In un altro 3ad stavamo parlando di ipotetiche strutture Lunari, oggi la Nasa lancia un articolo dove immaginano un struttura Marziana fatta “anche” di ghiaccio, saranno contenti gli Esquimesi
Il concetto è una doppia struttura gonfiabile se non ho compreso male, con un intercapedine che riempita di acqua poi congela, l’acqua ci dicono sia una buona protezione contro i raggi cosmici, direi interessante.
Il rover bello very, lo stavo notando interessanti le ruote gemellate x 6 , non me gusta il sottofondo (forse il pacco batterie) troppo basso rispetto al terreno, chissà se è una foto messa cosi tanto per o un concetto vero e proprio.
Raffaele, quella è la versione vecchia del rover. In queste immagini invece mi sembra il rover di cui avevo visto il mockup nel building 9 del JSC, di cui potete vedere una foto qui
Per il resto, molto interessante l’idea di usare il ghiaccio anche con fini strutturali. Finora in effetti si è sempre parlato di “acqua”, senza specificare in quale stato
Interessante Buzz! Hai fotografato una “primizia”! RIcordavo che avevi fotografato un rover nella tua visita al KSC, ma lo avevo identificato con quello vecchio.
Quel rover della tua foto é probabilmente un prototipo (mockup vuoi dire che era più piccolo, in scala?) senza carrozzeria esterna di copertura.
Però coincide in tutto.
Una esclusiva!!
Tornando all’utilizzo dell’acqua come schermatura, ne abbiamo parlato tante volte in passato, ma è difficile ritrovare tutti i post. Qui ce n’è uno.
Ma comunque un refresher non fa mai male
In generale, lo schermo di protezione migliora con l’aumentare della densità del materiale e con l’aumentare del rapporto protoni/nucleoni (protoni + neutroni). In quasi tutta la materia, il rapporto protoni /nucleoni è pari a circa 1/2, con eccezione dell’idrogeno, in cui invece questo rapporto è pari a 1. Per questo motivo, si vogliono avere materiali densi e ricchi di idrogeno, per avere il rapporto protoni/nucleoni più alto possibile.
Un altro punto importante è che bisogna ridurre la radiazione secondaria: quando il materiale va a rallentare una particella, l’assorbimento di energia spacca la particella stessa ma anche i nuclei del materiale dello schermo protettivo, così generando nuove particelle che escono dal materiale come radiazione secondaria a bassa energia. Se però il materiale dello schermo non ha nuclei pesanti, possiamo trascurare la frammentazione dei nuclei dello schermo e quindi riduciamo questo effetto.
Per tutti questi motivi, l’acqua è uno schermo ideale, perchè è piuttosto densa, è ricchissima di idrogeno ed è composta da atomi piuttosto leggeri.
E in più l’acqua ha anche un sacco di altri utilizzi, quindi si prendono due piccioni con una fava
Per approfondire ulteriormente, Luca “spidey” Di Fino ha trattato l’argomento in una serie di articoli nel suo blog molto chiari anche per chi non è un esperto:
Ho un link interessante, che mostra la facility usata per esperimenti e prove dei nuovi veicoli. Peccato che sia fermo al 2012 ma si possono apprezzare un sacco di cose: