Marte: Lockheed Martin e’ pronta

Davvero interessante l’articolo del National Geographic, anche se equivale ad una secchiata di acqua gelata sugli entusiasmi di tanti che - come il sottoscritto - sognano la futura missione umana su Marte entro 15-20 anni.
Le considerazioni emerse in questo topic revocano seriamente in dubbio la capacità - allo stato attuale della tecnologia - di rendere affidabili e concrete le possibilità di ripartenza di una capsula manned dal pianeta rosso.
Personalmente aggiorno al ribasso il panorama degli obiettivi plausibili nel breve periodo… :cry:

E ripeto,questo è soltanto una delle sfide tecnologiche estremamente complesse che una missione su Marte comporterebbe.
Personalmente,come ho scritto più volte,penso sarebbe più saggio puntare ad una ripresa dell’esplorazione lunare lasciando Marte alla seconda metà del XXI secolo.
Comunque,visto che la NASA prosegue con questo “journey to Mars”, i tempi per risolvere i vari problemi,percorrere le tappe intermedie necessarie,progettare,costruire,testare i diversi componenti dell’architettura dello sbarco marziano,questi sono.
Ottimisticamente,la metà-fine degli anni 30 (del XXI secolo).

Considerazione ineccepibile ma ferale, un epitaffio per chi come me ha ormai i capelli bianchi :cry:
Spero di poter offrirti una birra, brindando tutti insieme ad un successo in tempi oggi inaspettatamente celeri :stuck_out_tongue_winking_eye:

siamo tutti ansiosi di giungere al più presto verso il 2036-2039

una bella sfida di evoluzione tecnologica tentare di risolvere tutti questi problemi in 20 anni.

Cosa dicevano quei fenomeni di Mars Ore?

Cosa dicevano quei fenomeni di Mars One ;-)?

Non perdiamo di vista tutte le missioni robotiche già in corso o in procinto di partire nei prossimi anni. Per dirla con una metafora, in attesa delle patatine fritte ci si può gustare il fritto di pesce. :slight_smile: :wink:

Beh se da Marte (citando il National Geographic) “Il problema è tornare” … i fenomeni l’hanno risolto alla radice : viaggio di sola andata :stuck_out_tongue_winking_eye:

@bruno1 Ma ti rendi conto? Da Darwin Award!!!

Qualcuno con un gran senso dello spettacolo la pensa diversamente: http://www.tomshw.it/news/astronauti-su-marte-vestiti-da-supereroi-grazie-a-spacex-76714 , approccio molto in linea con l’idea del reality show di Mars One.
Vedremo questa estate cosa anticiperà al congresso di Guadalayara: http://www.nationalgeographic.it/scienza/spazio/2016/04/28/news/spacex_missione_marte_nel_2018-3070081/
Conto di divertirmi molto al caldo della mia vestagliona di flanella (anche in estate).

Potrebbe in effetti essere un evento un filino “minore” rispetto allo sbarco sulla Luna, ma con i media di oggi (anzi, quelli fra 15 anni) di sicuro sarà molto ma molto più spettacolare da seguire.

Non so, alla fine potrebbe rivelarsi invece ancora più grandioso …

A mio avviso la grande incognita saranno le grandi crisi finanziarie che ci sorbiremo nei prossimi anni. E questo purtroppo non vale solo per il sogno marziano…

Sarà sicuramente un evento ed uno spettacolo grandioso,se non altro per l’enorme complessità e difficoltà dell’impresa,forse attualmente un filino al di là delle nostre possibilità tecnologiche e di certo al limite (per essere ottimisti) di quelle di budget.
Vedremo.
Per i prossimi venti-venticinque anni in ogni caso,ci sarà da rimboccarsi le maniche.
Per gli impazienti c’è la fabbrica dei sogni di Hollywood.

Poi una riflessione: possiamo escludere che non si innescherà una dinamica di rivalità tra USA e Cina per il primato della prima spedizione umana su Marte? Potrebbe sancire la superiorità tecnologica di chi ambisce ad essere la potenza dominante di questo secolo. Il prestigio derivante dallo sbarco lunare fu enorme.

Sinceramente non credo che si innescherà una ‘‘corsa’’ per Marte da parte degli Stati Uniti, credo che potrebbe essere il nuovo progetto di collaborazione internazionale dopo ISS. A meno che qualcuno non voglia fare l’America di nuovo grande… :point_up:

Non credo: alla Cina non interessa essere la prima. Come diceva qualcuno al primo la gloria, al secondo i dollari!

Si.
Non si innescherà.

Mi riprometto di finire di leggere il topic, ma quest’idea del laboratorio nell’orbita di marte non mi sconfinfera per nulla.

Capisco una stazione in orbita lunare, per studi sul corpo umano nello spazio esterno propriamente detto (in vista di viaggi lunghi anni fra un pianeta e l’altro).
Capisco una MISSIONE nei pressi delle lune, con sbarco su una di esse (o entrambe, ben venga).
Capirei (…) un atterraggio su marte e ripartenza, con una astronave (propulsione+abitat) per il solo trasferimento interplanetario.

Ma spendere 6 mesi di viaggio, stare un anno in una stazione orbitante marte, e poi fare altri 6 mesi di viaggio senza sbarcare proprio non lo capisco:
Di sicuro non si va su per studiare/mappare la superfice, per quello ci hanno già pensato le sonde.
Parimenti non trovo plausibile che si mandi su una squadra ad analizzare campioni di terreno arrivati in orbita grazie ad un lander/rover/ascent stage mandato lì anni prima: già che li fai arrivare in orbita, progetti il tutto per riportare tutto a casa, stile Mars Sample Return.

Insomma una stazione lunare non volevano farla per la non competitività di fare scienza in orbita lunare piuttosto che in LEO, visti i rischi legati alla distanza. Tradotto: si fa scienza quasi ugualmente dalla LEO in su, ma dalla LEO rientro quando voglio quindi è inutile salire di più.

E ne propongono una per marte??? :facepunch: