LUNAR FLYING VEHICLE

Come promesso, pant, pant,puf, puf, sono riuscito a preparare le foto che ritraggono il LFV.
Come già dtto, il modello è riprodotto in 1/24 ed è completamente autocostruito dal sottoscritto.
Al 90% è composto da pezzi di plastica (in commercio vengono chiamati plasticard), e per le restanti parti resina e similari.
Per darvi l’idea di quanta fantasia si debba avere e quante ricerche e misurazioni siano necessarie ,x realizzare un modello, vi faccio presente che la grande antenna sul modello non è altro che una parte del contenitore, utilizzato nel famoso uovo di cioccolato Kind… per contenere la sorpresina.
Tralasciando questa breve spiegazione, passiamo alla visione !

continua!

Come hai riprodotto il tipico rivestimento termico dorato ?
Io ho un vecchio kit Monogram del LEM, e contiene dei fogli adesivi dorati che andrebbero letteralmente “stropicciati” e poi appiccicati sulle parti interessate.

Nel caso del LFV ho utilizzato una tecnica tutta mia.
Ho preso dello stucco, utilizzato x il modellismo, e dopo aver svuotato una piccola quantità l’ho reso lavorabile aggiungendo dell’acetone e miscelando per bene.
Eseguito questo lavoro si applica lo stucco diluito con l’ausilio di un pennello, picchiettando in continuazione fino ad ottenere l’effetto dovuto.
Rimango comunque dell’idea che il miglior sistema sia sempre quello di utilizzare la carta dorata presente nel kit.
Se quella non fosse disponibile, puoi far uso di quella utilizzata x i regali, la più sottile, e incollarla al modello utilizando una colla x pvc, meglio quella della REVELL.
Prima di incollarla, devi accartocciarlla bene fino a renderla crespa.
Questo ultimo sistema comporta un lavoro molto più lungo e delicato, ma sicuramente un effetto migliore.

Nel caso del LFV ho utilizzato una tecnica tutta mia. Ho preso dello stucco, utilizzato x il modellismo, e dopo aver svuotato una piccola quantità l'ho reso lavorabile aggiungendo dell'acetone e miscelando per bene. Eseguito questo lavoro si applica lo stucco diluito con l'ausilio di un pennello, picchiettando in continuazione fino ad ottenere l'effetto dovuto. Rimango comunque dell'idea che il miglior sistema sia sempre quello di utilizzare la carta dorata presente nel kit. Se quella non fosse disponibile, puoi far uso di quella utilizzata x i regali, la più sottile, e incollarla al modello utilizando una colla x pvc, meglio quella della REVELL. Prima di incollarla, devi accartocciarlla bene fino a renderla crespa. Questo ultimo sistema comporta un lavoro molto più lungo e delicato, ma sicuramente un effetto migliore.

Grazie.

Gran bel lavoro Topopesto, complimenti!!

Complimenti per la realizzazzione :stuck_out_tongue: !Fantastica l’idea di utilizzare un semiguscio dell’uovo kinder per l’antenna :slight_smile: Ti seguo da molto nel forum e devo dire che Le risorse non ti mancano!Ciao

Se qualcuno era convinto che tale modello fosse ormai finito, si sbagliava di grosso.
Pur essendo un bel modello, mio parere personale, non era completo x la mancanza di figurini che “riempissero” la scena e facessero capire, ai meno esperti, come sarebbe stato utilizzato.
Per tale scopo avevo già acquistato dei figurini utili a tale lavoro ma per vari motivi e un poco di insicurezza personale, mi ero astenuto con il procedere nei lavori.
Ora mi sono deciso ed ho iniziato con il mio lavoro.
Nella scatola in questione, sono presenti due figurini che raffigurano gli astronauti dell’Apollo 17; il primo è stato preso e montato come da scatola, mentre sul secondo si sono fatti dei lavori per cambiare ed adattare la postura alle esigenze del diorama.Qui di seguito vi posto le prime foto riguardanti il primo astronauta.

Foto del primo astronauta montato.

bello!

Per il primo figurino, il lavoro è senza alcun dubbio molto più “facile” che x il secondo!
Ora vi posto le foto del secondo figurino, dopo aver provveduto a segare le parti interessate x il cambio di postura dello stesso.
Segate le parti interessate, sono state riposizionate nella nuova postura, rinforzandole con dei piccoli perni .
Successivamente x le parti di corpo mancanti, si provvederà a ricostruirle utilizzando dello stucco bicomponente da modellismo.

