M346 alla NASA?

Ho già letto in almeno un paio di riviste che ci sono voci piuttosto consistenti e di primissima mano che il Pentagono avrebbe interesse per il “nostro” addestratore avanzato per la necessità di sostituire i T-38 Talon dell’USAF compresi i 25 Talon della NASA. La notizia è annunciata anche da P. Guarguaglini AD di Finmeccanica che ha dichiarato che il Pentagono ha chiesto già più di un anno fa, formalmente la documentazione del nuovo Aermacchi in previsione di una sostituzione di flotta degli addestratori USA. Certo le maglie della diplomazia industriale durano anni e i risultati non si vedranno a breve. Ma la cosa potrebbe rivelarsi l’ennesimo trionfo dell’aerospazio italiano dopo EH-101 e C27J? Vedremo tra magari una decina d’anni arrivare gli astronauti al KSC a bordo dei nostri M346? Ma quanto si potrebbe essere orgogliosi?!
Cosa ne pensate?

Provero’ a parlarne con un amico che e’ un “pezzo grosso” del programma

Dico la mia:dopo il buon successo del C27J,non solo per il mercato Americano,non mi stupirei che venisse scelto l’M346.
A livello di Addestratore l’Aermacchi,viene considerato uno dei migliori al mondo.
Mi si pone,dopo aver letto questa notizia dal buon albyz un paio di domanducce:
-Considerando il Mercato interno Statunitense(il più sviluppato al mondo) di produzione
Aero-spaziale,perchè cercare altri lidi per gli addestratori?
-Anche rispondendo alla precedente,sostenedo che “è meglio la pappa pronta”,che crearsi una catena di montaggio(troppi costi?) ad hoc,perchè non sviluppare una versione riammodernata del T38 (non soltanto in avionica)?

…beninteso,che sarei felicissimo se il “nostro” venisse scelto :wink: :grin:

Boh forse, perchè che io sappia, non ci sono in programma altri addestratori avanzati sullo stesso livello dell’M346… e neanche già pronti di industrie americane, forse non viene giudicato un settore molto remunerativo per i grandi colossi che dovrebbero partire da zero, ma Aermacchi è decenni che è specializzata in questo settore e ha conoscenza d’eccellenza, e in un mondo in cui si va sempre più verso la superspecializzazione aziendale, meglio un prodotto estero all’avanguardia piuttosto che uno indigeno ma che richiederebbe costi più alti e prestazioni non assicurate…

Occorre tener conto che in caso di vincita di Alenia Aermacchi in una ipotetica gara a riguardo, l’azienda italiana comunque dovrebbe assemblare parte dei velivoli negli Stati Uniti, unirsi ad aziende americane del settore in una cordata dedicata, etc. Tutto questo perchè la legislazione americana è molto protezionista riguardo gli acquisti militari. Mi sembra imponga un 50% made in USA.

Si beh ovviamente, ma i costi derivano in gran parte dalla progettazione e dallo sviluppo e non dalla produzione, produrre un aereo su licenza penso abbia costi molto inferiori rispetto a progettare da zero e produrre un nuovo velivolo.

Grazie per le risposte.Adesso sogno :sunglasses: degli astronauti che si addestrano su un mezzo firmato pininfarina :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:… Italian style is better!!

come mi ricordava il mio amico ben introdotto nel 346 (che non sa niente di contatti con gli USA) esiste invece un’alternativa parzialmente americana: il T-50 http://www.lockheedmartin.com/wms/findPage.do?dsp=fec&ci=15378&sc=400

Vero, però si dice che come prestazioni e costi sia inferiore all’M346 e al BAE Hawk. Mi pare che questi tre siano gli unici (insieme ad un improbabile YAK 130) che possano ambire a titolo di addestratore avanzato di ultima generazione nel mondo.