Lockheed Martin Lunar Landers Revealed



Fonte: http://forum.nasaspaceflight.com/forums/thread-view.asp?tid=4393&start=1

Così ad occhio, mi sembra uno degli “oggetti” più strani in cui mi sia mai imbattuto…

Dal sito di Nasaspaceflight si vede che sono state prese in considerazioni una serie di alternative…

Sembra che la configurazione “orizzontale” (come l’EAGLE) sia quella vincente, anche se non riesco assolutamente a capire a cosa servono i carrelli d’atterraggio ruotati come gli aerei, dato che il veicolo dovrebbe compiere un’allunaggio pressoché verticale e data (sopratutto) la mancanza di piste d’atterraggio sulla Luna…

Prima di dare un giudizio definitivo su questa particolare configurazione vorrei avere ulteriori dettagli.

In questo “curioso” modello di lunar lander mi sembra ci siano parecchie inconguenza: la prima, come ha giustamente notato Archipeppe, il carrello (!?) mentre nella terza slide si vede un normale sistema tipo LEM e la seconda non capisco a cosa possa servire un enorme serbatoio di LH2 e LO2 con un motore RL-10 (soltanto per uscire dall’orbita lunare ?). Senza contare che poi lo stadio dovrebbe essere sganciato prima dell’allunaggio (una pericolosa manovra in un momento parecchio delicato…).
Insomma aspettiamo e vidiamo perchè, così a naso, mi pare poco “probabile”…

Concetto di lander molto bislacco, a parer mio sono bevuti!
Dato che tutto è stato copiato dal programma Apollo, potrebbero ricopiare anche dal LEM !
Questa soluzione sarebbe senza dubbio migliore.

Ragazzi,ho l’impressione che alla fine saranno più le differenze che le similitudini col programma Apollo.A questo punto l’architettura migliore sarebbe Orion-Eagle-Loop.

Da quello che ho potuto capire le dimensioni del serbadio servono a diminuire quanto piu’ possibile i tempi di percorrenza della rotta Terra-Luna (e ritorno).
Il serbadioio verrebbe sganciato subito prima dell’avvio delle procedure per l’atterraggio e dovrebbe restare in orbita!

Per quanto riguarda il carrello… da cio’ che mi e’ stato spiegato… la “zona di atterraggio” si trova un po distante dalla “base lunare” e con i carrelli contano di avvicinare l’astronave alla zona di attracco. un po come fanno gli aerei durante il rullaggio…

Per quanto riguarda il carrello... da cio' che mi e' stato spiegato... la "zona di atterraggio" si trova un po distante dalla "base lunare" e con i carrelli contano di avvicinare l'astronave alla zona di attracco. un po come fanno gli aerei durante il rullaggio....

???

Paolo D’Angelo

Per quanto riguarda il carrello... da cio' che mi e' stato spiegato... la "zona di atterraggio" si trova un po distante dalla "base lunare" e con i carrelli contano di avvicinare l'astronave alla zona di attracco. un po come fanno gli aerei durante il rullaggio....

:scream: :scream:
E con cosa spingerebbero il mezzo in questo “rullaggio”, a braccia?!?

A me sembrano tutti e tre con serbatoi spropositati… :? Come moduli pressurizzati mi sembrano piuttosto angusti, grandi payload non li vedo… ma a cosa serve tutto quel combustibile?!

Alcune impressioni “a caldo”:
a) il lander è davvero enorme! Confrontatelo con le sagome stilizzate degli astronauti!
b) la terza slide del post iniziale (bravo 3bvari! ) mi sembra riguardare il progetto di un lander differente da quello coi “carrelli”. Dalle dimensioni mi pare un SSTO lunare :grinning:
c) trovo personalmente accattivanti tutti i progetti “diversi”. Voglio dire che oltre agli ovii aggiornamenti all’avionica, trovo intrigante poter vedere su “carta” lo studio di diversi tipi di veicolo, anche radicalmente diversi dal LEM progenitore dell’Apollo. Sono a mio parere fondamentali i commenti a corredo dei progettisti.
d) non ho ancora letto il post di nasaspaceflight, e lo farò quanto prima. Ricordo comunque che non troppo tempo fa la NASA uscì con un concorso di idee per il design dei futuri LEM, a gara d’appalto per il CEV già iniziata. La Locheed Martin ha vinto quella gara, ma non mi risulta che il LSAM (LEM) fosse parte della fornitura richiesta all’appaltatore. Probabilmente la Lockeed ha presentato uno “scenario” completo, comprensivo di diversi bozzetti per l’LSAM.

