Lancio USV

MITICI!!!
CONGRATULAZIONI DA TUTTO IL FORUM!

Carissimi, visto il modo con cui vi siete appassionati, vi comunico "ufficiosamente" che stamattina alle 8:30 è avvenuto con successo il lancio di USV!!!!! E vi posso assicurare che per noi che abbiamo sudato, fatto le niotti e tanti sacrifici per 5 anni, è stato un fantastico successo!!!!

ORA SI FESTEGGIA!!!

Ciao a tutti e grazie per la vostra attenzione!

Urca!
Grazie per la “soffiata” e congratulazioni!
A quando comunicati e, magari, immagini ufficiali?

La notizia è sensazionale.

Solo vorrei verificare la fonte.
Scusa, non è per malfidenza, credo solo sia dovere di admin :smiley:.
Ne possiamo parlare privatamente, per PM o email a amministratore @ forumastronautico.it.

Intanto c’è un ansa:
2007-02-24 11:30
LANCIATA IN SARDEGNA LA NAVICELLA ITALIANA
LANUSEI - E’ stata lanciata intorno alle 8 dall’aeroporto di Tortolì-Arbatax, in Ogliastra, la navicella Uvs (Velivolo senza pilota) costruita dal Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali. Annullata per due volte a causa delle sfavorevoli condizioni meteo, oggi il tempo ha consentito l’avvio della missione. Per motivi di sicurezza, una vasta zona intorno allo scalo è stata interdetta al traffico aereo e navale.

La navicella italiana è stata agganciata ad un gigantesco pallone aerostatico (cento metri di diametro), per mezzo del quale raggiungerà una quota di circa 20 chilometri dal suolo. Da lì planerà in mare a velocità transonica (fino a 1,5 Mach) per raccogliere dati sull’aerodinamica che si riveleranno utili alla costruzione dei velivoli spaziali del futuro. Tutte le fasi di volo vengono seguite da una centrale operativa presso il Poligono Interforze del Salto di Quirra, che partecipa alla missione. Il recupero dell’Usv avverrà in mattinata ad opera di unità della Marina militare italiana.

Qui parla di UVS, sarà la stessa cosa :smiley:

Sinceramente però non ho capito una cosa, è avvenuto solo il lancio (cioè è partita) o è già anche rientrata e il recupero si è già concluso?

Azz… allora avevo sentito bene alla radio … ma non ne ero sicuro,non ho avuto modo di riverificare la notizia quindi non ho inserito nulla quì nel forum … Pazzescooo!

A questo punto la notizia è decisamente confermata.
Mi scuso nuovamente con drogo per la mia diffidenza.
L’invito ad appalesarsi in privato, facoltativo, rimane.
Con garazia di anonimato, puoi inviarci ulteriori news, o foto, o immagini?

Fantastico ragazzi,ma ora vogliamo immagini e informazioni!

Qui parla di UVS, sarà la stessa cosa :smiley:

Beh, come ti ho gia’ detto, uvs e’ “UN Veicolo Spaziale”.
Uno qualunque :slight_smile:

Grande notizia! Complimenti a tutti|| :grinning:

Lancio completato con successo:

2007-02-24 12:49
BENE LA PRIMA MISSIONE DEL VELIVOLO SENZA PILOTA ITALIANO
LANUSEI - Si è conclusa con successo la missione del primo velivolo aerospaziale italiano senza pilota (Umanned space vehicle), progettato, come sofisticato laboratorio di ricerca, dal Cira (Centro italiano ricerche aerospaziali) e realizzato con il contributo di importanti industrie nazionali del settore. Il lancio è avvenuto alle 8.30 dall’aeroporto di Tortolì-Arbatax in Sardegna, nei pressi del Poligono Interforze di Salto di Quirra (Pisq). Iniziate le operazioni alle prime ore dell’alba, la missione si è conclusa alle 10.30 con l’ammaraggio della navetta, grazie a un sistema di paracaduti a tre stadi, in una zona di mare isolata e controllata dal Pisq.

La nave Tavolara della Marina militare ha provveduto alle operazioni di recupero del velivolo, che appare in buone condizioni. Obiettivo della missione è stato quello di simulare la fase di volo transonico durante il rientro in atmosfera di una navicella spaziale, momento notoriamente più delicato a causa del surriscaldamento generato dall’attrito con l’atmosfera terrestre. Verificate le condizioni meteorologiche idonee, il team del Cira ha iniziato il gonfiaggio del pallone stratosferico al quale l’Usv, soprannominato “Castore”, è stato agganciato per compiere la sua ascesa che lo ha portato, in circa 2 ore, alla quota di galleggiamento di 31 chilometri. Successivamente, raggiunta l’area di sicurezza alla quota stabilita, la navicella è stata sganciata e lasciata cadere a una velocità che ha raggiunto Mach 1,05.

