Lo Shuttle non deve morire.

L’ex astronauta, ed ora senatore in pensione, John Glenn sta cercando soldi per estendere la vita dello Shuttle.
Il baldo 87enne afferma che l’America non dovrebbe dipendere dalla Russia per l’accesso allo spazio per un tempo così lungo, senza considerare che i cinque anni previsti potrebbero aumentare se ci fossero dei ritardi nello sviluppo del sistema Constellation.
Il costo per mantenere attivo il programma Space Shuttle sarebbe di 3 miliardi di dollari per due lanci all’anno e la dipendenza dalla Russia è già costata 750 milioni di dollari per il 2010 e per gli altri anni è ancora da definire.
Il suo diventa anche un discorso economico, senza contare che darebbe lavoro alle industrie nazionali.
I due candidati alla presidenza fanno discorsi vaghi di “mantenere la leadership” e dare “più spinta allo Spazio”, ma non hanno ancora formulato nulla di concreto.
I programmi della Casa Bianca obbligano la NASA a cannibalizzare i programmi esistenti, come l’STS Space Shuttle, per finanziare la nuova “Vision”, come viene chiamato lo sviluppo del nuovo sistema a capsula (Constellation).
Questo è quanto afferma Glenn e a quanto pare ha avuto una conferma telefonica anche da Chris Shank, un alto ufficiale alla NASA, che accusa inoltre di non aver ricevuto fondi sufficienti dopo le offerte presidenziali. NASA si è inoltre accollata le spese impreviste del "return-to-flight” successivo alla tragedia del Columbia nel 2003.
Shank non ha commentato ne le dichiarazioni di Glenn e neanche lo sforzo che sta facendo per dare forma all’agenda spaziale della prossima amministrazione americana.

Fonte: Spaceref.com

Potrei sbagliare, ma credo che il Nostro non sia piu’ senatore da alcuni anni.
In questo caso, la lodevole iniziativa avrebbe un peso ben diverso, purtroppo! :disappointed:

Già, gli americani sono meno attaccati al “cadreghino” dei nostri…
Corretto, grazie.

Comunque penso che purtroppo sia ormai tardi per avviare una iniziativa simile…

Lodevole iniziativa di glenn, anche se la trovo un po tardiva se non inutile :thinking:
Non pensavo però che i costi della dipendenza dalla Russia fossero così elevati, 750 milioni di dollari sono una cifra enorme.
Che cosa comprenderebbero questi? I voli soyuz per i ricambi dell’ equipaggio e magari qualche progress per inviare attrezzature e materiali?

Bisogna leggere queste dichiarazioni nella giusta luce:

  1. Glenn fa dichiarazioni a titolo personale (cosa di cui dubito nonostante l’eta’ avanzata)
  2. Glenn è il portavoce (“front man”) di un gruppo di potere che non vuole la dismissione dello Shuttle (il cosidetto “partito dell’aerospazioplano”) e che attraverso la sua incorrotta immagine vuole portare avanti un’azione di lobbying presso i due candidati presidenti (Obama e Mc Caine).

Personalmente do’ credito alla seconda ipotesi, in tal caso la valenza di Glenn non sta’ tanto nell’essere un ormai ex-senatore quanto nella sua figura storica e carismatica (in fondo è pur sempre il primo americano ad andare in orbita).

Nel caso Glenn rappresenti una lobby particolare quest’iniziativa, lungi dall’essere “tardiva”, potrebbe essere il segnale di un certo “margine” di mantenimento delle attività dello Shuttle, vuoi a causa del cambio di presidenza USA e vuoi a causa dei problemi di sviluppo (cosa peraltro normale) del Programma Constellation.

Bisogna aspettare e vedere che succede… :roll_eyes:

Intanto a Edwards si stanno smantellando le strutture utilizzate per gli shuttle in passato:
http://blogs.orlandosentinel.com/news_space_thewritestuff/2008/07/space-shuttles.html

Io rimango della mia idea, con pregi e difetti ora non si torna più indietro…

Mmmmhhh… in realtà queste demolizioni non incidono realmente sull’attuale programma di volo delle navette rimaste.