Diamo tempo al tempo, sono certo che nessuno si è “bevuto il cervello” :wink:.
Se si tratta di concept, che lavorino pure di fantasia (IMHO).

Si,vediamo che cosa vera proposto…
sicuramente alla fine sara simile ma radicalmente diverso dalle missioni apollo,come ha gia detto carmelo…

@marcozambi,
grazie per la lode…
non scrivo tanto,ma leggo molto i vostri post e se trovo argomenti interessanti li posto,e come avevo gia detto nella mia presentazione ,siete i migliori,e ho molto da imparare, ed da ampliare la mia conoscenza sul Argomento qui con voi…

Per quanto riguarda il carrello... da cio' che mi e' stato spiegato... la "zona di atterraggio" si trova un po distante dalla "base lunare" e con i carrelli contano di avvicinare l'astronave alla zona di attracco. un po come fanno gli aerei durante il rullaggio....

Il che vuol dire che quest design concept si riferisce comunque ad un veicolo “successivo”.

In ogni caso con quale veicolo intendono costruire prima il lunar outpost??
Non con questo.

E comunque l’uso di carrelli ruotati mi pare davvero problematico, i terreni lunari sono quasi tutti in pendenza, per evitare eventuali “scivolate” questo veicolo dovrebbe allunare su di una pista appositamente preparata e spianata (con tutte le difficoltà di un allunaggio di estrema precisione), e dovrebbe comunque essere dotato di freni (come i carrelli d’atterraggio degli aeroplani).

Mi associo al nostro Admin nel sospendere ogni giudizio su questo scenario, in ogni caso lo ritengo interessante e non il frutto di qualcuno che si sia bevuto il cervello.

Dunque, come avevo ipotizzato, si tratta di uno studio preliminare, successivo e slegato dall’appalto del CEV.

After recently winning the Orion CEV contract, Lockheed Martin is looking to the future, with a new study exploring a variety of possible Lunar Surface Access Module (LSAM) strategies and configurations.

The study explores three unique ideas for using a LH2/LOX fueled LSAM to facilitate VSE (Vision For Space Exploration) lunar landings.

Traduzione

Dopo la recente vittoria del contratto per la costruzione dell'Orion-CEV, Lockheed Martin sta pensando al futuro, con un nuovo studio che esplora una varietà di strategie e di configurazioni del modulo per l'accesso alla superficie lunare (LSAM). Lo studio esplora tre idee che prevedono l'utilizzo di un LSAM rifornito LH2/LOX, per consentire gli atterraggi lunari previsti nella VSE (Visione per l'Esplorazione dello Spazio).

Si conferma anche che la terza illustrazione riguarda un concept di LSAM che prevede un solo stadio utilizzato sia per la discesa sul suolo selenico, sia per la risalita, e che addirittura potrebbe essere riutilizzabile.

The third design is a single-stage lander that performs LOI, descent, landing, and lunar orbit ascent all with the same propulsion system. The study states that because it is much easier to reach lunar orbit than Earth orbit, that depending on requirements of the lander, a single-stage lander can actually be lighter than a two-stage system. This is due to the reduction in subsystem mass and the use of high-performance LOX/LH2 for both descent and ascent. The other 2 concepts used lower-Isp, storable propellant ascent stages.

The single-stage lander could be completely reusable if it were refueled in lunar orbit with propellant from Earth, or on the lunar surface from locally derived LOX and LH2. Reusability also prevents dozens of discarded descent stages from building up around a lunar base.

Traduzione

Il terzo disegno rappresenta un lander ad un solo stadio che effettua LOI, la discesa, l'atterraggio e l'ascesa in orbita lunare con lo stesso sistema di propulsione. Lo studio favorisce questo modello perché è ritenuto molto più facile da raggiungere l'orbita lunare che l'orbita terrestre, e quindi visti i requisiti del lander, un veicolo ad un solo stadio può realmente essere più leggero di un sistema a due stadi. Ciò è dovuto la riduzione della massa dei sottosistemi ed all'uso di LOX/LH2 ad alto rendimento per sia la discesa che l'ascesa. Gli altri due design utilizzavano degli stadi di risalita a combustibili stivabili e con basso impulso specifico. Il lander ad un solo stadio potrebbe essere completamente riutilizzabile se fosse rifornito di carburante nell'orbita lunare con propellant da terra, o sulla superficie lunare da LOX localmente derivato e da LH2. La riutilizzabilità inoltre potrebbe prevenire la presenza di decine di stadi di discesa scartati tutto intorno ad un'ipotetica base lunare.