Le foto di MSL Curiosity - discussione e analisi

L’esempio della roccia , dimostra come un non geologo come me, possa rimanere stupito da una roccia, mentre uno studioso come te, tiene la soluzione del caso, grazie della spiegazione. Poi ci sono altri aspetti che volevo evidenziare, che quando gli interessa una particolare roccia loro eseguono tante foto anche in altri spettri di ripresa.

Questo come giustamente dici, porta a fare centinaia (migliaia) di segnalazioni alla Nasa ogni giorno(mai scritto il contrario), Nasa rispondeva anche in minima parte come affermi su questa cosa, perchè a livello globale si stava e si sta diffondendo la storia del FIORELLINO MARZIANO, e penso anche per le tante segnalazioni a loro giunte.

Loro fanno affermazioni su questa cosa, ora tu da studioso in materia le contesti, ok ci sta, quello che mi stupisce e che non vedo molti altri studiosi a livello mondiale che contrastano quello detto da Nasa, ma magari non sono informati della cosa, o magari la pensano diversamente da te.

Allora ti dicevo: visto che tu sei del ramo, contatta altri studiasi a livello Nazionale o Mondiale e fai loro vedere la cosa, vediamo cosa dicono .

Dopo le loro risposte e le tue contestazioni, fatte qui dove loro non sono presenti e non possono risponderti, perchè a questo punto tu non fai una relazione adeguata (magari formato PDF), dove evidenzi il tutto per filo e per segno, in cui tu e se vogliono i tuoi colleghi, Firmate ciò che affermate. Poi inviate il tutto per conoscenza anche alla Nasa a chi di dovere, e vediamo cosa succede, magari a loro e’ sfuggita questa cosa che tu evidenzi o magari ti rispondono in maniera adeguata, io penso che sia questa la prassi giusta da seguire a questo punto della vicenda.

Io nella roccia intravedo altre luminescenze della stessa natura, ti postai questo :

[b] Già nella foto stessa noto piccoli particolari che mi danno la stessa impressione del particolare in questione anche se in maniera minore io gli vedo luccicare, deduco che sia lo stesso materiale [/b] [IMG]http://i45.tinypic.com/108742u.jpg[/img]

E per me da non esperto, penso che questo indica loro che sia solo una formazione di derivazione geologica e no altro, perchè in tutta quella roccia si intravedono luminescenze simili, e magari come si diceva in precedenti post, loro le vedono meglio di noi o hanno altre info che non sappiamo, ma logicamente da non esperto e’ solo un mio pensiero.

Sul fatto che poi la Natura possa Fare cose molto particolari e bizzarre per me ci sta tutto, lo riconfermo, come a me sembra un po forzata la tua comparazione simmetrica (ma questo e’ solo una mia ulteriore considerazione da non esperto, prendila per tale)

E poi per te sarà anche ovvia, lineare ed elementare la politica della NASA nel merito della gestione di una eventuale scoperta...per me no. Non pensi che ci possa essere sotto una catena decisionale complessa ed articolata ? E non sto parlando affatto di complottismo...sto parlando di norme di prudenza...opportunità e quant'altro può sfuggire all'uomo della strada.

Questo che dici lo quoto, anche se ultimamente abbiamo visto che questa catena cosi rigida in realtà e’ molto meno rigida di quanto possiamo noi pensare.

Però scusami io dicevo cosa diversa nel mio post, come leggevo cose diverse scritte da te (forse preso dalla rabbia) o forse ho interpretato male io.

Ma chiudiamo qui la faccenda, inutile fare sterili polemiche nel 3ad… :beer:

A me perplimono queste righette di cui non parla proprio nessuno, strano

mi interessava l’opinione di Riky se possono o meno essere errori di decodifica RAW

La codifica JPEG comprime spezzettando l’immagine in rettangoli di colore simile. Se osservi le immagini trovi un sacco di rettangolini e quadratini, che cancellano i dettagli più fini. Poi rispetto all’immagine grezza si perdono colori (codificati in 8 bit anzichè 16 o 32). Messa così, a me le righine diagonali non paiono artefatti di codifica. Ma senza vedere l’originale è dura fare affermazioni. Sempre IMVHO, il luccichio potrebbe essere dovuto a un effetto di elaborazione, che ha saturato le alte luci.

…KOSLINE…guarda che non stavo affatto polemizzando. Cercavo di spiegarti solo il mio punto di vista… :beer:

P.S. no…non vedi luccicare…vedi biancheggiare… :stuck_out_tongue_winking_eye:

In ogni caso ti quoto:

Dopo le loro risposte e le tue contestazioni, fatte qui dove loro non sono presenti e non possono risponderti, perchè a questo punto tu non fai una relazione adeguata (magari formato PDF), dove evidenzi il tutto per filo e per segno, in cui tu e se vogliono i tuoi colleghi, Firmate ciò che affermate. Poi inviate il tutto per conoscenza anche alla Nasa a chi di dovere, e vediamo cosa succede, magari a loro e' sfuggita questa cosa che tu evidenzi o magari ti rispondono in maniera adeguata, io penso che sia questa la prassi giusta da seguire a questo punto della vicenda.

