L’ASAT aveva una camera. Ecco gli istanti prima dell’impatto (alla fine del video).
Durante il 35° Space Symposium Dr. Kelso (vedi seesal-l e Celestrak) e Dan Oltrogge (direttore del Centre for Space and Standard Innovations) fanno una completa analisi dell’evento basata su dati reali acquisiti in questi giorni.
Notevole… e molto interessante. E’ un piacere vedere T.S.Kelso, lo seguo dagli anni '80, quando apparve il Celestrak BBS
Thread Twitter di Marco Langbroek.
Circa metà dei detriti catalogati sono rientrati in atmosfera.
Un altro aggiornamento.
Ma noi li vedremo? O son troppo piccoli? O cascano da un’altra parte? Boh.
Non so se i frammenti sono visibili a occhio nudo ma puoi verificare guardando (es. con Heavens-Above) le previsioni di magnitudine dei passaggi di un satellite simile, in modo da avere un limite superiore alla luminosità. I frammenti sono molto più deboli dell’intero oggetto.
Un intereasante grafico con la distribuzione dei detriti spaziali al di sotto dei 500 km per nazione. La parte tratteggiata è la quantità causata da ASAT.
Sebbene avessero dovuto deorbitare entro 45 giorni secondo l’Organizzazione della Difesa indiana, ne sono passati 151 e sono ancora lì, aumentando il rischio per la ISS.