MAVEN Mission Log

Un’altra scoperta grazie agli strumenti di MAVEN

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MAVEN è stata per un lungo tempo in safe mode, come avrete sicuramente letto negli aggiornamenti dal sistema solare di ieri, da cui ne era uscita a metà maggio, senza però poter utilizzare gli strumenti scientifici.
Da oggi riprende le attività nominali:

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Mentre altri PI si preoccupano di tempeste solari e tempeste di sabbia marziane, una in particolare non vede l’ora che questi eventi accadano:

Questa particolare situazione meteo futura, dopotutto, è il motivo per cui è stata prolungata MAVEN.

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Aurore protoniche viste da MAVEN e da Hope.

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Una tecnica di studio dell’atmosfera marziana da parte di MAVEN, osservare le stelle al crepuscolo (stellare):

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Tempesta solare su Marte:
https://www.nasa.gov/feature/goddard/2022/nasa-s-maven-observes-martian-light-show-caused-by-major-solar-storm
Una delle motivazione per l’estensione di MAVEN è stata appunto quella di osservare Marte durante un massimo del ciclo solare.

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Una serie di risultati presentati recentemente, ogni link ha il suo abstract dettagliato.

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MAVEN era entrata in safe mode il 16 febbraio per un problema con una IMU. Al 17 è uscita dal safe mode, ma è in una modalità (stellar mode) che la sta escludendo, per preservarne la vita.

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2023/maven-status-update

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Uno studio pubblicato la settimana scorsa del campo magnetico di Marte grazie a 6 anni di dati di MAVEN, quelli durante la diminuizione del ciclo solare 24, 2014-2020:
https://iopscience.iop.org/article/10.3847/1538-4357/acbd4c
In particolare lo studio analizza come si sposta il bow shock (l’onda d’urto del vento solare più o meno), al variare dell’intensità del campo magnetico interplanetario, cioè al variare dell’attività solare in parole povere.

A parte i tecnicismi, la quota del bow shock è molto diversa tra Terra e Marte, un pianeta magnetizzato e uno no, da noi la quota è di 93.000 km, su Marte solo 1.500 km.
Poi questo studio è un esempio della giustificazione dell’estensione della missione nei prossimi anni, infatti la giustificazione data era lo studio di Marte in un periodo di massimo solare, che ancora la sonda non ha visto. Al termine di questa estensione, il campo magnetico di Marte sarà osservato in un ciclo solare completo.

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Cambio di stagione

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L’anno scorso MAVEN si è trovata nel bel mezzo di un vuoto di vento solare, misurando il rigonfiamento della magnetosfera di Marte. Si tratta di un evento rarissimo.

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Trovate congiunzioni magnetiche da MAVEN, spiegano un po’ il fenomeno degli UV visti da Mars Express tempo fa: