Mail interna NASA su Orion

Rich Bettin (NASA QE&A) ha recentemente partecipato ad una riunione tra managers NASA e Lockheed Martin in cui si è parlato del reale stato di Orion, in seguito ha inviato una mail interna per rendere noto l’argomento trattato.
L’Orlando Sentinel ne è venuto in possesso e rivelerebbe che secondo l’azienda costruttrice, Orion potrebbe già compiere un primo volo in LEO nel 2013 e circumnavigare la Luna nel 2015.

Ecco la mail intera:
[i]
From: Bettin, Richard
Sent: Friday, February 26, 2010 8:47 AM

Subject: Orion all hands

Good Morning All,

Yesterday I attended the Orion all hands hosted by Mark Geyer, project manager NASA, and Cleon Lacefield, project manager LM.

Orion plans to execute as if “we will fly” the contract is still there and will be carried out. The feeling is that money will be available through Jan/Feb 2011 by way of a continual resolution of the budget. The hope is that some parts will survive and options are being discussed with the customer. Congress is being lobbied to consider an “Orion Light” that would incorporate the basic design but may have less capability. The project believes there will be some sort of compromise and are willing to take a more flexible path. [W]as stated that LM has an option by law to 2013 and may propose a leaner Orion. The feeling is that LM is far ahead of any other company for delivering a man-rated vehicle. LM believes they will be ready to fly in 2013 and could circle the moon in 2015.

The project believes it is extremely important to continue to show progress and professionalism. Stay with the guiding principles and work safe. Key milestones continue to be met. Some examples were PA-1 will launch in late April or early May. GSE test articles are being delivered to Michoud. Orion has a PDR design and is “very close” to completion. Heat shield installation tool due to be delivered to KSC in early March. CEV work station to arrive in April and the super station sometime this summer.

It was also mentioned the project has not done a good PR job. The public has a perception of regressing to an Apollo era. The facts are the reason for the design is that physics do not change. Orion incorporates the latest technological advances and materials. If there are any questions I will do my best to answer or get an answer.

Rich Bettin

NASA QE&A[/i]

Ma guarda un po’…questa “fuga di notizie” mi puzza tanto di cosa pilotata dalla LM per far sapere che, evnetualmente, Orion potrebbe volare nel 2013.

Un basso pezzo di marketing… :angry:

LM secondo indiscrezioni starebbe concentrando tutti gli sviluppi di Orion a Denver e non più al JSC e in ottica di offerta di prodotto per un mezzo manned è indiscutibilmente la favorita con un mezzo praticamente già pronto e con requisiti completi anche in ottica futura.
Sulla bontà del progetto e l’avanzamento nello sviluppo non è certo una mail a farcelo scoprire, contrariamente a quanto sostiene qualcuno nei primi anni di sviluppo si è lavorato a pieno ritmo e se oggi si può “piegare la lamiera” e vedere i frutti maturare è proprio per questo.

Ma infatti, che Orion fosse il pezzo di constellation più valido si sapeva da sempre. Chissà, dalle proteste del congresso potrebbe venirne fuori qualcosa di buono, cioè la restaurazione di Orion e non di tutto il constellation, io la vedrei di gran lunga come una cosa positiva!

Scusate…
Ok Orion può volare nel 2013…ma chi lo porta in orbita? Non mi pare che Ares I sia così avanti e nemmeno i vari lanciatori ipotetici con portata necessaria…

A me sembra palese che questa fuga di notizie è pilotata da LM…da quando in qua un’azienda che si reputi tale si lascia sfuggire una mail interna? Quanto meno l’amministratore di sistema dovrebbe andare a casa e di corsa…

Beh e cosa ci vuole? La si stampa e la si trasmette al giornale… probabilmente era una mail a tutti i dipendenti coinvolti… basta vedere nsf… vive su queste cose…

Ok, ma a quel punto chi l’ha trasmessa se ne deve assumere la responsabilità

Beh è una mail pubblica rivolta ai dipendenti… a loro doveva arrivare e non mi pare ci sia alcun tipo di informazione sensibile… e che sia uscita non mi pare possa cambiare nulla sullo scenario, ci sono insider che “osano” molto molto di più…

Appunto…è quel che volevo dire!
Secondo me è una cosa che è uscita volutamente per fare pressione in un determinato indirizzo…
Questo per come la vedo io ovviamente!

