Lost cosmonauts - parte II

...Ma allora una tuta VKK potrebbe essere indossata per ... giusto o no ???

Risposta provocatoria, ma sostanzialmente vera: con una capsula che mantiene la pressione, ci si può andare anche in jeans e maglietta in volo suborbitale.
Ma appunto, bisogna fidarsi della pressurizzazione della capsula…

Grazie, Marco.
Però, in un precedente post letto in , si afferma che:

“Gli apparati come quelli postati da Luigi sono quindi tute a pressurizzazione parziale impiegati per i voli di alta quota. Tali tute subivano costanti test all’interno di camere ipobariche al fine di verificarne la tenuta e l’efficacia. Alla luce di quanto ho riportato sopra, ritengo che non possano essere state impiegate per voli sub-orbitali.”

...Ma allora una tuta VKK potrebbe essere indossata per ... giusto o no ???

Risposta provocatoria, ma sostanzialmente vera: con una capsula che mantiene la pressione, ci si può andare anche in jeans e maglietta in volo suborbitale.
Ma appunto, bisogna fidarsi della pressurizzazione della capsula…

Grazie, Marco.
Però, in un precedente post letto in , si afferma che:

“Gli apparati come quelli postati da Luigi sono quindi tute a pressurizzazione parziale impiegati per i voli di alta quota. Tali tute subivano costanti test all’interno di camere ipobariche al fine di verificarne la tenuta e l’efficacia. Alla luce di quanto ho riportato sopra, ritengo che non possano essere state impiegate per voli sub-orbitali.”

Non comprendo il legame tra il mio e il tuo discorso, ma in ogni caso cerco di spiegarmi meglio.
Gli apparati a pressurizzazione sono dei dispositivi pensati per assistere il pilota in caso di decompressione della cabina di pilotaggio (o della capsula), e permettono la sopravvivenza dello “sfortunato” in caso le situazioni di bassa o bassissima pressione perdurino per poco tempo.
Ergo, ribadisco che se la pressurizzazione fosse affidabile al 100% non vi sarebbe alcun motivo per indossare tute di alcun tipo, sia nel corso di voli suborbitali che orbitali, fossero questi a pressurizzazione parziale che totale.

Non comprendo il legame tra il mio e il tuo discorso, ma in ogni caso cerco di spiegarmi meglio. Gli apparati a pressurizzazione sono dei dispositivi pensati per assistere il pilota in caso di decompressione della cabina di pilotaggio (o della capsula), e permettono la sopravvivenza dello "sfortunato" in caso le situazioni di bassa o bassissima pressione perdurino per poco tempo. Ergo, ribadisco che se la pressurizzazione fosse affidabile al 100% non vi sarebbe alcun motivo per indossare tute di alcun tipo, sia nel corso di voli suborbitali che orbitali, fossero questi a pressurizzazione parziale che totale.

Grazie della tua spiegazione, Marco.
Credo che il legame di cui parli sia da ricercare in alcune affermazioni effettuate nel sub-forum ove si discuteva sul fatto che una tuta del tipo VKK NON POTEVA essere impiegata per voli suborbitali.
Ora, invece, le suddette quote orbitali (leggendo gli ultimi posts) possono essere facilmente raggiunte in jeans e t-shirt a maniche corte…

Non comprendo il legame tra il mio e il tuo discorso, ma in ogni caso cerco di spiegarmi meglio. Gli apparati a pressurizzazione sono dei dispositivi pensati per assistere il pilota in caso di decompressione della cabina di pilotaggio (o della capsula), e permettono la sopravvivenza dello "sfortunato" in caso le situazioni di bassa o bassissima pressione perdurino per poco tempo. Ergo, ribadisco che se la pressurizzazione fosse affidabile al 100% non vi sarebbe alcun motivo per indossare tute di alcun tipo, sia nel corso di voli suborbitali che orbitali, fossero questi a pressurizzazione parziale che totale.

Grazie della tua spiegazione, Marco.
Credo che il legame di cui parli sia da ricercare in alcune affermazioni effettuate nel sub-forum ove si discuteva sul fatto che una tuta del tipo VKK NON POTEVA essere impiegata per voli suborbitali.
Ora, invece, le suddette quote orbitali (leggendo gli ultimi posts) possono essere facilmente raggiunte in jeans e t-shirt a maniche corte…

Aaah, che pazienza che ci vuole. Tenti proprio di far rientrare dalla finestra quello che è stato fatto uscire dalla porta.

Se la VKK fosse stata usata per voli sub orbitali come tuta adatta a proteggere il pilota/cosmonauta dalla depressurizzazione della capsula in un ambiente “spaziale”, allora non ne avrebbe assicurato la sopravvivenza. Mi pare vi siano evidenti differenze tra un volo di alta quota, che rimane conunque entro l’atmosfera terrestre, ed un suborbitale, che ha almeno una parte della traiettoria balistica FUORI dallo scudo gassoso del ns. pianeta.

La tipologia e le caratteristiche tecniche delle tute sono diverse a seconda dell’ambiente (pressione e temperatura) nelle quali sono chiamate ad operare. Alcune tute devono offirire una semplice contropressione meccanica (utilissima anche per anti-g) e la corretta ossigenazione delle vie respiratorie; altre invece debbono garantire una totale pressurizzazione del corpo, nonchè meccanismi per il mantenimento di un microclima interno confortevole (apparati di raffreddamento/riscaldamento attivi, sistema raccolta rifiuti organici, strati di protezione per le temperature estreme dell’ambiente spaziale).

Insomma, al di là di queste digressioni, su cui Spacewalker e Carmelo sono molto molto più preparati di me, si può certamente affermare che se la tenuta d’aria della capsula fosse stata affidabile al 100%, nessuno avrebbe speso soldi e tempo a sviluppare tute spaziali, con la sola eccezione delle tute EVA.
Il discorso è stato ben chiarito anche dal post di archipeppe.

Ma insomma, Luigi, ti vuoi rassegnare o no al fatto che NON vi sono state missioni nello spazio precedenti a quelle di Gagarin, o dobbiamo ricominciare la sequela tafazziana di botta e risposta, dalle quali sei già uscito malconcio? E dire che mi sembravi convinto…

1) Che fonte attendibile sono le riviste americane del 1960, se il programma spaziale dei russi era all'epoca segretissimo anche riguardo ai nomi dei cosmonauti?? Ovvero se i russi hanno rilasciato quei nomi associati a quelle foto, è sicuro al 100% che non fossero cosmonauti.

Caro Marco, E’ CERTO che io non posso affermare che si tratta di foto relative a cosmonauti, su questo non esiste ombra di dubbio.

Cfr. http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=675&postorder=asc&start=81

Ma insomma, Luigi, ti vuoi rassegnare o no al fatto che NON vi sono state missioni nello spazio precedenti a quelle di Gagarin

…Allora dimostri di non conoscermi a sufficienza.
Te l’avevo detto… , ricordi ??
Non l’hai fatto, cioè non mi hai escluso… e allora eccomi nuovamente nel gruppo, cercando di dimostrare teorie assurde e ridicole.
Assurde e ridicole, ovvio… perchè NON ESISTONO PROVE CERTE degli avvenimenti presumibilmente accaduti.

[ o dobbiamo ricominciare la sequela tafazziana di botta e risposta

Assolutamente.
Non ho nessuna intenzione di ricominciare un altro antipatico … è una procedura di discussione per niente costruttiva e molto monotona.

...Allora dimostri di non conoscermi a sufficienza. Te l'avevo detto... , ricordi ?? Non l'hai fatto, cioè non mi hai escluso... e allora eccomi nuovamente nel gruppo, cercando di dimostrare teorie assurde e ridicole. Assurde e ridicole, ovvio... perchè NON ESISTONO PROVE CERTE degli avvenimenti presumibilmente accaduti.