…ci sto già lavorando :wink:

@Astro_Livio
Livio…mi ero già complimentato per l’acume del tuo occhio. Non se n’è parlato perchè in questa discussione dove molti non vedono le “evidenze” (quelle che almeno sono per me…eh :smiley:) mi sembrava di gettare benzina sul fuoco far notare pure quella “zigrinatura” (vedi mio post precedente).

Se fosse risultata essere frutto della compressione…ti immagini Starline… :rage:

:stuck_out_tongue_winking_eye:

Concordo con quello detto da IK1ODO.

Io li ho letti entrambi e mi sono fatta la mia idea. Poi ho girato il tutto a Cesare Guaita (chimico, presidente astrofili tradatesi) che si occupa di Marte da anni e questa è la sua risposta. Mi ci ritrovo in toto.
Ah, già che c’ero (noi insegnanti siamo noti rompiscatole) gli ho parlato dell’oggetto marziano che ci appassiona, giusto per avere un’opinione di una persona che stimo professionalmente.

"…
Ho letto con attenzione il pdf dell’articolo di N. C. Wickramasinghe et al. pubblicato il 10 Gennaio 2013 sul giornale online Journal of

Cosmology. Premetto che il meteorite in questione è una condrite carboniosa e NON un meteorite marziano.

Inizialmente, considerando che l’autore (che comunque è uno scienziato di fama) è un fautore ben noto della panspermia e che

il Journal of Cosmology è una pubblicazione online NON refeerata, che pubblica spesso lavori MOLTO controversi, ho pensato al solito meteorite

inquinatosi dopo la caduta a Terra. Poi, però, leggendo bene l’articolo sono rimasto decisamente colpito. Mi spiego.

Anch’io sono un esperto di analisi SEM/EDS di meteoriti (ci ho lavorato e ci lavoro da molti anni presso il Museo di Storia Naturale di Milano).

Ebbene, le immagini SEM (ossia prese il Microscopio elettronico a scansione) come pure analisi EDS (ossia i dati compositivi ottenuti in micro-zone

specifiche mediante una sonda che misura l’ energia dei raggi X che ogni elemento del campione emette quando viene colpito dagli elettroni

della sorgente del SEM) mi sembrano molto convincenti. In particolare mi sembra convincente l’idea che le forme morfologiche tipiche delle

diatomee siano di tipo fossile ( la loro composizione alla sonda EDS è infatti IDENTICA a quella della matrice, essendo entrambe costituite

principalmente da un silicato di Alluminio).

Un’altra cosa MOLTO importante è il fatto che il meteorite sia stato visto CADERE (NON semplicemente trovato) il 29 Dicembre 2012, ossia

solo due settimane PRIMA della pubblicazione dell’articolo: questo dovrebbe escludere un inquinamento terrestre, spesso invocato

per spiegare altri casi analoghi (ma non simili) del passato.

In definitiva, per una valutazione definitiva, è necessario aspettare la pubblicazione su una rivista importante e refeerata ( tipo NATURE,

cui sicuramente Wickramasinghe si deve essere già rivolto, o Science).

Dal momento che dice di seguire con interesse l’attività di Curiosity, ne approfitto per mandarle due nostre lettere ( la N.133 e la N. 134)

nelle quali viene riportata la mia interpretazione dei primi dati (in attesa, come sempre, di una pubblicazione ufficiale su una rivista refeerata).

Le legga e, a questo punto, se vuole, mi mandi lei qualche suo commento.

Tanti cordiali saluti

Cesare Guaita

http://www.gruppoastronomicotradatese.it

Ringrazio il Dr. Prof. RikyUnreal per l’apprezzamento delle mie conclusioni, e manifesto il mio riconoscimento per l’alto valore delle sue analisi.

(scusate, è l’effetto del tasso alcolico del dopocena :grin: - e anche un pacato invito a berci su :beer:)

…ah caspita…effetto più diffuso di quanto pensassi… :ok_hand:

Interessante anche questa roccia. Attendo con molta curiosità la versione ad alta risoluzione. Per ora ci sono numerosissimi thumbails.

Eccola!
http://mars.jpl.nasa.gov/msl-raw-images/msss/00160/mhli/0160MH0191002000E1_DXXX.jpg

…direi che è gesso…o un qualche altro tipo di roccia evaporitica. Calcite…ma potrebbe anche essere salgemma. La fonte di illuminazione incide molto sull’apparenza di un campione…ci vorrebbe l’analisi chimica.