Se qualcuno si chiede il motivo x cui ci sono momenti di lungo “silenzio” tra una fase , di un modello el’altra, non bisogna dimenticare che anche in questo caso c’è un "calendario " di priorità da rispettare.
Ho attualmente in fase di verniciatura tre modelli contemporaneamente: la Progress, il Nerva e gli astronauti del LFV.
Dato che tra una verniciatura e l’altra devo far trascorrere 6 ore e ci sono dimezzo anche altre cose, devo fare in modo che quando utilizzo un colore, possa verniciare varie parti di uno o più modelli.
Mi trovo così a dover aspettare la verniciatura dei pannelli solari della Progress, per verniciare l’astronauta.
Slitamente poi, occorrono più fasi di verniciatura a secondo del colore e varie sfumature.
Solo oggi posso postare le foto dell’astronauta con il colore base.

Suppur con ritardo, e dopo lunghe peregrinazioni sul web, sono finalmente riuscito a reperire i disegni originali della Bell Aerospace riguardanti il Lunar Flying Vehicle ed il Manned Flying Vehicle, due diversi concept apparentemente per la stessa funzione.

Spero siano comunque di aiuto all’opera del nostro Topopesto…

Ti ringrazio tantissimo per il tuo interessamento, ma tale disegno è già in mio possesso , accompagnata da una valanga di documenti in merito a varie versioni di questo veivolo.

Continua comunque sempre nelle tue incredibili ricerche, mi tornano sempre utili!

Come si evince dalle foto precedentemente postate il modello, dopo la mano di fondo e la verniciatura del colore base, presentava ancora delle “imperfezioni” dovute ad una gettata non perfetta.
Ho così provveduto a ritoccare le parti difettose, con l’utilizzo di uno stucco super liquido, e dopo la consueta asciugatura e relativa carteggiatura, ho provveduto a ripassare altre due mani di vernice base.
Giunti a questo punto, tempo e vacanze permettendo, si può procedere con le successive fasi di verniciatura .

Vi posto qui di seguito il primo figurino, dopo la seconda fase di verniciatura, e l’inizio della sua verniciatura atta a creare ombre, velature e tutto il resto .

foto.

Ecco altre foto che ritraggono il figurino in stato avanzato di verniciatura.
Se qualcuno pensava che fosse passato nel dimenticatorio si sbagliava di grosso.
Ogni modello segue una precisa scaletta di priorità , poi tutto dipende anche dal tempo che ho a disposizione e dalla voglia di di procedere o aspettare un poco per testare prima altre tecniche di verniciatura.
Preciso subito che , come potrete evincere dalle foto, ci sono delle leggere sbavature che spariranno successivamente con il completamento del modello.

Ho iniziato la verniciatura dei particolari partendo dai guanti e dagli scarponi del figurino.
Come base ho utilizzato il colore n° 123 satin della Humbrol che , nelle successive passte ho schiarito con grigio 167 sempre Humbrol.
Per cercare di creare varie ombreggiature, sempre partendo dal colore base, ho fatto dei ritocchi con la tecnica del pennello asciutto diluendo il colore.
Per quel che concerne le “bande” rosse presenti sulla tuta, ho utilizzato il colore FLAT-RED XF-7 della Tamyia , puro senza nessun tipo di diluizione.
Per quanto riguarda la visiera, dopo aver fatto una prima mano di nero come fondo, utilizzando un misto tra il n° 74 e il n° 63 matt, ho iniziato ad abbozzare la superficie lunare di riflesso nel visore del casco.
Per chi ha buona vista, potrà notare anche l’inconfondibile sagoma della nostra Terra sulla parte dx della visiera.

Siamo ormai giunti quasi alla fine di questo piccolo diorama, dal mio punto di vista molto significativo.
Nei giorni prossimi vi posterಠle foto dei due astronauti ormai completi e pronti per essere messi sul diorama.
Qui di seguito vi posto una delle foto fatte per studiare la posizione sul diorama, degli astronauti e del LFV.
Dopo varie prove e ripensamenti, penso di aver trovato il modo giusto per valorizzare il tutto nel migliore dei modi.
Non fate caso ai figurini se sembrano in “equilibrio”, sono solo appoggiati ; non sono ne ubbriachi, ne seggetti a gravità particolari.