Puoi anche scordarti, caro Luigi, che io ti trasformi in una sorta di “martire” della libertà di parola…
A me non interessa l’uniformità di opinioni dei partecipanti al forum, ma pretenderò sempre che chi vuole confutare verità storiche lo faccia “prove alla mano” (prove, non fantasie). Pertanto mi basta che rispetti come tutti gli altri forumisti le regole di cui al manifesto.
Nel contesto di tali regole, è un tuo diritto sostenere qualunque sciocchezza, e mio (e degli altri) controbattere con la determinazione necessaria.

Ognuno si crea il suo proprio personaggio nella vita, e se ti va di impersonare l’eterno sostenitore delle teorie cospirazioniste, beh, fai pure.

I vecchi posts cui hai partecipato attivamente riguardo i Moon Hoaks ed i Lost Cosmonauts hanno dimostrato la farraginosità delle tue teorie, hanno lasciato parecchie domande cui non hai saputo o voluto dare risposte concrete, e sulla “carta” sono rimaste anche e le numerose promesse , nonchè i che avrebbero dovuto aprirmi/ci gli occhi.

Insomma, quando avrai per le mani qualcosa di concreto rispetto a queste suggestive fantasie, faccelo sapere…

... Ma torniamo alla discussione originaria... ricordi quando ho postato delle immagini (nel subforum ) relative a cosmonauti in procinto di effettuare prove di compatibilità in camera ipobarica con tute tipo VKK ?? A tal proposito mi è stato prontamente risposto che era praticamente impossibile far indossare simili combinazioni di volo a cosmonauti presumibilmente inviati in missioni suborbitali o orbitali perchè non idonee, ricordi ?? Ora, invece, si possono raggiungere simili altitudini in perizoma... a condizione che la capsula sia sufficientemente pressurizzata.

Le immagini che hai inviato allora, Luigi, non erano state messe lì a caso: la tesi che volevi dimostrare con quelle foto (e che ti è stata confutata in quel senso) era che se le VKK potevano essere indossate per voli suborbitali, allora era probabile che tali voli fossero avvenuti, magari prima di Gagarin.

Eppure vi sono cose che mi sembrano evidenti:
a) l’esistenza di un certo modello di tuta, non implica la conseguente esistenza di un programma di voli in cui venga sfruttata;
b) l’esistenza di un programma spaziale consiglia (impone) sempre di disporre di una tuta adeguata a proteggere l’astronauta dai possibili malfunzionamenti del mezzo spaziale.

Si sono testate, complessivamente, decine di modelli diversi di tute spaziali, contro i pochissimi modelli che sono arrivati all’utilizzo reale.
Questo non ti dice nulla?

[ Le immagini che hai inviato allora, Luigi, non erano state messe lì a caso: la tesi che volevi dimostrare con quelle foto (e che ti è stata confutata in quel senso) era che se le VKK potevano essere indossate per voli suborbitali, allora era probabile che tali voli fossero avvenuti, magari prima di Gagarin.

Grazie, Marco.
Eseguo un breve “copia e incolla” della mia richiesta effettuata nel subforum :

“…Non ho finito… questa, invece, è l’immagine di Gennady Mikhailov, prelevata dall’articolo di Ernest Haussman intitolato comparso sulla rivista del lontano giugno 1960, vol.1 n°2”

“Ora la mia domanda è la seguente… DOVE SONO FINITI QUESTI COSMONAUTI ?? Sono stati cacciati dal Sochi-six ??”

Avevo chiesto dove era finito Gennady Mikhailov, il fantomatico personaggio mostrato anche nella seguente foto con descrizione in inglese prelevata dalla stessa rivista .
Tutto qui.

Puoi anche scordarti, caro Luigi, che io ti trasformi in una sorta di "martire" della libertà di parola...