Io sinceramente non riesco a farci tutta questa dietrologia… ne escono decine di mail di questo tipo e a livelli decisamente più alti… è una mail di aggiornamento a chi partecipa al progetto come ce ne sono, e ce ne sono state, decine a settimana… nasce e finisce lì…

Infatti questo

e’ identico a questo :wink:

Grande Paolino!!! :clap: :clap: :clap:

Beh… il primo vola per lo stesso motivo per cui lo fa il secondo… e il primo “va avanti” per lo stesso motivo per cui lo fa il secondo… per cui è più vero di quanto si creda… la fisica non cambia nel giro di un secolo.

Aldilà del come e del perché sia uscita la mail interna, la domanda che mi pongo è:

  • Quando la commissione Augustine ha espresso che l’accesso al LEO non sarebbe potuto avvenire prima da 5-7 anni, il ritardo pronosticato era dovuto a Orion o ad Ares? (ricordiamoci che la proposta della casa Bianca avrà preso in considerazioni le indicazioni della commissione)
  • Dato che il sistema Orion è costruito da una o più aziende private, non potrebbe riconvertire quello che è stato fatto e integrarlo nel programma commerciale? In questo modo, aldilà delle decisioni del Congresso, non andrebbero buttati i soldi spesi finora e la capsula Orion contuerebbe a “vivere” in un modo o nell’altro
    Un’ultima considerazione (che forse ho già detto altrove, non ricordo): io penso che il vero problema per il futuro dell’esplorazione umana sia il lanciatore, non la capsula (o spazioplano), in quanto è lì che si gioca la sostenibilità economica del programma.

La fisica senz’altro no, ma configurazione, tecnologie e materiali si eccome…

Il punto è che questa mail “interna” è mera pubblicità, guarda caso la mail non pone in evidenza problemi particolari che non siano legati alla committenza, e guarda caso le milestone di consegna sono ancora quelle ufficiali.

Insomma se questa è una mail “interna” vuol dire che chi l’ha scritta non aveva alcuna intenzione di farne davvero una, in una mail “interna”, che mai dico mai diviene di pubblico dominio pena severe sanzioni (fino al licenziamento) spesso vengono espressi concetti o posizioni che, appunto, non possono essere “ufficiali”.

Che valore “interno” puo’ avere una simile mail che non contiene alcun elemento che possa essere anche solo vagamente riservato???

Che il programma gira bene e sono sulle schedule?
Come direbbe Toto’…vabbé lasciamo perdere… pubblicità alla Lockheed-Martin in un momento di difficoltà (e ci puo’ pure stare) ed una velata critica alla NASA, ma bercela come una cosa da “insider” questo no.

Beh,adesso non è che SpaceX Dragon sia molto più avanzato di Orion.
Capsule entrambe ed entrambe rientranti in mare con il paracadute.
Semmai se l’idea della mid-air capture funziona Orion lite potrebbe offrire una soluzione più interessante per il rientro.
Inoltre con Orion Lite si potrebbe avere quella naturale evoluzione che tutti noi auspichiamo:
Un mezzo per il LEO da cui potrebbe evolvere una capsula per il BEO ( beyond Earth’s orbit) da mettere in cima al famoso e tanto sospirato HLV.
Sarebbe anche un modo per non buttare metaforicamente nel WCS (il cesso dello Shuttle) tutti gli studi relativi ad Orion fin quì condotti.

Certo, si tratta tipologicamente parlando di capsule di rientro “blunted” semiportanti con un rapporto L/D in regime ipersonico appena maggiore di 1.

Premesso cio’, ritengo Dragon strutturalmente più innovativa di Orion (la quale riprende, sia pur pantografata, la stessa configurazione di Apollo CM).

Vuoi mettere il fatto che Dragon è arrivata allo status di “Flight Hardware” con una frazione dei costi di sviluppo di Orion (e con tanto di vettore nuovo di zecca)??

Guarda Carmelo, in Astronautica due idee non mi piacciono perché le ritengo folli oltreché intrinsecamente pericolose: l’Aerobraking e l’Aerocapture.
Buone quanto si vuole per i veicoli unmanned, siano essi sonde interplanetarie o veicoli rientro per satelliti spia, ma assolutamente inadatte a qualsivoglia applicazione nel campo del volo umano.

In tal senso il massimo è senz’altro il rientro su pista (Shuttle, Buran, ecc.) oppure il tradizionale atterraggio/ammaraggio.

Certo… neanche fra Apollo e Orion ci sono materiali, tecnologie e configurazioni uguali… per cui discorso chiuso :wink:

.... che mai dico mai diviene di pubblico dominio pena severe sanzioni (fino al licenziamento) spesso vengono espressi concetti o posizioni che, appunto, non possono essere "ufficiali".