Durante i 70 secondi della discesa, è stata effettuata la fase sperimentale: il computer di bordo e i 500 sensori di cui é dotato il velivolo hanno consentito di acquisire una enorme quantità di dati scientifici di tipo aerodinamico e aerostrutturale che saranno utili per gli ulteriori sviluppi del programma. La realizzazione di questa prima missione, coordinata dal Cira, ha visto il coinvolgimento di vari enti: Agenzia spaziale italiana (Asi), Cnr, Aeronautica Militare, marina militare, Enac/Enav, Capitaneria di porto, Agenzia spaziale europea. Il programma Usv si propone di investigare le complesse fasi di volo ipersonico in atmosfera e di rientro dallo spazio per mettere a punto alcune delle principali tecnologie e metodologie che consentiranno, alle imprese italiane, di sviluppare i velivoli operativi del futuro con prestazioni di notevole manovrabilità durante il volo atmosferico.

Il progetto, in particolare i primi due velivoli già realizzati, Castore e Polluce, che si alterneranno nei voli, rappresenta un esempio unico al mondo di dimostratori aerospaziali attualmente operativi. Iniziato nel 2002, il termine del programma è previsto nel 2012. Il costo è pari a 179 milioni di euro, di cui 86,7 finanziati dal Prora (Programma nazionale ricerca aerospaziale) e 80 richiesti nell’ambito del Pasn (Piano aerospaziale nazionale).
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_2108179403.html

Nei telegiornali delle 13 nn c’era alcun riferimento al fatto,speriamo di vedere qualche servizio in quelli delle 20.Sicuramente Lunedi ci sarà un servizio su Tg Leonardo.

Beh, non siamo proprio inerti come qualcuno pensa, eh ?! :wink:
Peccato che queste cose continuino a non ricevere attenzione alcuna da parte dei canali d’informazione… Vogliamo mettere con Capello ed il Real madrid ?!

Salute e Latinum per tutti !

Anche perchè il cira non ha ancora scritto niente… le uniche notizie arrivano dalle agenzie… se ci fosse qualche video o immagine forse “bucherebbe” di più…

Da poco ho mandato un sms di congratulazioni a Rino Russo, mi aspetto di sentirlo in giornata, poi vi dirò…

Articolo di Dedalonews.it con foto:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/02/2007/vola-lo-space-shuttle-italiano/

Le stesse foto le ho viste anche sulla notizia di Reuters, sapete chi le ha prese a chi e se si possono pubblicare o trovare da qualche parte le versioni più grandi?

Ho da poco sentito un eccitatissimo (e a ragione) Rino Russo dalla Sardegna. Ha detto che, per il momento, sono in attesa del comunicato stampa ufficiale del CIRA a tal proposito.

Ha anche detto che, quanto prima, mi posterà una serie di immagini sul lancio dell’USV che spero siano diverse da quanto finora visto.

Naturalmente le posto appena le ho.

Inutile dire che questo lancio avrà un influsso positivo anche sul programma ARIES, così come ribadito telefonicamente dallo stesso Russo.

Mi hai bruciato! Ho comunque il comunicato stampa ufficiale e lo posto tra qualche minuto

Mi hai bruciato! Ho comunque il comunicato stampa ufficiale e lo posto tra qualche minuto

Uh…non era mia intenzione…mi sono fatto prendere dall’eccitazione… :flushed:

Questo è il comunicato ufficiale del CIRA

COMUNICATO STAMPA

24 febbraio 2007

Lanciato l’USV
la prima navicella aerospaziale italiana

Questa mattina ha compiuto con successo la sua prima missione l’USV (Umanned Space Vehicle), il primo velivolo aerospaziale italiano senza pilota, progettato, quale sofisticato laboratorio di ricerca, dal CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) e realizzato con il contributo di importanti industrie nazionali del settore.

Il lancio è avvenuto alle ore 8,30 dall’Aeroporto di Tortolì in Sardegna, nei pressi del Poligono Interforze di Salto di Quirra (PISQ). La missione si è conclusa alle ore 10,30 con l’ammaraggio dell’USV, in una zona di mare isolata e controllata dal PISQ.