…Ma non ci penso per niente… dimostri, ancora una volta, di non conoscermi a sufficienza.
Quale martire della <libertà di parola>… è solo la passione esasperata per la cosmonautica che mi porta a scrivere determinate cose.
Se non avessi la passione che mi ritrovo, avresti un amico (o nemico…) in meno…

I vecchi posts cui hai partecipato attivamente riguardo i Moon Hoaks ed i Lost Cosmonauts hanno dimostrato la farraginosità delle tue teorie, hanno lasciato parecchie domande cui non hai saputo o voluto dare risposte concrete
  1. Che fonte attendibile sono le riviste americane del 1960, se il programma spaziale dei russi era all’epoca segretissimo anche riguardo ai nomi dei cosmonauti?? Ovvero se i russi hanno rilasciato quei nomi associati a quelle foto, è sicuro al 100% che non fossero cosmonauti.

Questo lo stai scrivendo tu… se non sono attendibili le riviste che testimoniano i fatti storici accaduti, allora il discorso decade a priori… è inutile continuare a discutere.
Ho delle vecchie riviste (1959/1960) che illustrano cosmonauti intenti ad effettuare delle prove di compatibilità in camera ipobarica, e le foto sono quelle che tutti conoscete.
Se poi reputi “non attendibili” simili fonti allora cambiamo discorso, mi sembra inutile continuare.

Avevo chiesto dove era finito Gennady Mikhailov, il fantomatico personaggio mostrato anche nella seguente foto con descrizione in inglese prelevata dalla stessa rivista . Tutto qui.

Gennady Mikhailov non è mai esistito, ti ho spiegato molto a lungo come e perchè questi e altri personaggi siano solo fantomatici nell’interminabile serie di post e di link che ti ho già fornito nel thread “Lost Cosmonauts”.
Pregasi rileggere.

Questo lo stai scrivendo tu... se non sono attendibili le riviste che testimoniano i fatti storici accaduti, allora il discorso decade a priori... è inutile continuare a discutere. Ho delle vecchie riviste (1959/1960) che illustrano cosmonauti intenti ad effettuare delle prove di compatibilità in camera ipobarica, e le foto sono quelle che tutti conoscete. Se poi reputi "non attendibili" simili fonti allora cambiamo discorso, mi sembra inutile continuare.

Ribadisco la completa inattendibilità degli scritti sia di fonta americana che di fonte russa sull’argomento quando questi siano stati scritti negli anni 50-60-70. Sono solo ottimi pezzi da collezione.
Ergo, è proprio inutile continuare a parlare di qualcosa che non è mai esisitito.

Allora Luigi, qui tutti siamo più o meno appassionati di astronautica e cosmonautica, ma quella vera non quella di fantasia (e non è neppure Fantascienza, di cui sono un cultore).

  1. Non esistono (da nessuna parte) prove di voli spaziali ne sub ne orbitali prima del 12 aprile 1961, il fatto che un radioamatore abbia sentito qualcuno respirare, parlare in russo, o che gli batteva il cuore su una certa frequenza non prova assolutamente nulla.

  2. Non esistono i cosidetti “cosmonauti” delle riviste americane degli anni 60, al massimo erano piloti da caccia altrimenti collaudatori delle ditte che producevano le tute.

  3. Il programma spaziale sovietico è stato ammantato di uno spesso velo di segretezza fino alla metà degli anni '70 (ossia fino al volo Apollo-Soyuz). Figuriamoci se in piena “gara spaziale” i russi divulgavano nomi e foto di presunti cosmonauti, se così fosse dove sono le foto di Gagarin, Titov e gli altri pubblicate PRIMA del loro volo sulle riviste occidentali??
    Prima del suo straordinario volo Yuri Alkseievich Gagarin non lo conosceva NESSUNO a parte: parenti, amici, colleghi piloti nonché Korolev ed il suo staff.