Le infrastrutture smantellate a Palmdale fanno parte della fabbrica che originariamente costruì i 6 orbiter (Enterprise, Columbia, Challenger, Discovery, Atlantis ed Endeavour), dato che e’ chiaro che non saranno piu’ costruite ulteriori shuttle, va da se’ che queste infrastrutture non avevano piu’ ragion d’essere, anche considerando che le manutenzioni avvengono (da molti anni) direttamente al KSC grazie ai servizi della United Space Alliance che dispone di proprie infrastrutture al “capo”.

In effetti, se la NASA volesse, ci sarebbe ancora lo spazio per mantenere operative 2 navette (Atlantis ed Endeavour??) mandando la terza in un museo, dopo averla cannibalizzata per i pezzi di ricambio.
Lo so che quest’ipotesi non piace ad Albyz ma, almeno al momento, è ancora fattibile considerando un rateo di voli di 2/anno.

Il momento della verita’ ci sara’ quando si smantelleranno gli impianti di produzione degli ET, se questo avviene allora lo Shuttle andra’ davvero (e definitivamente) in pensione, se non dovesse avvenire allora…

Io credo che il punto di “non ritorno” si sia già superato… vedremo…
Ricordo solo che estendendo la vita della flotta, sia Endeavour che Discovery dovranno affrontare una ulteriore manutenzione di base (OMDP) “8 voli/3 anni” con relativo fermo di 6 mesi (oltre ai costi ulteriori) entro il 2011 e che probabilmente la manutenzione ora programmata per Atlantis, che è fatta in previsione di un ritiro nel 2010, non essendo completa, dovrà essere rivista o integrata con una nuova manutenzione…

Personalmente non ne sono sicuro, altrimenti l’uscita di Glenn non avrebbe davvero alcun senso… :wink:

Questo e’ assolutamente vero.
D’altra parte e’ pure vero che, almeno inizialmente, si prevedeva di ritirare direttamente Atlantis senza alcuna ulteriore manutenzione, mentre ora (anche se in parte) non e’ cosi’.

Il vero quesito e’ legato al cosa davvero vogliono fare gli americani, o meglio il prossimo presidente USA, della ISS.
Se la vogliono “abbandonare”, allora lo Shuttle se ne va davvero in pensione nel 2010, oppure se vogliono mantenerla e/o implementarla (cosa impossibile, almeno nella parte euro-nippo-americana, senza Shuttle).
In tale caso ne la Soyuz ne, tantomeno, l’Orion possono realmente sostituire il servizio reso dallo Shuttle.

Senza contare che, nel periodo di interregno tra Shuttle ed Orion, gli americani si troveranno a dipendere interamnte dai russi per l’accesso alla ISS, con tutto cio’ che ne consegue dal punto di vista politico-economico.

Beh ognuno può dire quello che vuole… non credo sia certamente così a contatto con i vertici dell’Agenzia da poter conoscere come e cosa è in fase di transizione attualmente…
Bisogna solo fare attenzione a non prendere sempre per oro colato quello che viene affermato da questi grandi personaggi, hanno fatto la storia… ma non è detto che siano poi così informati su quello che stia avvenendo oggi, possono sempre fare dichiarazioni a titolo personale ma sulla base di informazioni disponibili a tutti… Young e Mitchell insegnano… rispetto certamente… ma anche capacità di selezione…

D'altra parte e' pure vero che, almeno inizialmente, si prevedeva di ritirare direttamente Atlantis senza alcuna ulteriore manutenzione, mentre ora (anche se in parte) non e' cosi'.

Beh certo ma il ritiro sarebbe stato quest’anno, mentre seppur con una “mini-OMDP” la manutenzione era comunque necessaria per arrivare al 2010.

... oppure se vogliono mantenerla e/o implementarla (cosa impossibile, almeno nella parte euro-nippo-americana, senza Shuttle).

