L'Incredibile Rientro della Soyuz-5

E’ da poco che ho scoperto i dettagli di questo incredibile “quasi-disastro” spaziale:

Dopo la missione congiunta con la Soyuz-4, la Soyuz-5 con il suo unico occupante, il Comandante Volynov (i suoi due colleghi si sono trasferiti sull’altra capsula tramite un’EVA), si prepara al rientro nell’atmosfera.
La separazione del Modulo Orbitale e l’accensione dei retro-razzi avvengono regolarmente ma, al momento della separazione del Modulo di Servizio da quello di Discesa, qualcosa va storto.
I bulloni esplosivi (per lo meno alcuni) detonano, ma le due sezioni della Soyuz restano inspiegabilmente unite. Questo drammatico inconveniente impedisce alla navicella di orientarsi correttamente per il rientro nell’atmosfera, esponendo all’infernale calore da attrito non la parte posteriore protetta dallo scudo termico, bensì la parte anteriore, estremamente vulnerabile data la presenza del portello di collegamento con il Modulo Orbitale, e spessa in alcuni punti solo un pollice. Anche gli sforzi di Volynov di orientare in avanti il Modulo di Servizio ancora attaccato sono vani, fino all’esaurimento del propellente di manovra.
Quando tutto sembra perduto e la cabina con il Cosmonauta inizia a surriscaldarsi ed a riempirsi di fumo (iniziavano a bruciare le guarnizioni del portello), proprio le eccezionali sollecitazioni del rientro finiscono il lavoro non svolto dai bulloni esplosivi: il modulo “ribelle” si separa e la capsula di rientro è libera di orientarsi correttamente (per semplice intervento dell’aerodinamica) a scudo in avanti.
Il modulo di discesa rimane comunque danneggiato dall’eccessivo calore, ed il rientro è tutt’altro che tranquillo: il paracadute si apre solo parzialmente a causa della rotazione incontrollata della capsula, i razzi per l’attenuazione dell’impatto non funzionano, e Volynov subisce un atterraggio violentissimo in una zona a centinaia di Km dal punto previsto di atterraggio, in pieno inverno a -40°C.
Ferito ma incredibilmente vivo, trova riparo in una capanna fino all’arrivo dei soccorsi.
Inutile dire che la vicenda rimane segreta per circa 30 anni, infatti il volo congiunto delle Soyuz, in piena corsa alla Luna (era il Gennaio del 1969), viene celebrato come un successo storico dai Sovietici.
Per ulteriori dettagli, compresa la testimonianza dello stesso Voynov, leggetevi questo bell’articolo del “Flight Journal”:

www.jamesoberg.com/062002flightjournalsoyuz5.html

Quando la realtà supera la fantasia.

Ciao, Fabio

Ci sarebbe materiale a sufficienza per farne un filmone hollywodiano … :grinning:

Vedi a volte la differenza… per la NASA Apollo 13 è diventato un disastro trasformato in successo mentre i poveri sovietici hanno tenuto tutto nascosto per evitare pessima pubblicità… :wink:

E malgrado fosse accaduto questo quegli idioti fecero volare l’equipaggio della Sojuz 11 senza tute spaziali.

E malgrado fosse accaduto questo quegli idioti fecero volare l'equipaggio della Sojuz 11 senza tute spaziali.

Alla fine, anche se troppo tardi, hanno imparato la lezione …

D’altra parte vediamo il lato positivo della cosa: la Soyuz ha dimostrato (aldilà dei due drammatici incidenti delle Soyuz 1 e 11) un incredibile capacità di sopravvivenza ad una serie di incidenti che ne hanno costellato la carriera.
Non so quanti altri veicoli spaziali possano vantare lo stesso record in tal senso…

Concordo con Archipeppe… anche se, dover sempre imparare la lezione dopo la perdita di vite umane è molto dura da mandar giù (vedi anche Apollo 1, Challenger e Columbia…)

salve a tutti qui Lunakhod! ricordo a tutti che non solo Volynov sfuggi alla morte durante il rientro della Soyuz 5, ma anche ad un clamoroso attentato (come ricordano le cronache dell’epoca, gennaio 1969) durante la trionfale sfilata, come erano soliti fare i russi al termine di ogni missione spaziale, sulla Piazza Rossa di Mosca. scrive il Resto del Carlino <<… al momento di entrare nel Cremlino, un giovane, che indossava un’uniforme della milizia, ha improvvisamente cominciato a sparare dalla folla degli spettatori diversi colpi di arma da fuoco contro la seconda automobile del corteo, in cui avevano preso posto i quattro cosmonauti… L’autista dell’automobile sembra sia rimasto gravemente ferito, mentre il cosmonauta generale Beregovoy ha riportato lievi ferite, indenni invece i quattro cosmonauti della Soyuz 4 e 5. L’attentatore, stando alle voci che corrono qui a Mosca, sembra sia un’ufficiale che ha disertato l’esercito a Leningrado. il suo vero obiettivo sembra fosse il segretario generale del PC leonid Breznev che aveva preso posto su un’altra automobile >>. tutto è bene quel che finisce bene…

A dire il vero su un pò tutte quelle prime missioni Soyuz ce ne sarebbero di particolari inediti, dal comico al drammatico,anche di grande importanza da raccontare…

La soyuz ci mise un pò prima di “ingranare”, e nonostante Komarov, non si può dire che siano stati poi così sfortunati.
Come testimonia appunto la missione soyuz 5, che solo per pura fortuna non finì in un altra tragedia!