  4. Korolev non è mai stato seriamente interessato ai voli suborbitali (al massimo ha prodotto qualche schizzo relativo a possibili veicoli suborbitali, ti ricordo che uno schizzo NON è un progetto) perché sin dal 1956 il governo gli aveva dato i fondi ed i mezzi necessari per perseguire un programma orbitale.

  5. Se i russi avessero portato a termine un volo suborbitale prima di Gagarin (e qui si parla di MOLTI voli, mica saranno tutti falliti no??) avrebero divulgato la notizia un nanosecondo più tardi per motivi di propaganda.

Ti bastano queste, oppure vuoi altre motivazioni a supporto che quello che sostieni non è vero???

Gennady Mikhailov non è mai esistito, ti ho spiegato molto a lungo come e perchè questi e altri personaggi siano solo fantomatici nell'interminabile serie di post e di link che ti ho già fornito nel thread "Lost Cosmonauts". Pregasi rileggere.

Credo che ti riferisci a questa tua risposta, giusto ??

"Luigi, prima di tutto voglio dirti che il tono saccente che usi ultimamente non ti fa onore, e non mi piace proprio. Detto questo, mi hai dimostrato ancora una volta che oltre a spararle grosse non è che tu sappia "indagare" molto, in barba alla tua autodefinizione di "indagatore". Pensa, non ti sei nemmeno degnato di leggere il pezzo di Oberg che ti ho linkato, altrimenti avresti senz'altro trovato questo passaggio, che ti cito qui in inglese, e ti traduco poi in italiano più sotto.

Citazione:
For years I had been one of the lone voices in the West denouncing most of the lost cosmonaut stories as fiction. Imagine my astonishment in April 1986 when one of Golovanov’s Izvestzya articles (the one entitled “Slander”) accused a certain “Dzheymz Oberg of Khyuston” of being a leading instigator of the “secret dead cosmonaut” rumors! Supposedly I was the one who had originated the malicious slanders about the deaths of pseudocosmonauts Dolgov, Grachev, Zavadovsky, and Ledovsky. “I have never heard these names before,” Golovanov dramatically asserted after allegedly trying to understand the source of “my” rumors. “Then I suddenly remembered: What am I racking my brains for, the whole thing is simply a fabrication!”

An official English-language “synopsis” of the Golovanov series, released by Moscow’s Novosti news agency, went even further. “James Oberg maintained that four Soviet cosmonauts perished in space between 1957 and 1961. He gave their names as Dolgov, Grachev, Zavadovsky and Ledovsky,” the agency alleged. “We should ask James Oberg of Houston to clarify who Grachev, Zavadovsky, and Ledovsky are, because he was the one who came up with those names.” But I hadn’t. Other writers had originated the names, and I had debunked them.

Golovanov also explained who they were only a few weeks later, in May 1986, in another of his articles in Izvestiya: In 1959 they had been testers of high-altitude aviation crew equipment who had been interviewed in Moscow papers and subsequently misidentified as “cosmonauts” by Western journalists.

In one of his April 1986 articles Golovanov scolded all those he accused of slandering the Soviet space program: “Fie, [page 167] gentlemen. Shame on you!” I didn’t feel particularly ashamed. He was the one who was misrepresenting my conclusions while plagiarizing my published research. When I learned that the newspaper was going to publish the series of articles in booklet form, I fired off a barrage of letters complaining of the errors and requesting corrections.

