Mars Science Laboratory: strumento RAD e suo utilizzo

Nello sviluppo del Mars Science Laboratiry: Curiosity uno strumento molto importante è il Sensore di rilevazioni delle radiazioni: RAD (Radiation Detector)

Lo scopo principale dello strumento è la valutazione del grado di radiazione che indisturbato dallo spazio colpisce Marte, studiarne il variare e poter quindi fornire dati sia attuali che retrospettivi sull’eventuale presenza di fattori idonei allo sviluppo della vita sul pianete rosso.

Ma a differenza degli altri strumenti a bordo del MSL il RAD funzionerà anche durante il viaggio verso la sua meta finale; questo perché è scopo principale per gli scienziati della NASA, valutare con alta precisione la quantità di radiazioni presenti nello spazio profondo al fine di progettare un’astronave extra LEO che offra la massima sicurezza al suo equipaggio.

Don Hassler RAD Principal Investigator, ha infatti dichiarato che qualsiasi sia la missione extra-LEO che in futuro sarà effettuata, è indispensabile ottenere dai analitici di precisione sull’ambiente dello spazio profondo, e che attualmente nessuna missione ha principalmente analizzato tale dato scientifico.
Ha proseguito asserendo che le misure ottenute durante la “crociera” fra la Terra e Marte premetteranno di ottenere una mappa di tale dato e poter conoscere la loro distribuzione ed eventuale variazione.
A tal scopo RAD misurerà le particelle atomiche e subatomiche ad alta energia provenienti dal Sole e da altre fonti lontane come supernovae o altre fonti.

Il Sole emette ioni pesanti protoni ed elettroni con diversa intensità, così come è possibile attraversare zone di flusso di radiazione provenienti da fonti lontane dello spazio profondo.
Ancora ciò che valuterà RAD sulla superficie marziana è il grado di protezione del suo campo magnetico, con precisione mai effettuata sino ad ora. Ricordiamo che il campo magnetico di Marte è circa l’uno percento di quello terrestre.

Hassler ha ancora precisato che una singola particella energetica che colpisce la parte superiore dell’atmosfera può rompersi in molte particelle, creando una cascata di particelle a bassa energia, più dannose per la vita di una singola particella di alta energia.
Lo strumento RAD pesa 1,7 chilogrammi ha una forma a punta rivolta verso l’alto, e può rilevare di particelle cariche con masse fino a quella del ferro.

Può anche rilevare neutroni secondari provenienti sia l’atmosfera di Marte che dalla superficie di Marte, o al disotto di essa.
Collaborano al progetto NASA, e il centro tedesco Deutschen Zentrum für Luft-und Raumfahrt.

In volo lo strumento registrerà le radiazioni ad intervalli di 15 minuti.

Nell’immagine (Credit JPL) un Close-up di RAD


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