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Tutto tace in plancia.
E’ il turno di notte.
Non che ‘notte’ abbia molto senso, quando si viaggia placidamente a curvatura
in un ‘non luogo’ fra tempo e spazio.
MarcoZambi è inquieto. Sta provando a dormire nella sua ampia cabina, ma senza successo.
Ascolta il rumore sordo della ASS 1317… Pochi sanno farlo.
Riconosce ogni sovraccarico nel flusso di Elio 3, ogni vibrazione dei propulsori di manovra, ogni
fluttuazione del campo gravitazionale artificiale.
Anche stanotte niente sonno…
La ‘Due di Picche’ richiede immense attenzioni: l’equipaggio è eccellente, ma va sempre tenuto d’occhio, una nave ad iperluce necessita di qualcosa di meglio di un tagliando dal meccanico ogni 10.000 km, e lo spazio è pieno di misteri (Oliver’s onion docet).
Aggiungete che la quarta stagione di ‘Battlestar Galactica’ non è ancora iniziata…
L’Admin si alza ed indossa il kimono a draghi rossi, dopo aver scartato quello con gli orsetti blu (riservato agli incontri galanti); abbandona la cabina e si dirige verso la plancia.
C’è qualcosa, qualcosa… una sensazione di catastrofe imminente, di urgenza da affrontare.
Tutto è in penombra, le luci sono in posizione notte.
A piedi nudi, sulla malconcia moquette della nave, MarcoZambi si affaccia in plancia.
Un sussulto.
Come è possibile.
Il monitor non mostra lo strano guazzabuglio di luci e buio, carico di mostri, dell’iperspazio.
Il monitor mostra una nave.
Una grande nave spaziale.
Minacciosa e cattiva.
Un rosso muso da squalo è disegnato in prua.
Sullo sfondo un pianeta, inequivocabilmente abitabile a vederne i colori.
L’Admin sente un brivido freddo percorglierli la schiena.
Perché non c’è l’allarme ?
Perché siamo evidentemente fuori curvatura ?
Cosa ci fanno Spacewalker e Paolo seduti davanti al monitor ?
Riflettono i bagliori da esso provenienti… Hanno improvvisi movimenti tonico-clonici
assolutamente illogici.
Sembrano… sono posseduti ?
Ed Albyz 85…è seduto tranquillamente alla consolle di comando, a braccia conserte.
Non… non fa nulla, non affronta la minaccia… Che succede ?!
Cos’è un eroe ?
Un pazzo ?
Un abnegato al dovere ?
Uno spirito libero ?
Quanti punti interrogativi…
MarcoZambi si mette ad urlare. Corre alla consolle di comando e con una grande spinta allontana Albyz e gli si sostituisce. Chiama Archie all’interfono, e tutto l’equipaggio.
Suona l’allarme. Alza gli scudi ed attiva le armi; non punta, non ce ne è bisogno: la nave è davanti a loro e… sta sparando !!!
L’Admin pigia il pulsante del fuoco: megatoni di energia si abbattono sul bersaglio !
O meglio… no !
Incredibile, lo schermo non mostra alcuna variazione. Il nemico è ancora li !
Le luci si accendono, Spacewalker e Paolo si girano verso di lui.
Il Capitano li tiene sotto mira con la pistola (sapete quanto costa un phaser ?!) e gli dice: <Fermatevi, siete posseduti… o traditori ! State fermi finché non potremo stabilirlo !>
Albyz, rialzatosi in piedi dopo la rovinosa caduta procuratagli dalla spinta, si rivolge all’Admin: <Capitano, guardi che…>
<Zitto !!! Con tutto quel cervello ho sempre sospettato tu fossi il prodotto di una tecnologia aliena !!!> In quel mentre Archie si precipita in plancia; tanta era stata la velocità che ha il sigaro spento ! <Ca è sta camurria ?!>
Tutti puntano la pistola su tutti, ed ormai ci sono già una decina di persone in plancia… Come in un film di Tarantino.
Albyz alza una mano: <posso parlare ?>
MarcoZambi guarda lo schermo… la nave aliena è ancora lì ma… Ehm… cosa… ?
Sopra c’é una scritta: Game Paused.
Il Debriefing è semplice.
Il monitor nelle cabine è un 32 pollici.
Spacewalker e Paolo non potevano non provare la loro nuova Playstation 18 nel 330 pollici dello schermo in plancia.
Vuoi mettere come si gioca ‘Heroes of the Galaxies’ in un simile formato ?
L’azione di MarcoZambi ha fatto uscire la nave dalla curvatura, ed il suo raggio distruttivo ha messo fuori gioco lo spazio ripetitore di Rete 4 intorno a Dalmatius XI.
Il dottor Kruaxi si è chiuso nella sua cabina, offrendo radici di Kemala ai suoi sconosciuti Dei.
Tutto torna normale.
L’Admin decide per un estemporaneo Tavor da 2.5.
Spacewalker e Paolo stanno pulendo a fondo lo scafo esterno; eperienza curiosa l’EVA a curvatura.
Albyz 85 ha subito una momentanea lobotomia cibernetica, e gira per la nave chiedendo a tutti: <Posso cantarti una filastrocca che mi ha insegnato il mio primo programmatore ?>
Tutto tace, e la Due di Picche continua il suo viaggio senza fine.
Salute e Latinum per tutti !