Il telescopio orbitante Hubble ha inviato a Terra le più belle immagini della nebulosa di Orione mai viste fino ad ora. Per la prima volta, si possono osservare con dettagli stupefacenti, migliaia di stelle in formazione in questa turbolenta zona del cosmo. In un ambiente di questo genere, probabilmente, è nato 4 miliardi e mezzo di anni fa anche il nostro Sole.
Le immagini sono state presentate nel corso del Convegno annuale dell’American Astronomical Society in corso a Washington negli Stati Uniti. Le immagini sono costate mesi di lavoro a un team internazionale di astrofisici guidato da Massimo Robberto, dell’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) che lavora allo Space Telescope Science Institute di Baltimora.
Il team di Robberto ha analizzato i dati ricavati da tutti gli strumenti di bordo di Hubble in ben 105 orbite da 96 minuti ognuna. Nelle immagini si osservano stelle in formazione che emergono da densi pilastri di gas e polvere. In queste zone stanno muovendo i primi passi stelle massive e calde che illuminano la nebulosa con la loro potente luce ultravioletta.
Con queste immagini, Hubble rivela 3000 nuove stelle mai viste prima, alcune delle quali hanno una luminosità che è un centinaio di volte più debole di quella delle stelle che erano state osservate finora nella nebulosa. Tra le stelle viste per la prima volta, c’è anche una giovane nana bruna: il primo oggetto di questo tipo visto nella nebulosa di Orione.
Sembra inoltre - ma occorreranno ricerche ulteriori per averne la certezza - che Hubble abbia anche fotografato alcune coppie di giovani stelle nane brune che ruotano una intorno all’altra. La nebulosa di Orione si trova ad una distanza di circa 1.600 anni luce dalla Terra, è grande 33 anni luce, e può essere osservata con chiarezza anche con un semplice binocolo: si trova al di sotto della “cintura di Orione”.
tratto da http://ulisse.sissa.it/s7_13gen06_3.jsp