Lancio USV - Immagini ESCLUSIVE del lancio

Ok Elioman, hai chiarito a noi tutti la dinamica del sistema di recupero dell’USV.

Da persona che lavora nel settore mi rendo perfettamente conto di quanto scrivi riguardo la necessità di non denigrare il lavoro altrui, ma vorrei tranquillizzarti in merito al fatto che qui nessuno di noi aveva questo intento.

A questo punto solo l’analisi delle telemetrie (a me risultano tutte acquisite) chiarirà se l’apertura del sistema di recupero è avvenuta entro i parametri di volo previsti o meno.

In ogni caso non disperare/disperiamo, c’è sempre il secondo esemplare ancora utilizzabile e magari in questo caso il sistema di recupero potrà mostrare tutta la sua validità (indipendentemente se questa sia la causa della perdita dell’FTB-1.1 o meno).

P.S. Mi spiego meglio “a fiamma” vuol dire (o meglio lo dice la mia fonte) che il pilota (se ho capito bene) si è stracciato all’atto dell’apertura, vanificando l’intero sistema.

Elioman, ora si che hai dato informazioni efficaci.
Rimane la nostra posizione “garantista”.
Non puntiamo il dito su nessuno, su nessuna azienda, su nessun sistema.
Semplicemente non ci è possibile visto che non abbiamo informazioni complete.

Come ha detto peppe, ti prego di ricordare che non celebriamo processi a nessuno, ma discutiamo tra amici, senza prendere le parti di nessuno ma cercando solo di capire qualcosa in questo mare di nebbia artificiale.

Io sono orgoglioso di come sia andato il progetto fino ad ora, poichè se i dati sono stati trasmessi, si è reso evidente il successo della missione in termini di obiettivi. Sono invece molto deluso sui comunicati stampa del CIRA: nessun cenno al malfunzionamento del paracadute e la perdita del velivolo…

Sconcertante e demoralizzante l’atteggiamente tenuto da uno degli enti più importanti del paese, a proposito visto che una partecipazione del CIRA è pubblica (giusto?) avrei/mo anche il diritto di sapere come i “nostri” soldi sono stati spesi, in questo non mi interessa se il prototipo è andato distrutto, era appunto un prototipo e si poteva mettere in conto, chi non osa non vincerà mai, anche perchè i dati cercati sono stati recuperati, è solo una questione di comunicazione, DOVEROSA quando si tratta di un ente pubblico (non appartenente al KGB…) che deve rendere conto di quello che fa e che ha fatto non solo quando va tutto bene!
Ripeto, se ci fosse una conferenza stampa e si dicesse abbiamo perso tutto stiamo cercando le cause il progetto doveva fare questo, questo e questo non si può chiedere di più, nessuno qui dentro darà MAI e dico MAI contro al cira o chicchessia per la perdita, ci hanno provato, hanno imparato dall’errore, la prossima volta andrà sicuramente meglio, ma il silenzio no, non lo accetto, e nel 2007 è VERGOGNOSO che succedano fatti del genere cercando di tenerli nascosti, perchè non ci possono essere scuse, NESSUNA, perchè se si aspetta di avere tutto il report dell’incidente per fare una conferenza si ha solo la coda di paglia, se ne fanno piuttosto due, nella prima si annuncia quel che è successo e nella seconda si spiegail PERCHE’…

Per il discorso di Elioman penso di capire come ci si possa sentire ad essere partecipi ad un importante progetto e beccarsi la “patata bollente”, per questo confermo quello già detto da altri, sentiti pure fra amici qui, che nessuno ti darà contro o ti accuserà di niente, in fondo il vostro lavoro lo avete fatto egregiamente visto che non si fermava ai paracaduti.

Ultima domanda, i voli atmosferici previsti erano 3 giusto? quindi questa perdita non dovrebbe inficiare particolari problemi o costi per una sostituzione perchè comunque uno dei due doveva già fare il doppio turno, giusto?

Nooooo che Brutta notizia :frowning:

Ho letto ora su Dedalonews che secondo quanto dichiarato al quotidiano online Sardegna Oggi Gennaro Russo, program manager attività spaziali del CIRA - l’USV avrebbe riportato «solo alcuni danni nel momento dello splash-down, cioè nell’impatto con l’acqua».

Non ci capisco piu niente :?
Questo e l’articolo completo :
http://www.dedalonews.it/it/index.php/03/2007/usv-prossimo-lancio-a-fine-anno/

per completezza di informazione posto l’articolo della discordia:
http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=267378

I velivoli che abbiamo costruito sono due, ed entrambi dopo il volo prevedevano una accurato refurbishment.
Per quanto riguarda informazioni non date da parte del CIRA concordo in pieno, e trovo ancora piu’ scandaloso che le principali aziende che hanno costruito il velivolo e i principali sistemi, non vengano informate ufficialmente di nulla. Anche noi si apprende le notizie dalla stampa e ci troviamo poi a leggere cose come questa : http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=267378&kwds=USV&mod=AND
Le nostre aziende nazionali hanno investito in ricerca e speso danari propri ben oltre al valore delle commesse svolte, per raggiungere i migliori risultati possibili, essere tenuti fuori dalla porta e’ la cosa piu’ avvilente che ci sia.

em

l’ing. Gennaro Russo ci ha concesso una lunga e bella intervista che sarà a vostra disposizione nel podcast di prossima uscita.
Spoiler necessario, anche per dire che NON abbiamo chiesto conto della fase di ammaraggio, che davamo per scontato fosse riuscitissima.