Il team del CIRA, che ha curato la messa a punto del velivolo, i dettagli della missione e diretto le operazioni all’interno dell’aeroporto, era pronto per il lancio dal 24 gennaio; in attesa solo delle condizioni meteorologiche adatte per dare il via alle operazioni. Condizioni che si sono verificate stamattina, quando nelle prime ore dell’alba, si è proceduto con il gonfiaggio del pallone stratosferico che doveva portare il velivolo, privo di propulsore, ad una quota di 21 km. Sistemato in posizione verticale grazie ad un sistema di verticalizzazione, il velivolo è stato agganciato al pallone ed ha cominciato la sua ascesa, durata 2 ore, che lo ha portato, prima alla quota di galleggiamento di 31 km e, successivamente, raggiunta l’area di sicurezza, alla quota stabilita di sgancio. Qui il velivolo è stato sganciato e lasciato cadere ad una velocità che ha raggiunto Mach 1,05. Durante la discesa, della durata complessiva di 70 secondi, ad una quota compresa tra i 16 e i 10 km, è stata effettuata la fase sperimentale, ovvero un manovra di richiamata transonica gestita in maniera completamente autonoma dal computer di bordo con l’acquisizione di molti dati scientifici di carattere aerodinamico e aerostrutturale. Gli oltre 500 sensori (tra prese di pressione, sensori strutturali e accelerometri), di cui è stato dotato il velivolo, hanno consentito di rilevare e trasmettere a terra una enorme quantità di dati, che saranno utilissimi per gli ulteriori sviluppi previsti dal programma. Un sistema di paracadute a tre stadi ha poi consentito l’ammaraggio del velivolo che è stato recuperato, in buone condizioni, dalla nave “Tavolara” della Marina Militare.

Questo, in sintesi, lo svolgimento della missione, il cui obiettivo era simulare la parte finale del rientro in atmosfera di una navicella spaziale.

La realizzazione di questa prima missione ha visto il coinvolgimento massiccio di enti governativi come l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il CNR, l’Aeronautica Militare, la Marina Militare, l’ENAC/ENAV, la Capitaneria di Porto, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). A livello industriale, hanno partecipato Alcatel Alenia Spazio Italia, Carlo Gavazzi Space, Vitrociset, Space Software Italia, Techno System dev., ISL, DEMA, Marotta.

Il programma USV si propone di investigare le complesse fasi di volo ipersonico in atmosfera e di rientro dallo spazio per mettere a punto alcune delle principali tecnologie e metodologie che consentiranno, alle nostre imprese, di sviluppare i velivoli operativi del futuro con prestazioni di notevole manovrabilità durante il volo atmosferico.
Il programma USV, ed in particolare i primi due velivoli già realizzati, Castore e Polluce, che si alterneranno nei voli, rappresenta un esempio unico al mondo di dimostratori aerospaziali attualmente operativi. Iniziato nel 2002, il termine del programma è previsto nel 2012. Il costo, estremamente contenuto rispetto agli investimenti normalmente richiesti in questo settore è pari a 179 milioni di euro, di cui 86,7 finanziati dal PRORA (Programma Nazionale Ricerca Aerospaziale) e 80 richiesti nell’ambito del PASN (Piano AeroSpaziale Nazionale).

“Innanzitutto desidero esprimere il mio ringraziamento e le mie congratulazioni al team integrato, guidato dal CIRA, che ha consentito, con grande professionalità, di raggiungere un risultato così importante per la nostra Nazione. Le notevoli competenze scientifiche e le strutture all’avanguardia che il CIRA è riuscito a realizzare in pochissimi anni, unitamente all’importante collaborazione di aziende nazionali del settore ed altri gruppi di ricerca – ha dichiarato SERGIO VETRELLA, Presidente del CIRA - ci hanno consentito di iniziare un programma cui altri paesi hanno rinunciato, compiendo i primi passi verso lo sviluppo di quelle tecnologie che porteranno alla nuova generazione del trasporto aerospaziale. Inoltre, questa prima missione dell’USV, resa possibile dalla collaborazione fra un centro di ricerca e piccole, medie e grandi imprese, con il supporto fondamentale di molte istituzioni, dimostra come il Sistema Italia abbia funzionato perfettamente e possegga grandi potenzialità”.

Il raggiungimento del primo obiettivo di programma ha richiesto l’impegno e la dedizione di oltre 100 tecnici, il cui lavoro è stato coordinato dall’Ufficio Programmi Spaziali del CIRA, guidato da Gennaro Russo.