La traduzione (il meglio che so fare)
Citazione:
Per anni sono stato una delle voci solitarie in Occidente a denunciare che la maggior parte delle storie dei “lost cosmonaut” erano finte. Immaginate il mio stupore nell’aprile 1986 quando Golovanov [che è un giornalista aerospaziale sovietico – russo n.d.t.], in uno dei suoi articoli sull’Izvestya (quello intitolato “Calunnia”), ha accusato un certo “Dzheymz Oberg di Khyuston” di essere il principale istigatore dei pettegolezzi sui “cosmonauti morti segretamente”! Pareva che io fossi colui da cui erano originate le maliziose calunnie relative alle morti degli pseudocosmonauti Dolgov, Grachev, Zavadovsky, e Ledovsky. “Non ho mai sentito prima questi nomi”, dichiarava solennemente Golovanov, dopo aver presumibilmente tentato di comprendere la fonte dei “miei” pettegolezzi. “Poi ho improvvisamente ricordato: quello per cui mi stavo lambiccando il cervello, l’intera faccenda è semplicemente una falsificazione!”

Una sinossi ufficiale della serie di Golovanov, rilasciata dall’agenzia moscovita Novosti, andò ancora oltre. “James Oberg ha sostenuto che quattro cosmonauti Sovietici perirono nello spazio tra il 1957 e il 1961. Gli attribuì i nomi di Dolgov, Grachev, Zavadovsky e Ledovsky”, affermava l’agenzia. “Dovremmo chiedere a James Oberg di Houston di chiarire chi siano Grachev, Zavadovsky, e Ledovsky, perché è stato lui ad uscirsene con questi nomi.” Ma non lo feci io. Altri autori diedero origine a quei nomi, e li ho scovati.

Golovanov spiegò in seguito chi essi fossero solo poche settimane dopo, nel maggio 1986, in un altro dei suoi articoli sull’Izvestiya: nel 1959 vi erano stati dei collaudatori per gli equipaggiamenti aeronautici da alta quota che erano stati intervistati da giornali moscoviti, e successivamente male identificati come “cosmonauti” dai giornalisti occidentali."

Ma dell’individuo della foto, cioè Gennady Mikhailov, neanche l’ombra… e poi, recentemente anche la Pravda ha ammesso che:

http://newsfromrussia.com/accidents/2001/04/12/3502.html

Cioè, in poche parole:

“Gagarin was not the first cosmonaut”

As 40 years have passed since Gagarin’s flight, new sensational details of this event were disclosed: Gagarin was not the first man to fly to space.
Three Soviet pilots died in attempts to conquer space before Gagarin’s famous space flight, Mikhail Rudenko, senior engineer-experimenter with Experimental Design Office 456 (located in Khimki, in the Moscow region) said on Thursday.
According to Rudenko, spacecraft with pilots Ledovskikh, Shaborin and Mitkov at the controls were launched from the Kapustin Yar cosmodrome (in the Astrakhan region) in 1957, 1958 and 1959.
“All three pilots died during the flights, and their names were never officially published,” Rudenko said.
He explained that all these pilots took part in so-called sub- orbital flights, i.e., their goal was not to orbit around the earth, which Gagarin later did, but make a parabola-shaped flight.
“The cosmonauts were to reach space heights in the highest point of such an orbit and then return to the Earth,” Rudenko said.
According to his information, Ledovskikh, Shaborin and Mitkov were regular test pilots, who had not had any special training, Interfax reports.
“Obviously, after such a serious of tragic launches, the project managers decided to cardinally change the program and approach the training of cosmonauts much more seriously in order to create a cosmonaut detachment,” Rudenko said.

Allora Luigi, qui tutti siamo più o meno appassionati di astronautica e cosmonautica, ma quella vera non quella di fantasia (e non è neppure Fantascienza, di cui sono un cultore).
  1. Non esistono (da nessuna parte) prove di voli spaziali ne sub ne orbitali prima del 12 aprile 1961, il fatto che un radioamatore abbia sentito qualcuno respirare, parlare in russo, o che gli batteva il cuore su una certa frequenza non prova assolutamente nulla.

Grazie del tuo intervento, archipeppe.
Credo che se la Pravda ha avuto il coraggio di diramare una notizia del genere, qualcosa di vero deve essere accaduto, giusto ??
Oppure anche la Pravda non è attendibile ??

http://newsfromrussia.com/accidents/2001/04/12/3502.html

... Credo che ti riferisci a questa tua risposta, giusto ??