Ancora qualche giorno di pazienza…

A questo punto attendiamo le foto e i video ufficiali da parte del CIRA.
Solo così potremo valutare l’entità dei danni reali.

Innanzitutto ho letto con interesse i post precedenti nei quali sembra di capire che l’USV FTB 1.1 Castore ha subito, quanto meno, dei danni al momento dello splashdown… detto questo e dispiacendosi per il non perfetto rientro… CHI SE NE FREGA!! Se il test è stato eseguito con successo ed i dati sono stati trasmessi regolarmente non vedo come un incidente (in fondo l’USV è un velivolo sperimentale ed il CIRA ne ha giustamente costruiti DUE proprio per evenienze come questa) possa danneggiare in qualche modo l’interesse e la vera novità che questo progetto rappresenta!! NON si trattava di vedere come funzionano i paracadute (sono 100 anni che esistono!!!) ma il comportamento di un sistema innovativo che nemmeno la NASA ha più il coraggio di riproporre proprio perchè difficile!!! Insomma ora mi aspetto un comunicato o, meglio, una bella conferenza stampa con la quale venga spiegato senza reticenze (che sanno troppo di MAFIA) come si è svolto l’esperimento e che rispondano alle domande, anche scomode, dei giornalisti. Vorrei ricordare che la NASA poche ore dopo aver perso un orbiter e sette astroanuti ha avuto il coraggio di presentarsi al pubblico (che paga queste cose casomai lo aveste dimenticato) ed ai giornalisti e cercare di raccontare quello che sapeva… Insomma, citando un precedente post, è proprio l’ora di tirare fuori gli attributi e mostrare che questo è un “gioco” in cui vale il coraggio delle sfide e non il pararsi il c…o se qualcosa non va per il verso giusto! Scusate lo sfogo… ma questo modo tutto italiano (ed anche europeo in fondo…) di non pubblicizzare niente per paura che qualcosa vada male è veramente ODIOSO!!!
E poi ci lamentiamo se l’astronautica non è un argomento seguito nel nostro paese… riflettete un attimo su quello che la NASA fa nel campo della divulgazione e della differenza con quello che fa l’ASI… :roll_eyes:
Sarebbe veramente l’ora di finirla non vi sembra?

Innanzitutto ho letto con interesse i post precedenti nei quali sembra di capire che l'USV FTB 1.1 Castore ha subito, quanto meno, dei danni al momento dello splashdown... detto questo e dispiacendosi per il non perfetto rientro... CHI SE NE FREGA!! Se il test è stato eseguito con successo ed i dati sono stati trasmessi regolarmente non vedo come un incidente (in fondo l'USV è un velivolo sperimentale ed il CIRA ne ha giustamente costruiti DUE proprio per evenienze come questa) possa danneggiare in qualche modo l'interesse e la vera novità che questo progetto rappresenta!! NON si trattava di vedere come funzionano i paracadute (sono 100 anni che esistono!!!!) ma il comportamento di un sistema innovativo che nemmeno la NASA ha più il coraggio di riproporre proprio perchè difficile!!! Insomma ora mi aspetto un comunicato o, meglio, una bella conferenza stampa con la quale venga spiegato senza reticenze (che sanno troppo di MAFIA) come si è svolto l'esperimento e che rispondano alle domande, anche scomode, dei giornalisti. Vorrei ricordare che la NASA poche ore dopo aver perso un orbiter e sette astroanuti ha avuto il coraggio di presentarsi al pubblico (che paga queste cose casomai lo aveste dimenticato) ed ai giornalisti e cercare di raccontare quello che sapeva... Insomma, citando un precedente post, è proprio l'ora di tirare fuori gli attributi e mostrare che questo è un "gioco" in cui vale il coraggio delle sfide e non il pararsi il c...o se qualcosa non va per il verso giusto! Scusate lo sfogo... ma questo modo tutto italiano (ed anche europeo in fondo...) di non pubblicizzare niente per paura che qualcosa vada male è veramente ODIOSO!!! E poi ci lamentiamo se l'astronautica non è un argomento seguito nel nostro paese.... riflettete un attimo su quello che la NASA fa nel campo della divulgazione e della differenza con quello che fa l'ASI... :roll_eyes: Sarebbe veramente l'ora di finirla non vi sembra?

Concordo in pieno con te…!

Come non si puo non concordare .

Aspetto con inpazienza di sentire l’Intervista fatta l’ing. Gennaro Russo e di vedere il video .

