi non può permettersi un Ariane 5
Quelli si Arianespace devono riflettere su questa cosa, che comunque non può essere così inaspettata immagino!
Era prevedibile che con i progressi che stanno facendo, si inserissero nelle offerte commerciali!
Ho impressione che Arianespace, con il prossimo inserimento sul mercato dei vettori Vega e Soyuz, ci abbia già pensato a fronteggiare la concorrenza, Cinese e Indiana, diversificando le offerte!
Il satellite per le comunicazioni, che utilizza il bus DFH-4 di costruzione cinese, secondo quanto riferito ha perso uno dei suoi meccanismi di trasmissione di array solari a febbraio, seguito dal secondo drive di array solare il mese successivo.
Il risultato è stato un tentativo di emergenza per sollevare il satellite a poche centinaia di chilometri sopra l’orbita geostazionaria standard. Tuttavia, solo questa metà ha funzionato poiché solo l’apogeo sembrava completamente sollevato. Si ipotizza che la carica della batteria del veicolo spaziale si sia esaurita nel tentativo di aumentare anche il perigeo.