I ministri Europei con delega allo “spazio” hanno già fatto sapere alla Rice che non intendono finanziare ulteriormente eventuali ampliamenti della ISS oltre a quello che è già programmato fino al 2016.

Condivido al 100% la posizione di albyz85; in effetti non avrebbe molto senso, e a mio parere creerebbe anche un bel danno d’immagine, abbandonare il progetto Constellation in favore di un ritorno di fiamma per lo Shuttle:

  • Lo shuttle così com’è oggi è un bestione con una enorme cargo bay che non avrebbe senso di esistere se non ospitasse moduli per la ISS.
  • Lo shuttle, macchina meravigliosa sia chiaro, dopo due incidenti LOC ha dimostrato di avere fragilità intrinseche che andrebbero risolte con lo sviluppo di un mezzo alato ex novo, strada che la NASA ha scartato a mio parere al 99% per questioni economiche (no bucks, no buck rogers), visto che Orion è una capsula e non solo per un problema di sicurezza.
  • Lo shuttle oggi è un gorgo che inghiotte una montagna di denaro, a causa di una manutenzione molto dispendiosa e meticolosa dopo ogni missione. Tenerlo in vita parallelamente allo sviluppo del programma Constellation senza aumentare considerevolmente i fondi sarebbe giocare col fuoco: da qualche parte bisogna tagliare e tutti ricordiamo cosa hanno causato i tagli di bilancio alla nostra amata navetta spaziale.
  • John Glenn è padrone di tifare per il design o il gruppo di interesse che preferisce, ma anche io credo che la sua voce non produrrà nessun effetto tranne galvanizzare qualche nostalgico (non che io sia felice, ma con questi fondi, ragazzi, o si mangia questa minestra o…).

Spero che in un futuro qualche agenzia spaziale con capacità economiche sufficienti investa nella realizzazione del vero successore ideale dello Splendido Space Shuttle: un mezzo con buona portanza come un lifting body, o un biconico.

Questi i miei due cents.

A questo punto non ci resta che tifare per l’agenzia spaziale Russa e per il Kliper!

Da grande stimatore del sistema STS avrei apprezzato che queste idee di prolungare la vita dello shuttle fossero uscite (assieme ad una buona dose di denaro extra per la NASA, ovviamente) 3/4 anni fa… :disappointed: Ora, come giustamente detto da Albyz e Marco credo proprio che non ci siano più alternative… Capisco anche Archipeppe ma, purtroppo, dovremo attendere forse qualche privato per vedere finalmente compiuto l’aerospazioplano (Rutan… :grin:).

Per quanto riguarda invece la dipendenza russa degli USA per almeno 5/6 anni questo è un gran bel problema e temo che i COTS non aiuteranno molto (forse soltanto per i cargo visto che sembra che la NASA abbia abbandonato l’idea dei COTS manned…). Il paragone con il periodo di transizione post Apollo regge poco il confronto… all’epoca gli americani non erano impegnati in una stazione spaziale permanente… :thinking:
Certo che poi tutto dipende dal prossimo Presidente USA… :stuck_out_tongue_winking_eye:

secondo me queste sono dichiarazioni fatte per vedere la reazione del “mondo” a una prospettiva simile ma francamente non penso che la nasa si metta a rivalutare tutti i suoi progetti futuri per una sparata di questo tipo. (naturalmente a meno che questa dichiarazione non crei scompiglio nel mondo astronautico e che qualcuno si presenti con i denari… :thinking:) Ai fini pratici per me lascia il tempo che trova…

Concordo con voi nel dire che ormai la vedo impossibile, per tantissimi motivi, estendere la vita operativa degli Shuttle.
Per ora il grande quesito è: si riuscirà a sostenere la tabella di marcia e a portare tutto il necessario sulla ISS? Se si dovesse verificare un problema e uno slittamento rischiamo di lasciare a terra qualcosa? :thinking:
Personalmente servirebbe in questo caso un prolungamento degli Shuttle (ovviamente per le missioni che slitterebbero oltre il 2010), altrimenti sarebbe uno spreco economico e scientifico troppo grande… :face_with_head_bandage:

Posto qui per la prima volta.
Personalmente penso che per un eventuale prolungamento della operativita’ degli shuttles, sia ormai troppo tardi.
In particolare penso alla produzione degli External Tanks.