…un solo dubbio…ma chi mi dice che l’USV abbia subito danni allo splashdown ? …e se qualcosa fosse successo proprio in volo, nella delicatissima fase di recupero ?
Proviamo ad immaginare anche questo scenario :
Missione…tutto OK.
Fine missione, comando estrazione paracaduti ( ta computer di bordo o da terra), Ok razzo uscito e primo stadio uscito.
Ma per come sono concepiti i punti di attacco del primo paracadute il velivolo butta il muso verso terra in maniera molto brusca ( stiamo immaginando che la velocita’ fosse ben superiore alle specifiche, diciamo 0.4 M in piu’), mentre sappiamo per certo che la massa lo era di oltre il 10 %.
Il sistema di controllo del volo e’ ancora acceso e decide che l’improvviso cambio di assetto sono da correggere e interviene…con il primo stadio gia’ estratto ! Be’ faccio fatica a pensare che un qualsiasi velivolo non subisca danni da una simile manovra.
E’ chiaro stiamo parlando di una ipotesi, cosi’ come lo sono quelle che il secondo e terzo stadio dei paracaduti non siano usciti…

io ho le foto del recupero ma non credo sia corretto pubblicarle. cosa dite?

Ti ringrazio Derek, e benvenuto.
Per ora direi di no, visto che non abbiamo le spalle per sostenere un’eventuale azione legale di chi tiene così tanto alla propria riservatezza.
Verrebbe quasi voglia di farli contenti, chiudere questo topic e non parlarne più. :rage:

Beh le foto no… ma una descrizione MOOOLTO particolareggiata di quello che si vede non si nega a nessuno, vero admin? :wink: :smiley:

Comunque se come scritto sono stati recuperati 2-3 metri di prua mi vien difficile pensare che tutto il complesso di paracaduti non abbia funzionato, perchè a quella velocità penso che sarebbe rimasto ben poco… anche perchè è proprio la prua che impatta per prima l’acqua quindi se è intera l’urto non deve essere stato da caduta libera… forse un qualche problema con il completo dispiegamento di tutti i paracaduti o un ammaraggio troppo brusco a causa di elevata velocità…
E se fosse un danno strutturale dovuto ad esempio allo “strattone” dei paracaduti? (ammetto che l’errore di progettazione dovrebbe essere madornale) quel che mi sembra strano è che la parte danneggiata sembri essere quella posteriore che dovrebbe essere la più protetta nell’ultima fase… e non mi spiego come possa aver subito quei danni…

E chi parla di errore di progettazione ! Tutte le stutture hanno dei limiti. E se i carichi considerati non avevano immaginato una ipotesi del genere…crack…
Comunque i 3 metri recuperati della fusoliera anteriore sono 3 elementi in carbonio uniti da dei longheroni. All’interno di quel guscio ci sono i galleggianti che avrebbero dovuto tenere a galla tutto il velivolo.

Uhmm quindi confermeresti che la parte posteriore potrebbe essere stata “strappata” via dal resto? Ma in questo modo la prua avrebbe dovuto continuare la sua corsa in caduta libera, non è “troppo intera” per un balzo del genere?

Infatti ci sono troppe cose che non tornano.
Apertura comandata a 11Km, la discesa doveva essere di 6 minuti, ma qualcuno dice che e’ durata 4 minuti e qualcuno parla di 2 minuti.
Inoltre c’e’ il giallo del buco di trasmissione della telemetria, indipendentemente da quanto sia durato questo buco, perche’ c’e’ stato ?
Da qui una delle ipotesi della rottura in volo. poi trovandosi tutta l’avionica nella parte posteriore ha ripreso in qualche modo a funzionare…ma non credo che si possa piu’ parlare di caduta controllata…e anche se fossero arrivati i comandi di estrazione degli altri due stadi di paracaduti, come stava cadendo ?

Questo topic è diventato una telenovela brasiliana e invito a frenare! Le argomentazioni anche se validissime, ci stanno facendo arrampicare sugli specchi e per commentare ( severamente) quanto è successo bisognerà attendere questa benedetta conferenza stampa, durante la quale, state sicuri, si parlerà anche del metodi sovietici con cui sono state embargate le notizie, permettendo che possano essere scritti articoli del modello di quelli de il Denaro. De Bellis. l’autore, sembra non avere chiare le differenze fra l’USV del CIRA e lo SKY-X di Alenia. eppure, fino a qualche mese addietro era consulente per la stampa…al CIRA!
Dopo tutto questo can can… ho l’impressione che il direttivo del CIRA invece di migliorare la divulgazione di informazioni, secreterà ancora più il programma.

Mi associo in toto con il pensiero di Carlo.

Anche io trovo davvero discutibile l’articolo di De Bellis.

Beh le foto no... ma una descrizione MOOOLTO particolareggiata di quello che si vede non si nega a nessuno, vero admin? :wink: :smiley:

No, hai ragione.
Una bella accurata descrizione a parole mi pare cosa bellissima :smiley:
Capito Derek :wink: ??