Metti i virus nelle batterie!

Modifiche genetiche li portano a legarsi a ioni cobalto e a particelle d’oro

Sono virus modificati geneticamente, ma la loro funzione potrebbe essere quella di elettrodi potenzialmente in grado di rivoluzionare la produzione di batterie. Secondo quanto riferito sulla rivista “Science” in un articolo firmato da Angela Belcher, ingegnere biologico del MIT di Boston, si tratta di virus che su una superficie metallica si dispongono autonomamente secondo lo schema “testa-coda” in modo da formare un efficiente anodo di batteria. Questo tipo di nanoelettrodi potrebbe essere utilizzato per batterie a ioni di litio di concezione rivoluzionaria.
"Ora - ha spiegato la Belcher – si tratta solo di progettare gli altri componenti, poi saremo in grado di realizzare batterie semplicemente mettendo insieme tutti gli elementi e lasciando che si autoassemblino. Un altro vantaggio consiste nel fatto che possiamo operare a temperatura ambiente in condizioni molto sicure invece che in ambienti con temperature molto alte e i pericoli solitamente associati alla produzione di batterie.”
Il passo cruciale della ricerca svolta presso il MIT è stato quello di modificare geneticamente virus di forma allungata, che normalmente infettano i batteri, per creare gli elettrodi. Hanno introdotto frammenti di un filamento di DNA per far sì che i virus producessero specifiche molecole sul loro capside in modo che si attaccassero agli ioni cobalto e a particelle di oro. Questa combinazione ha trasformato i virus in un efficiente anodo che costituisce un conduttore ideale per gli elettroni.

da Le Scienze.it