A questa, e ad altri documenti, copiosi, che ho inserito in quel thread.

.... Ma dell'individuo della foto, cioè Gennady Mikhailov, neanche l'ombra... e poi, recentemente anche la Pravda ha ammesso che:

http://newsfromrussia.com/accidents/2001/04/12/3502.html

  1. I giornali (specie quelli non specializzati) spesso riportano notizie parziali e/o inesatte, anche riguardo missioni spaziali e fatti recentissimi.
    Figuriamoci citazioni di un passato tenuto per anni così ben coperto. Un paio di esempi eclatanti: a) il recente caso di AW&ST riguardo il presunto TSTO spia USA, si è probabilmente risolto in una bufala; b) caso forse più doloroso, le presunte foto delle crepe presenti sull’ala del Columbia pubblicate in prima pagina da Corriere, Repubblica, e dagli altri giornali italiani, che primo non erano crepe, ma pieghe della coperta termica di rivestimento del vano cargo, secondo non avevano nulla a che vedere con la reale causa della distruzione della navetta. Quella della Pravda è un’uscita che NON ha avuto altri riscontri.

  2. Se analizziamo qualche dettaglio dell’articolo, mi balzano all’occhio 2 cose: a) da Kasputin Yar non sono mai stati lanciati R-7, visto che la base di lancio unica fu costruita, a quei tempi, a Tyura-Tam, nei pressi di Baykonur; b) il fantomatico dott. Rudenko, come Kasing, non ha avuto alcun ruolo reale nella “cricca” di scienziati che hanno plasmato il programma spaziale sovietico, quindi è un emerito signor nessuno di cui non si conosce il passato, e che non può vantare (e non è mai stato fatto in seguito all’articolo della Pravda) alcun titolo che lo abiliti a parlare di quei fatti con cognizione di causa. c) E le prove documentali a sostegno della tesi dove sono? In un articolo di 20 righe?

Direi in conclusione che anche questa volta poggi le tue convinzioni su fonti del tutto inconsistenti. So già che questi ragionamenti non ti basteranno, ma come ti ho già detto, le mie risposte sono pensate soprattutto per gli occhi degli altri lettori del forum… :?

Ma poi non avevi detto che potevamo smettere di parlarne?

Confermo,nessun volo orbitale o suborbitale prima di Gagarin.

Direi in conclusione che anche questa volta poggi le tue convinzioni su fonti del tutto inconsistenti. So già che questi ragionamenti non ti basteranno, ma come ti ho già detto, le mie risposte sono pensate soprattutto per gli occhi degli altri lettori del forum... :?

Ma poi non avevi detto che potevamo smettere di parlarne?

…Ma certo, Marco… hai ragione.
Mi sembra del tutto inutile continuare a postare i risultati delle mie personali ricerche storiche per poi leggere <Gennady Mikhailov non è mai esistito> oppure che <Rudenko è un personaggio inventato>…
Durante i miei posts ho cercato di accompagnare le mie scritture con immagini e testi ORIGINALI che reputo attendibili, visto che erano pubblicate su pubblicazioni di carattere aerospaziale e non di informazione generica.
Queste immagini resteranno a disposizione del forum per tutti coloro che, come me, sono interessate ad approfondire l’argomentazione spinosa relativa ai cosmonauti perduti.
Di seguito, per chi interessato (s’intende…), troverete una scansione effettuata su un articolo comparso sulla rivista “Corriere dello Spazio” di Maner Lualdi del 1962:

L’articolo sopraelencato, come avrete capito, non è interessante per come è intitolato ma per il suo contenuto “finale”.
Lo riporto nella sua interezza: “Di rincalzo, il columnist americano Drew Pearson ha indicato in SEI gli astronauti russi perduti nel cosmo.”

Ma già immagino la risposta: .