Salve a tutti,
ho letto con interesse tutti i vostri commenti, e tutti quanti credo che, desidereremmo vedere ancora assistere a decolli e atterraggi di questa macchina, che tanto ci ha fatto sognare. Sinceramente, ancora adesso, ogni volta che la vedo roteare appena dopo il lift off, rimango a bocca aperta, ma come in tutti i cicli, c’è’ una fine, naturale o meno. Da neofita, mi sarei aspettato un passaggio naturale ad una macchina più’ performante, più’ nuova e magari più’ sicura, ma cosi’ non sarà’, e quindi credo che tutti, stiamo accusando il vuoto che lascerà’ il pensionamento dello shuttle, che rappresenterà, anche una temporale perdita di leadership degli Americani, dato che saranno condizionati, a trasformarsi da bigliettaio a cliente. Glen parla bene, sia da patriota che da rappresentante di un gruppo di persone che vedono diminuire commesse di lavoro, e quindi entrate di soldi. Glen ha visto e vissuto in un epoca dove pur di far vedere lo stemma della Nasa e United States, su tutti i televisori del mondo, si era in grado di spendere soldi, che probabilmente avrebbero sfamato il terzo mondo per decenni. Adesso il discorso cambia, anche loro accusano il colpo, e volendo raggiungere il target Lunare, credo che debbano rinunciare a qualcosa. Lo Shuttle, sappiamo tutti che e’ tanto fantastico quanto costoso. per allungargli la vita ci vorrebbe una ragione vera e . . .pagante, e al momento, non mi sembra ci sia. Purtroppo tutti i discorsi alla fine sono finalizzati al Dio denaro. Noi siamo una minima percentuale dell’opinione pubblica, quindi molta gente si chiede . . . “a che pro?” . . . ragazzi stiamo parlando di 3 bilioni di dollari, sarebbe pari ad una piccola manovra economica. La gente deve avere dei riscontri, per esempio sapere che grazie alla ricerca fatta sulla ISS, si e’ riusciti a creare un nuovo farmaco miracoloso, o che si e’ riusciti ad studiare un nuovo modello matematico dell’evoluzione meteorologica, grazie all’osservazione. Insomma qualcosa di tangibile del quale tutti possano beneficiare.
So perfettamente e mi scuso se il mio e’ diventato un post poco tecnico, ma alla fine dei conti, purtroppo e’ quello che muove i soldi.
Mi chiedevo se alla luce di questo pensionamento, le altre agenzie spaziali, come quella Cinese, Coreano, Indiano, Giapponese, ne trarranno benefici.
Saluti a tutti

Purtroppo si è giunti ormai ad un punto che è impossibile fare ritorno quindi, al massimo, potremo vedere incrementare i voli Shuttle di 1 missione, giusto per sopperire a eventuali rifornimenti o per la riparazione del sarj poi, per tutto il resto, niente.
Il problema fondamentale che rimane è proprio questo: se davvero la “dipendenza” dai Russi costa tutti quei soldi , è da mettere in conto un sicuro ritardo del Costellescion e quindi un aggravio dei costi da girare ai Russi; Loro con questi soldi aumenterasnno i moduli nella loro parte, mentre gli Americani dovranno pagare e dipendere dagli altri per utilizzare la loro parte di ISS.
Il guaio sarebbe se si dovessero incontrare problemi con il nuovo programma spaziale; Qui si rischia di fare una magra figura!

Il costo degli “affitti” soyuz deriva dal budget del programma COTS e non incide sui budget della ISS o del Constellation.

Mi suona come una scarsa o almeno incerta fiducia della NASA sul programma COTS o sbaglio?

Tipo dei COTS c’è poco da fidarsi e allora teniamo i soldi di questo programma a disposizione dei Russi, caso mai il programma non funzioni!