Infatti la mia impressione è che l’attuale situazione si inquadri entro una cornice più grande.
Bocciare le direttive della Casa Bianca anche in questo campo significa rimettere in discussione la leadership del Presidente.
Io credo che in realtà Obama non sia interessato alla spazio,(o comunque non più di molti suoi predecessori),e che abbia fatto propio un piano preparato da altri del suo staff
senza valutare possibili reazioni o semplicemente pensando che non ce ne sarebbero state.
Al contrario,grazie ai posti di lavoro (veri o presunti) che verrebbero a saltare l’opposizione (trasversale) al Presidente ha aperto anche questo campo di battaglia.
Non tutto il male viene per nuocere,ed è possibile che alla fine si riesca a strappare un impegno più concreto per l’esplorazione oltre il LEO e magari anche il tanto sospirato HLV.
Bolden non mi ha affatto impressionato nei panni del difensore di questo budget: non l'ho trovato nè carismatico nè particolarmente vivace nella difesa di una proposta che sembra non appartenergli.
Bolden mi ha dato l’impressione di essere totalmente appiattito sul piano del Presidente,nè più nè meno di quanto il precedente amministratore lo era su quello di Bush,ma con una differenza importante:
Goldin eseguiva con entusiasmo perchè credeva al Constellation.
La mestizia di Bolden mi pare nasconda dubbi sui (seri) pericoli che potrebbero nascondersi dietro l’affidamento dell’accesso allo spazio ai privati.
Questa settimana si sono svolte altre audizioni presso i vari comitati e sottocomitati del Senato USA, ad una di queste partecipava Charlie Bolden come unico testimone.
Nella sua consueta arringa difensiva dell’Obama’s Plan ha spiccato una frase in cui faceva riferimento ad un “common crew module” che potrebbe venire lanciato su diversi vettori commerciali.
[i]“One of the things I would like to do is to help them use some of the research and development money that we have to help build a common crew module that could be interchangeably used on a number of launch vehicles."
“I would like to help the commercial entities design a single crew module because it’s good for us to train in… and that can be used interchangeably on any launch vehicle. We can’t do that today, or we haven’t done that today.”[/i]
“Common crew module”?
Ah certo, nel famoso memorandum sul “piano B”,Bolden diceva “chiamatelo come volete ma non Orion nè Constellation”.
Ma che vita avventurosa ha avuto la nostra capsula, da "CEV a Orion a “CCM”…
E ancora non è neanche andata nello spazio!
Allora facciamo un pò il punto della situazione:
Constellation è andato,
Orion ancora non si sa.
L’HLV dovrebbe esserci (visto tra l’altro che i Senatori ne fanno un punto irrinunciabile),ma in che forma ,con che potenza e con quali tempi di sviluppo,questo è ancora un mistero.
Poi abbiamo la nuova grande entusiasmante frontiera degli spazio-taxi privati.
Quì in vantaggio sembra DragonX (anche se la Boeing potrebbe riservare grosse sorprese,data la potenza lobbistica).
I Senatori però vanno alla carica,e le ultime notizie ci dicono di parecchi pronunciamenti contrari ai “Commercial COTS crew”.
E’ stato detto che privatizzare l’accesso allo spazio degli Astronauti NASA sarebbe come privatizzare il corpo dei Marines (e dato quel che è successo in Irak coi “Contractors”,sinceramente il paragone mi fa venire i brividi),
che la NASA non può affidarsi a dei “razzo-amatori della domenica”,
che se si parla di fare economia allora per assurdo le Soyuz sono molto più convenienti,
che i privati non darebbero garanzie perchè per fare profitto potrebbero abbassare gli standard delle sicurezza…insomma anche quì c’è maretta (per usare un eufemismo).
Poi c’è il famoso “compromesso” su cui si starebbe lavorando: Cots crew per la ISS e un HLV con in cima la Capsula “nonchiamiamolaOrionpercarità” ,che però non si capisce dove dovrebbe andare.
Ora l’impareggiabile Bolden (A parer mio uno dei peggiori “yes man” che si siano avvicendati alla guida della NASA,in confronto al quale i nostri dirigenti Rai sono dei mostri di autonomia e indipendenza dal potere politico) tira fuori il “Common crew module” da lanciare con diversi vettori commerciali.
Meraviglioso!
Chi dice che il programma spaziale è una cosa noiosa ?