Marte col buco...

L’atterraggio con airbag à-la-MER in quel caso diventerebbe quasi come una buca del minigolf.
Ma se lo scopo è atterrare “vicino” al buco, allora è complicato :slight_smile:

Visto che siamo nel whatiffing: ma un veicolo con “sondine” a perdere? “Palle” con alimentazione limitata e semplici capacità di scattare immagini ad alto framerate (mentre rotolano), da rilasciare su bordi di crateri, buchi, etc…
Il meccanismo di deploy, la capacità di portarne un numero molto limitato, il problema dell’alimentazione e del trasferimento di dati tra le palle e il rover… tutte cose che mi fanno abbandonare mentalmente l’impresa, dati i rischi. Ma ogni tanto fatemi fare ipotesi…

Credo che anche la probabile scarsa illuminazione dell’ambiente nel buco/grotta dovrebbe essere un fattore decisivo da analizzare per una ipotetica missione.

Si potrebbero usare delle luci, come fa alcune volte il rover Curiosity per le riprese notturne, ma questo aumenterebbe il consumo energetico del veicolo.

Sarebbe spettacolare, ma ci vorrebbe almeno un lander nei paraggi per riprendere lo straordinario birdie!

L’idea delle sonde-palline funziona, però devono essere abbastanza grandi da non fermarsi alla prima asperità, ed abbastanza “morbide” da proteggere la pur semplice strumentazione (diciamo camera con flash e un pugno di sensori ambientali?). Purtroppo non avrebbero controllo attivo durante la discesa rotolante, quindi bisognerebbe incrociare le dita…però, con un po’ di fortuna, buttando un pallone fa calcio in un dirupo 9 volte su 10 arriva in fondo al dirupo. Il fatto è che queste sonde-palla devono arrivarci, alla grotta, immagino trasportate da un rovrr ad-hoc chr possa avvicinarsi al ciglio…e a quel punto, sapete che farei? manderei le palline in avanscoperta, poi farei piantare due picchetti al rover e lo farei calare di sotto!!! :smiley:

Ma se invece di lanciarle le palline fossero “legate” al rover?
Rimane al sicuro oltre il bordo del “buco” e cala la “palla”, poi la ritira su, si sposta e la cala da un altra lato
Magari potrebbe avere anche “palle” diverse, una con una fotocamera, una con un altro strumento etc etc
Così non sarebbero a perdere.
Se poi la “palla” si incastra non dovrebbe essere difficile fare un sistema di sgancio, magari potrtebbe avere tante “palle” ma solo un cavo…
Idea scema?

La risposta è Axel.

(Non fatevi demoralizzare dalla colonna sonora alla Final Fantasy, e aspettate fino al minuto 1:20)

www.youtube.com/watch?v=Ijjo1nW94tY

Sono senza parole :star_struck:
Sempre detto che al JPL sono un passo avanti…

Grazie mille della segnalazione sinucep, mezzo davvero notevole…ero già ammirato prima che separasse l’asse posteriore, figuriamoci dopo…!

Grande!
Però la vedo dura addentrarsi nel lava tube.
Credo che il sistema migliore sia quello ideato alla Scuola Superiore Sant’Anna per il rover lunare pEsapod!
Il dispenser di tramettitori da seminare lungo il tragitto credo permetterebbe di addentrarsi in profondità nei tubi dando più libertà di manovra!
http://pesapod.blogspot.it/

Cavoli la mia idea scema non era tanto scema … :stuck_out_tongue_winking_eye:
Però se le ruote restano incastrate non si muove più neanche il rover.
Invece se fai un componente separato non corri questo rischio, male che vada lasci lo strumento nel “buco” e te ne vai.

WOW.

Concordo, anche se portare una sonda dedicata vorrebbe dire, in pratica, avere due sonde: un rover self-standing vero e proprio, e un roverino con due ruote “speleologo” da calare nei buchi usando la massa del rover principale come ancoraggio. Ci starebbe anche, in fondo si tratterebbe nel complesso di un veicolo piuttosto semplice. Inoltre, rispetto alla mia idea del rover che si cala da solo ancorandosi al terreno, questo sistema consente di avere un “campo base” in superficie, il chr significa che il rover principale potrebbe usare i propri pannelli, ben esposti, per alimentare via cavo anche il rover speleologo, e quest’ultimo potrebbe sfruttare il collega per inviare dati a Terra quasi in tempo reale.

comunque l’unico dispiacere è che forse non volerà mai

Pagina del JPL sul progetto Axel:
www-robotics.jpl.nasa.gov/systems/system.cfm?System=16

A parte Axel che è pazzesco, si potrebbe portare un rover nel bozzolo con gli airbag sul bordo del “cratere” per mezzo di un altro veicolo e gettarlo all’interno. Il rover madre farebbe anche da ponte radio con l’esterno.
Se tanto mi dà tanto, all’interno di quei tube lava ci dev’essere parecchia strada da fare e ovviamente servirebbe un generatore a radioisotopi per “durare” il più possibile nel sottosuolo.

Più o meno sempre di buco si tratta: http://www.youtube.com/watch?v=vBEXJ_YDU6E#ws

Report ufficiale http://www.nasa.gov/press/2014/may/nasa-mars-weather-camera-helps-find-new-crater-on-red-planet/index.html

il mio post
http://www.aliveuniverseimages.com/speciale-missioni/missioni-su-marte/marte-dall-orbita/mro-hirise/787-marte-il-piu-grande-cratere-da-impatto-documentato-da-marci-mro