… ne sono uscite decine di mail interne vere e a livelli ben più alti in passato… si sta facendo una tempesta in un bicchier d’acqua…

Che valore "interno" puo' avere una simile mail che non contiene alcun elemento che possa essere anche solo vagamente riservato????

Una mail riservata rivolta a tutti i dipendenti?! Nah…

Quindi se ha la stessa forma è strutturalmente “banale” e se ha forma diversa è “strutturalmente innovativa”?! Se ci fosse uno strutturista scoppierebbe a ridere… Primo perchè Orion avendo dimensioni ben diverse, ha struttura, materiali in primis, completamente diversi da Apollo, secondo perchè giudicare “innovativo” un qualche cosa partendo dalla forma e persino con scala diversa è l’estrema banalizzazione della questione… a livelli realmente comici… ma se ne è già discusso…

Vuoi mettere il fatto che Dragon è arrivata allo status di "Flight Hardware" con una frazione dei costi di sviluppo di Orion (e con tanto di vettore nuovo di zecca)??

Certo ma con una frazione delle capacità… è un dato di fatto.

Si,ma dove ti porta questa configurazione innovativa?
Credo di capire ciò che intendi,
il tipo di configurazione potrebbe in ,linea teorica, prestarsi ad rientro su pista (come per la famosa Gemini appesa all’ala di rogallo).
Non mi sembra però che questa soluzione sia contemplata o prevista neanche nel lungo periodo.
Nel frattempo abbiamo una capsula che rientra in mare,come Orion lite.

Vuoi mettere il fatto che Dragon è arrivata allo status di "Flight Hardware" con una frazione dei costi di sviluppo di Orion (e con tanto di vettore nuovo di zecca)??

E questo va a tutto vantaggio di Dragon,ma il mio ragionamento è un altro.
Orion può dare facilmente origine ad un block II per oltre il LEO quando ci sarà la volontà politica ed i soldi.
Perchè gettare quanto si è fatto fino ad oggi in questa direzione?

Guarda Carmelo, in Astronautica due idee non mi piacciono perché le ritengo folli oltreché intrinsecamente pericolose: l'Aerobraking e l'Aerocapture. Buone quanto si vuole per i veicoli unmanned, siano essi sonde interplanetarie o veicoli rientro per satelliti spia, ma assolutamente inadatte a qualsivoglia applicazione nel campo del volo umano.
Mi pare che nel caso in questione si tratterebbe di una cattura "lenta e dolce". Nel caso qualcosa non funzioni si procede con lo splash down. Questa possibilità,se comprovata,darebbe valore aggiunto ad Orion lite.

In tanti anni che lavoro, onestamente, è la prima volta che sento parlare di una mail “riservata” a tutti i dipendenti, normalmente un’azienda, una qualsiasi (di questo mondo intendo) si rivolge a “tutti i dipendenti” con una cosidetta lettera “aperta”, proprio per sua natura. Una lettera “riservata a tutti i dipendenti” a me pare un’ossimoro.

Io non ho utilizzato il termine “banale” per la struttura di Orion e tutti gli strutturisti che ho incontrato nella mia vita professionale sono persone serie ed in genere non “scoppiano a ridere”… :wink:

Orion avrà anche materiali diversi ma ha un layout strutturale che è innegabilmente derivato da quello di Apollo, ossia la sezione pressurizzata è un classico cilindro sormontato da un tronco di cono, con correnti ed elementi di irrigidimento (squadrette) classici ed in alluminio aeronautico (fatto salvo quell’interessante prototipo in compositi di cui pero’ non se ne è fatto nulla).

Dragon, per contro, è completamente diversa. Due tronco coni giustapposti in alluminio aeronautico lavorato secondo “linee di forza” come le strutture geodetiche che il grande progettista Barnes Wallis applicava ad aerei quali il Vickers Wellington, queste strutture coniugano allo stesso tempo leggerezza e rigidità. Lo stesso vale per gli elementi esterni che con la loro struttura traforata, ampiamente visibile nelle foto dimostrano la stessa filosofia progettuale della sezione pressurizzata.

Se in più ci mettiamo che Orion necessita di un grosso modulo di servizio mentre Dragon mantiene all’interno del modulo di rientro anche i motori, che quindi diventano riutilizzabili va da se che l’innovazione è evidente.

Se vogliamo fare i campanilismi alla “Bartali contro Coppi” va bene, personalmente lo trovo divertente, se vogliamo parlare di strutture siamo seri.