L'ESA seleziona proposte per una missione S-Class da lanciare nel 2017

E’ fissata al 15 Giugno 2012 alle 12:00 CET, la deadline per la presentazione delle proposte di missioni candidate ad essere selezionate per diventare una missione “Small-Size” (S-Class) da essere lanciata nel 2017 da parte dell’agenzia spaziale europea.

L’articolo di Jonathan Amos, corrispondente scientifico della BBC, ci illustra i punti salienti comunicato ufficiale dell’European Space Agency.

Con questa Call for Proposal, l’ESA intende in particolare incoraggiare i giovani scienziati ed i teams di ricercatori degli stati membri più piccoli, a partecipare attivamente all’attività scientifica dell’agenzia, come spiegato dal prof. Mark McCaughrean, capo del Research and Scientific Support Department dell’ESA: “Stiamo osservando una carenza di persone che vengono addestrate nelle scienze spaziali e nella costruzione e gestione dei satelliti, e questa Call for Proposal può contribuire a migliorare questa situazione formando personale da impiegare nelle nostre più grandi ed importanti missioni scientifiche.”

“Inoltre, essa fornirà agli stati membri più piccoli l’opportunità di guidare le missioni, che è qualcosa di difficoltoso da compiere per loro. I “big four” (Francia, Germania, Italia e Regno Unito) non hanno problemi da questo punto di vista, ma entità come Spagna, Svezia e Svizzera avranno più difficoltà da superare.”

“Siamo alla ricerca di persone innovative con un’idea intelligente già disponibile e che necessiti di un finanziamento il più ridotto possibile.”

Le parti interessate dovranno però muoversi alla svelta, visto che le manifestazioni di interesse (LOI – Letter Of Intent) dovranno essere fatte pervenire entro il 23 marzo alle ore 12:00 CET. Il 28 Marzo ci sarà un meeting informativo, mentre come già detto, la proposal submission dedline scadrà il 15 Giugno 2012 alle 12:00 CET. Le proposte verranno valutate nel periodo che andrà da Luglio ad Ottobre 2012, di seguito verrà comunicato il vincitore che inoltre riceverà un finanziamento massimo di 50 milioni di euro da ESA. Anche i governi nazionali dei teams vincenti parteciperanno in modalità diverse, alla copertura economica del progetto.

Una missione di S-class ha il solo vincolo scientifico di rientrare nella “Cosmic Vision” dell’ESA, ovvero il documento guida di tutte le attività scientifiche dell’agenzia spaziale europea.
Data la natura “fast and small” della filosofia S-Class, i progetti da essa risultanti non porteranno certamente a sofisticate sonde interplanetarie o per lo spazio profondo, bensì verosimilmente a telescopi spaziali compatti, o ad esperimenti di fisica fondamentale da svolgersi nell’ambiente microgravitazionale dell’orbita terrestre. Lo sviluppo e la realizzazione del progetto non dovrà eccedere i 4 anni.
Un eccellente esempio di questa filosofia, è il satellite dell’Agenzia Spaziale Italiana LARES del costo di 8 milioni di Euro, lanciato lo scorso 13 Febbraio con il volo inaugurale del nuovo vettore europeo VEGA.

Le missioni small-size rappresentano una novità all’interno del Science Programme dell’ESA che fino a questo punto prevedeva le missioni principali o L-Class missions, lanciate con l’Ariane 5, e le missioni di media caratura, o M-Class missions, lanciate con un i missili russi Soyuz. Molto probabilmente le S-Class missions verranno lanciate con il nuovo razzo VEGA.

Qui il link alla Call for a small mission opportunity

Fonti: BBC, ESA

Molto interessante questa nuova “taglia” di missioni ESA, speriamo che vengano lanciati con Vega :ok_hand:

Mi ha lasciato perplesso la frase sulla carenza di personale:

Stiamo osservando una carenza di persone che vengono addestrate nelle scienze spaziali e nella costruzione e gestione dei satelliti

Qualcosa del genere (carenza di nuovo personale), se non sbaglio, sta succedendo in Roscosmos almeno per quanto riguarda gli astronauti!

Probabilmente si vuole anche tutelare ed incentivare il normale ricambio generazionale.

Tu prova a pagarli decentemente, e vedi se non li trovi…

[OT]
Diciamo che qualcosa del genere sta avvendendo in tutto il mondo occidentale e in tutti i settori per quanto riguarda gli ingegneri e i tecnici… in generale la cultura anti-scientifica ha portato negli ultimi 30 anni una forte riduzione degli iscritti in scuole/università tecnico/scientifiche, con il risultato che oggi in Europa ci sono centinaia di migliaia di giovani disoccupati e nel contempo le industrie hanno bisogno di centinaia di migliaia di tecnici e ingegneri che non riescono a trovare.
[Fine OT]