La foto seguente mostra gusci di bivalvi inseriti in sabbia semicementata pliocenica, con un assetto che ricorda abbastanza quello dell’anomalia marziana.
Giusto per chiarire come la vedo inserita nella roccia ospite e mostrare che si trovano conchiglie anche dentro arenarie, non solo granuli di non meglio precisati minerali (come sembrerebbero voler dire in NASA ). Tra l’altro, anche se sono sabbie non ancora litificate, il loro aspetto granulometricamente omogeneo, rende bene l’idea del tipo di roccia che ne deriva (arenaria) e la differenza rispetto alla roccia marziana:

Questo secondo scatto è un esemplare di anadara, sempre pliocenica, che mostra il margine a cui si riferisce Livio, dentellato anche internamente:

Ho letto l’articolo sulle diatomee cometarie e le critiche.
In effetti lo spettro di emissione dei materiali sulla diatomea è pressochè identico a quello del materiale circostante, quindi se fossi in Plait, cercherei di confutare l’articolo su questo elemento…e con metodi rigorosi.
L’esperto di diatomee dice che non hanno l’aria di elementi fossilizzati…ed è improbabile che le stesse forme si siano evolute nell’universo…contrappone la debolezza di un argomento qualitativo e statistico all’efficacia di un elemento sicuro e quantitativo (lo spettro di emissione).
Non sto difendendo l’eventuale diatomea aliena…dico che deve essere rigoroso l’articolo…ma devono essere rigorose nella stessa misura anche le prove che lo vogliono confutare…altrimenti è gossip.

E’ uno studio che sarà verificato anche da altri…una cosa è sicura, se si dovesse scoprire che Wickramasinghe ha artefatto le analisi chimiche, oppure ha commesso un errore e ne ha fatto la pietra angolare del suo articolo, un suo lavoro non verrebbe più pubblicato nemmeno su “Cioè”.
Fino ad allora ci andrei cauto.

certo, un esperimento per avere valore deve essere replicabile. poi c’è l’inevitabile presenza dell’errore sperimentale.
negare a priori un risultato però non porta a nulla…

circa l’oggetto, il parere di Guaita:

"Il problema basilare, secondo me, è che il dettaglio di colore madreperlaceo che emerge dal terreno marziano ha una dimensione di soli 2 millimetri,

quindi non è stato possibile ai tecnici di Curiosity effettuarvi opportune analisi compositive. NON con APXS che ha una finestra analitica molto maggiore

di 2 mm (quindi vedrebbe quasi solo il background), NE’ (penso) con ChemCam, che avrebbe molta difficoltà a centrare con il laser un oggetto così

minuscolo situato sul terreno. In realtà, è possibile che il team di Curiosity si sia accorto in ritardo dell’ interesse di questo reperto, quando ormai il rover

si era allontanato. Devo però aggiungere che, nei vari scavi, sono emersi altri minuti oggetti di colore madreperlaceo, NON attribuibili a frammenti di plastica

staccatisi da Curiosity: anche in questo caso le piccole dimensioni hanno impedito qualunque tentativo analitico.
In generale, comunque, mi sento di fare questa considerazione: posso anche condividere l’idea di R. M. che l’oggetto misterioso sia SIMILE

ad una conchiglia fossile. Ma questo NON basta a dire che è veramente una conchiglia fossile: ci sono tantissimi esempi di rocce che assomigliano

a qualcosa di terrestre, pur rimanendo in tutto e per tutto delle rocce !. In definitiva, senza una analisi compositiva, ogni discussione è destinata a rimanere

nell’incertezza. "

Domanda:
quindi CHEM CAM potrebbe non riuscire ad analizzarlo??

intanto MSL si prepara a trapanare. in questo video by Bignami si accenna anche al “nostro” oggetto.

http://www.youtube.com/watch?v=0xMRsE9rtv4#ws

Ma: CHEM CAM riuscirebbe ad analizzare il nostro oggetto o come dice Guaita potrebbe avere difficoltà?

Tecnicamente CHEMCAM, può analizzare rocce di 1mm di area fino a una distanza di 7 metri con precisione millimetrica. Quindi se il Rover si trovava in quella distanza operativa, era tecnicamente possibile analizzarla per me senza problemi…

Ok grazie! Quindi VOLENDO si può analizzare.

Ottimo Cns, tienici aggiornati … :wink:

De nada, certo se vogliono posso analizzare rocce di una grandezza di 1mm di area, fino a sette Metri di distanza e nove come altezza (perchè lo strumento e’ montato nella parte superiore del palo di Curiosity), quindi nessun problema penso per quella roccia a livello tecnico operativo . Ricordiamo che e’ uno strumento fantastico, un capolavoro dell Ingegneria, che ci permette l’analisi a distanza. :star_struck:

Guarda qui puoi trovare due articoli dell Ottimo Livio Marini, che ci illustra tutti gli strumenti di Curiosity e le loro potenzialità tecniche :

in questa prima parte, trovi anche tutte le specifiche tecniche del CHEMCAM
https://www.astronautinews.it/2012/07/25/aspettando-curiosity-uno-sguardo-agli-strumenti-di-bordo-parte-1/

Qui la seconda parte :
https://www.astronautinews.it/2012/07/27/aspettando-curiosity-uno-sguardo-agli-strumenti-di-bordo-parte-2/

:wink:

Livio Marani; grazie per l’ “ottimo”! :flushed: Tutto ricontrollato da Marco, immagini resizate da quasar

Non cononosco ne questo Livio, ne quel sito astronautinews :slight_smile:

ottimo grazie! un lavoro meraviglioso