L’ho letto quest’inverno quando, in una biblioteca di un piccolo paesino dell’oristanese, sono stato attirato dalla copertina totalmente lunare e lo vorrei consigliare, sopratutto per la precisione dei dettagli che tra l’altro è stata supervisionata anche da Thomas Reiter.
Mi sembra che già ci fosse un altro topic su questo libro. Comunque a me non è piaciuto granchè, decisamente troppo lungo per quello che poi è la storia.
Mi dava quasi l’impressione che Schätzing “se la tirasse” con le cose tecniche a proposito dell’ascensore spaziale e della stazione geostazionaria, andando in dettagli tecnici superflui per il libro. Se uno tagliasse le prime 600 pagine a 100 il libro sarebbe comunque bello, e la storia ne godrebbe in scorrevolezza.
PS: Se davvero interessa l’ascensore spaziale il libro da leggere è Fountains of Paradise di Clarke, da cui Schätzing ha scopiazzato (anche citandolo). Decisamente molto meglio
Un poeta sfortunatamente incompreso in Italia… “Fountains of Paradise” non esiste in italiano, se uno vuole leggerlo o trova una copia dell’edizione Urania di 40 anni fa o lo compra in inglese (come ho fatto io)
Ah questo spiega tutto! Ecco come mai in vacanza a Rodi ho visto un ragazzino con quel libro in mano, e io che pensavo fosse quello di 40 anni fa!
Cmq io lo cercavo un paio di anni fa, e non esisteva. Per questo l’ho comprato in inglese…